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MANUALE SULLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI VIVAI - Ce.Spe.Vi.

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TEXTBOX 1.3<br />

Sommario<br />

I concimi a lento effetto<br />

Nel caso dei concimi, i termini “a lenta cessione (CLR)” o “a cessione controllata (CRC)” fanno<br />

riferimento alla loro capacità di ritardare il rilascio in forme solubili dell’azoto (N), l’elemento<br />

nutritivo più importante per le piante ma anche il più mobile (almeno nelle forma nitrica, quella<br />

preferita generalmente dalle piante) e molto pericoloso dal punto di vista ambientale. Nell’uso<br />

comune i termini CRL e CRC sono spesso utilizzati indifferentemente per indicare lo stesso<br />

concime. In realtà, nei CRL il rilascio del nutriente è dipendente da meccanismi non facilmente<br />

controllabili (es. bassa solubilità, necessità di attacco microbiologico), mentre nei CRC i tempi di<br />

rilascio sono più facilmente prevedibili.<br />

L’impiego di questo tipo di concimi è in costante crescita, anche se, paragonato all’uso totale di<br />

fertilizzanti in agricoltura, si tratta di percentuali irrisorie, ben al di sotto dell’1%. E’ però altrettanto<br />

vero che la maggior parte dei CRL e CRC sono utilizzati prevalentemente nel settore vivaistico.<br />

Tra i CRL troviamo: 1) prodotti inorganici a bassa solubilità, poco utilizzati nei vivai per il basso<br />

titolo di N; 2) prodotti con N organico di sintesi, solubilizzato in seguito a processi biologici (es.<br />

urea-formaldeide) o chimici (es. iobutilidendiurea o IBDU; crotonilidendiurea (CDU); 3) concimi<br />

organici azotati di origine animale o vegetale. Questi prodotti hanno un rilascio proporzionale alla<br />

temperatura ambientale meno prevedibile rispetto a prodotti di origine chimica.<br />

Tra i CRC troviamo i concimi rivestiti da una membrana semipermeabile polimerica in grado di<br />

consentire la fuoriuscita del fertilizzante in modo lento e relativamente costante. A differenza dei<br />

CRL, il rilascio controllato riguarda tutti gli elementi nutritivi e non solo l’N.<br />

I principali tipi di polimeri utilizzati per i CRC sono resine di tipo alchidico (ad es. Osmocote®) o<br />

poliuretanico (ad es. Plantacote®, Multicote®) oppure composti termoplastici (es. Nutricote®). Lo<br />

spessore e la composizione di queste resine determinano la durata del prodotto. La permeabilità dei<br />

rivestimenti a base di resine aumenta con la temperatura. Nel caso di concimi del tipo Nutricote®,<br />

una miscela di polimeri a diversa permeabilità all’acqua è spruzzata sul granulo di concime,<br />

rendendo la cessione dei nutrienti meno influenzata dalla temperatura rispetto agli altri tipi di CRC.<br />

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