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MANUALE SULLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI VIVAI - Ce.Spe.Vi.

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TEXTBOX 2.1<br />

Sommario<br />

Il diserbo con l’aceto<br />

Nell’ambito del Progetto VIS, il Dipartimento di Biologia delle Piante Agrarie dell’Università di<br />

Pisa ha testato un prodotto (gentilmente fornito dall’Acetificio Scaligero di Verona) contenente<br />

acido acetico al 20% (l’aceto ad uso alimentare ne contiente circa il 5%) e con un pH di 2,25.<br />

La prova ha preso in considerazione 26 diverse specie di infestanti, comprese tutte quelli<br />

maggiormente diffuse nei vivai pistoiesi: Anagallis arvensis, Aster squamatus, Cardamine hirsute,<br />

<strong>Ce</strong>rastium glomeratum, Conyza Canadensis, Cynodon dactylon, Digitaria sanguinalis, Eclipta<br />

prostrata, Eleusine indica, Epilobium hirsutum, Euphorbia celioscopia, Euphorbia maculata,<br />

Euphorbia peplus, Fumaria officinalis, Galinsoga parvi flora, Lamium amplexicaule, Mercurialis<br />

annua, Oxalis capreolata, Poa annua, Polygonum aviculare, Sagina procumbens, Senecio vulgaris,<br />

Sonchus oleraceus, Stellaria media, Taraxacum officinalis, Veronica persica. Il prodotto è stato<br />

distribuito su piante un mese dopo l’emergenza utilizzando un’attrezzatura spalleggiata<br />

equipaggiata con un ugello centrifugo azionato da un motore elettrico (Minimantra Plus,<br />

gentilmente fornito dalla società Agricenter di Verona) e due dosaggi: 1 o 3 g per m 2 .<br />

L’aceto ha mostrato una completa efficacia ad entrambi i dosaggi, ma agendo per contatto non ha<br />

impedito che alcune specie recuperassero nel tempo dopo i danni subiti (resilienza). Una<br />

significativa resilienza è stata mostrata da sei specie alla dose più bassa (Aster squamatus, Cynodon<br />

dactylon, Eclipta prostrata, Eleusine indica, Epilobium hirsutum, Mercurialis annua e Polygonum<br />

aviculare, Sonchus oleraceus e Taraxacum officinalis) e solo da tre specie (Cynodon dactylon,<br />

Sonchus oleraceus e Taraxacum officinalis) alla dose più alta.<br />

L’aceto agisce per contatto (come un disseccante chimico di sintesi) e in modo rapido: sono<br />

sufficienti dieci minuti per uccidere o danneggiare seriamente la pianta trattata. Pertanto l’efficacia<br />

dell’aceto è indipendente dall’azione dilavante delle eventuali piogge dopo il trattamento come nel<br />

caso, invece, degli erbicidi convenzionali da applicare in pre-emergenza.<br />

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