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MANUALE SULLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI VIVAI - Ce.Spe.Vi.

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TEXTBOX 5.3<br />

Sommario<br />

Lo strumento per il calcolo del LCA<br />

Durante le analisi effettuate nell’ambito del progetto VIS sono stati riscontrati alcuni aspetti del<br />

software che hanno limitato il suo campo di applicazione per le aziende vivaistiche:<br />

1) Nella banca dati “Agricoltura” non sono presenti i processi di produzione di alcuni materiali<br />

organici come la torba, il compost e il letame. Con GaBi 4 è comunque possibile creare dei piani o<br />

processi che in qualche modo li rappresentano. E’ necessario comunque tener presente che le<br />

emissioni di questi materiali sono legate alla loro fabbricazione o estrazione (per esempio la torba),<br />

al trasporto e alla loro degradazione. Con GaBi 4 è possibile ricreare solo le prime due fasi, ma non<br />

la terza (la più cospicua) perché è strettamente legata alla composizione organica del materiale<br />

stesso. Per questi motivi, nell’analisi dei vivai pistoiesi non sono stati considerati il letame usato<br />

nelle colture a terra e lo scarto verde utilizzato in alcune colture in vaso. Per la torba, invece,<br />

essendo una componente fondamentale per la coltivazione in contenitore, è stato creato un apposito<br />

“piano” che ne ha considerato sia l’estrazione, sia il trasporto.<br />

• Nella banca dati “Agricoltura” inoltre, sono presenti solo pochi “processi” per i fertilizzanti e i<br />

prodotti fitosanitari. In entrambi i casi è molto difficile creare dei “processi” rappresentano per<br />

calcolarne le emissioni di CO 2 :l’operatore dovrebbe conoscere quali sono le materie prime di<br />

partenza e quale è il processo chimico-industriale con cui essi sono prodotti. In alcuni casi, ad es.<br />

per i fertilizzanti a lenta cessione (Osmocote, Nutricote, ecc.) i processi sono coperti da segreto<br />

industriale.<br />

Per la LCA riportata in questo manuale sono stati utilizzati i processi presenti nella banca-dati o,<br />

quando non erano presenti come nel caso dei fertilizzanti e dei fitofarmaci, processi affini per gli<br />

effetti ambientali. Il compromesso utilizzato appare accettabile perché i fertilizzanti e i prodotti<br />

fitosanitari hanno bassa incidenza sulle emissioni totali di CO 2 eq delle colture vivaistiche rispetto a<br />

quelle di altre componenti del processo produttivo. Se si fossero prese in considerazione altre<br />

categorie di impatto (l’eutrofizzazione, per esempio) l’errore sarebbe stato sicuramente maggiore e<br />

quindi sarebbe stato necessario utilizzare altre banche dati oltre a quelle presenti nel software.<br />

• Il software considera la combustione di carburanti consumati nelle nelle lavorazioni del terreno. In<br />

pieno campo è possibile quantificare il consumo di carburanti in quanto si riescono a quantificare le<br />

ore di lavorazione delle singole macchine; questo calcolo non è invece possibile nel caso della<br />

vasetteria. Quindi tenendo conto solo del consumo di gasolio aziendale (che è possibile determinare<br />

sia per la coltivazione in pieno campo che per quella in contenitore) non si riescono ad appezzare le<br />

emissioni relative alla combustione del carburante. Se nella banca dati di GaBi 4 ci fosse un<br />

processo “combustione carburante”, si potrebbe utilizzare questo legato alla produzione del<br />

carburante, per ricostruire uno specifico piano dell’impiego di carburante.<br />

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