MANUALE SULLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI VIVAI - Ce.Spe.Vi.
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Fusarium. Sono descritte almeno un centinaio di specie, alcune con specificità di ospite o di area<br />
geografica, altre polifaghe ed ubiquitarie. Si hanno innumerevoli notizie e segnalazioni su Fusarium<br />
spp. presenti nei vivai. Tra le principali specie si elencano: F. avenaceum, F. equiseti, F.<br />
moniliforme, F. oxysporum, F. poae, F. proliferatum e F. sambucinum.<br />
Le specie in esame possono essere presenti nel suolo, come clamidospore o masse di conidi nei<br />
detriti vegetali, e sono in grado di colonizzare le piantine non ancora lignificate, rimanendo poi<br />
attive sugli apparati radicali, in cui causano necrosi che compromettono le capacità di assorbimento.<br />
Escludendo i marciumi del colletto, i sintomi dell’attacco da Fusaria sono simili al danno da siccità<br />
(ridotto accrescimento, seccume delle parti apicali, avvizzimento di parte o di tutta la chioma, morte<br />
delle piante nel periodo estivo), ma essi derivano invece dalle necrosi presenti sulle radici, specie<br />
negli apici, e le piantine spesso presentano lesioni ed aree con colore e consistenza alterati nella<br />
parte basale del fusto<br />
Le tracheofusariosi causate da numerose forme speciali di Fusarium oxysporum, patogeno vascolare<br />
responsabile di tracheomicosi su oltre 100 specie di piante, sono tra le malattie emergenti nei vivai.<br />
I sintomi della malattia consistono in perdita di turgore delle foglie, ingiallimento, avvizzimento e<br />
disseccamento della parte aerea della pianta ed imbrunimento del tessuto vascolare. La penetrazione<br />
del patogeno avviene passivamente, mediante ferite, ed una volta all'interno della pianta esso si<br />
localizza nei vasi legnosi nei quali si diffonde.<br />
Talvolta nei vivai possono essere rinvenute anche nuove forme speciali di Fusarium oxysporum. Le<br />
possibili cause sono riconducibili essenzialmente a:<br />
i) aumento delle specie coltivate che comporta la presenza di più ospiti suscettibili al patogeno;<br />
ii) globalizzazione dei mercati che aumenta la probabilità di importare materiale infetto;<br />
iii) evoluzione delle tecniche colturali con l’impiego di sistemi irrigui a ciclo chiuso, come il flussoriflusso,<br />
che favoriscono la diffusione di queste patologie;<br />
iv) cambiamenti climatici come l’aumento della CO 2 e della temperatura che possono modificare la<br />
distribuzione geografica delle malattie.<br />
Rhizoctonia solani. È uno dei patogeni più diffusi e noti tra i diversi Basidiomiceti ad habitus<br />
tellurico. In particolare, la specie che si presenta come micelio sterile denominato R. solani è<br />
ulteriormente suddivisa in gruppi di anastomosi, con capacità patogenetiche diverse. Si tratta di un<br />
patogeno polifago molto attivo nel causare danni alle radici ed al fusto delle specie più disparate,<br />
anche con notevole mortalità. Il sintomo più tipico si osserva al colletto, con imbrunimenti che si<br />
diffondono anche allo stelo, che diventano poi marciumi.<br />
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