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Relazione di corporate governance - A2A

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Le azioni or<strong>di</strong>narie della Società danno <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto nelle assemblee or<strong>di</strong>narie e<br />

straor<strong>di</strong>narie della Società, secondo le norme <strong>di</strong> legge e <strong>di</strong> statuto 1 , e attribuiscono ulteriori<br />

<strong>di</strong>ritti amministrativi e patrimoniali previsti dalla legge e dallo statuto.<br />

b) Restrizioni al trasferimento <strong>di</strong> titoli<br />

Con riferimento all’esistenza <strong>di</strong> restrizioni al trasferimento delle azioni della Società, si<br />

riportano <strong>di</strong> seguito le <strong>di</strong>sposizioni contenute nell’art. 9 dello statuto <strong>di</strong> <strong>A2A</strong>.<br />

Art. 9 dello statuto <strong>di</strong> <strong>A2A</strong><br />

“1. Ai sensi <strong>di</strong> quanto previsto dall’articolo 3 del decreto legge 31 maggio 1994, n. 332,<br />

come mo<strong>di</strong>ficato dalla legge 30 luglio 1994, n. 474, è fatto <strong>di</strong>vieto al singolo socio <strong>di</strong>verso<br />

dal Comune <strong>di</strong> Brescia e dal Comune <strong>di</strong> Milano, al suo nucleo familiare, comprendente il<br />

socio stesso, il coniuge non separato legalmente e i figli minori, <strong>di</strong> detenere una<br />

partecipazione azionaria maggiore del 5% (cinque per cento) del capitale sociale.<br />

2. Tale limite si applica anche con riferimento alle azioni possedute in<strong>di</strong>rettamente da una<br />

persona fisica o giuri<strong>di</strong>ca per il tramite <strong>di</strong> società controllate, o <strong>di</strong> società fiduciarie o per<br />

interposta persona nonché alle azioni possedute <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente a titolo <strong>di</strong><br />

pegno o <strong>di</strong> usufrutto, sempreché i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> voto ad essa inerenti spettino al cre<strong>di</strong>tore<br />

pignoratizio o all’usufruttuario, nonché alle azioni possedute <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente a<br />

titolo <strong>di</strong> deposito, qualora il depositario possa esercitare <strong>di</strong>screzionalmente i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> voto<br />

ad esse inerenti, nonché alle azioni oggetto <strong>di</strong> contratti <strong>di</strong> riporto delle quali si tiene conto<br />

tanto nei confronti del riportato che del riportatore.<br />

3. Il limite <strong>di</strong> possesso azionario <strong>di</strong> cui al comma precedente si applica anche con riferimento<br />

alle azioni detenute dal gruppo <strong>di</strong> appartenenza del singolo socio, per tale intendendosi il<br />

soggetto, anche non avente forma societaria, che esercita il controllo, le società controllate e<br />

quelle controllate da uno stesso soggetto controllante, nonché i soggetti, anche non aventi<br />

forma societaria, collegati. Il controllo ricorre anche con riferimento a soggetti <strong>di</strong>versi dalle<br />

società, nei casi previsti dall’articolo 2359, 1° e 2° comma del co<strong>di</strong>ce civile. Il collegamento<br />

ricorre nelle ipotesi <strong>di</strong> cui all’articolo 2359, 3° comma, del co<strong>di</strong>ce civile, nonché tra soggetti<br />

che, <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente, anche tramite società controllate, fiduciarie o interposta<br />

persona, esplicitamente o attraverso comportamenti concertati, aderiscano anche con terzi<br />

ad accor<strong>di</strong> relativi all’esercizio del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto o al trasferimento <strong>di</strong> azioni, anche <strong>di</strong><br />

società terze, e comunque ad accor<strong>di</strong> o patti <strong>di</strong> cui all’articolo 122, del decreto legislativo 24<br />

febbraio 1998, n. 58, in<strong>di</strong>pendentemente dalla vali<strong>di</strong>tà dei patti e degli accor<strong>di</strong> stessi.<br />

4. Relativamente agli accor<strong>di</strong> o patti parasociali inerenti all’esercizio del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto o al<br />

trasferimento delle azioni <strong>di</strong> società terze, il collegamento si considera esistente quando detti<br />

accor<strong>di</strong> o patti riguar<strong>di</strong>no almeno il 10% (<strong>di</strong>eci per cento) del capitale con <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto se<br />

si tratta <strong>di</strong> società negoziate in un mercato regolamentato, o il 20% (venti per cento) in tutti<br />

gli altri casi.<br />

5. Chiunque possieda azioni della società in violazione del <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> cui al primo paragrafo<br />

deve darne comunicazione scritta alla società stessa entro 20 (venti) giorni dall’operazione a<br />

seguito della quale la partecipazione ha superato il limite percentuale consentito.<br />

6. Qualunque patto o accordo che comporti per gli aderenti limitazioni o regolamentazioni<br />

del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto, obblighi o facoltà <strong>di</strong> preventiva consultazione per l’esercizio dello stesso,<br />

1 In particolare ai sensi dell’art. 6 dello statuto <strong>di</strong> <strong>A2A</strong> ogni azione dà <strong>di</strong>ritto ad un voto. Peraltro, si rinvia al<br />

successivo paragrafo f) in merito alle restrizioni al <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto previste dallo statuto <strong>di</strong> <strong>A2A</strong>.<br />

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