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Nissan Pixo - Italiaracing

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In ballo la<br />

credibilità<br />

Massimo Costa<br />

Sono ore decisive quelle che sta vivendo<br />

la F.1 nel dopo Pasqua. In gioco è la credibilità<br />

di tutto uno sport. A Parigi, la Corte<br />

d’Appello della FIA, la Federazione Internazionale<br />

dell’Automobile, sta decidendo<br />

se i diffusori utilizzati dai team Brawn, Toyota<br />

e Williams nei primi due Gran Premi dell’anno<br />

sono regolari o sono da bandire per<br />

sempre. Motori spenti, spazio alle arringhe.<br />

I rappresentanti dei team che hanno<br />

sporto reclamo tra Melbourne (Ferrari, Red<br />

Bull e Renault) e Sepang (BMW), si dicono<br />

convinti che la FIA non potrà che dar loro<br />

ragione. Ovviamente di avviso diametralmente<br />

opposto le squadre che quel diffusore<br />

lo hanno installato. Ci si chiede, tra<br />

le tante cose di questi giorni, come sia stato<br />

possibile che tre team ben diversi l’un<br />

dall’altro abbiano avuto la stessa idea.<br />

Secondo voci di paddock, un tecnico Honda,<br />

poi trasferitosi alla Toyota, avrebbe suggerito<br />

tale svolta tecnica, subito adottata.<br />

Di conseguenza, la Williams, che utilizza<br />

propulsori Toyota, è stata invitata ad optare<br />

per l’utilizzo di tale diffusore. Ed ecco<br />

che il cerchio si chiude.<br />

Secondo i reclamanti, l’interpretazione tecnica<br />

data dai team reprobi infrange lo spirito<br />

del regolamento espresso nell’articolo<br />

3.12.5. Qui si spiega che fondo scalinato<br />

e superfici di collegamento devono<br />

essere un pezzo unico e non possono permettere<br />

il passaggio di aria perché altrimenti<br />

si crea il proibito effetto suolo. E<br />

invece, il diffusore sotto accusa consentirebbe<br />

a Brawn, Toyota e Williams di godere,<br />

rispetto alle monoposto che quell’articolo<br />

hanno interpretato alla lettera, un carico<br />

aerodinamico superiore del 15 per cento.<br />

Non solo: i diffusori creerebbero turbolenze<br />

a chi segue, in barba ai nuovi regolamenti<br />

che portavano invece verso una<br />

maggiore facilità dei sorpassi proprio grazie<br />

alla eliminazione delle turbolenze e alla<br />

possibilità di utilizzare a dovere la scia pulita<br />

dell’avversario. Come rispondono<br />

Brawn, Toyota e Williams Loro sostengono<br />

che i famigerati buchi creati per fare<br />

convogliare l’aria sono permessi purché,<br />

guardandovi dentro, non si vedano carrozzeria<br />

o masse sospese. In realtà, si intravedono<br />

le sospensioni, ma queste sono<br />

considerate parti del diffusore. E dunque,<br />

tutto sarebbe regolare. Tra l’altro, spulciando<br />

e cercando, si è appreso che nel 2007<br />

e 2008 questi buchi erano presenti su<br />

BMW e McLaren e nessuno ha mai protestato.<br />

L’impressione è che qualsiasi scelta verrà<br />

presa dalla FIA, creerà comunque polemiche<br />

e sospetti. Se nulla cambierà, per tutto<br />

l’anno sentiremo i team “legalitari”<br />

lamentarsi di correre contro macchine irregolari.<br />

Se i diffusori verranno bocciati, i<br />

sanzionati grideranno allo scandalo e al<br />

boicottaggio. L’unica via di salvezza, per la<br />

prossima volta, è quella di scrivere i regolamenti<br />

molto meglio. E di controllare tutte<br />

le monoposto prima dell’avvio del campionato<br />

da persone competenti.<br />

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