Nissan Pixo - Italiaracing
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570 cavalli da domare<br />
In pista<br />
Entrare non è facile: la gabbia è invasiva.<br />
Il sedile è stretto. O forse siamo noi<br />
un po’ troppo larghi... Per avviarla basta<br />
girare la chiave come una normale LP<br />
560-4. Ma basta guardarsi attorno per<br />
capire che nulla è come sulla vettura di<br />
serie. L’abitacolo è spoglio. I vetri sono<br />
stati sostituiti da materiali ultraleggeri<br />
per ridurre al minimo il peso e quindi far<br />
diminuire il rapporto potenza/peso. Il<br />
motore ha dieci cavalli in più, sono ora<br />
570 grazie a un impianto di scarico più<br />
aperto. Era la potenza di una buona vettura<br />
di F.1 degli anni ’80. Il cambio è sempre<br />
il sei marce robotizzato con palette<br />
dietro il volante, con quella destra si sale<br />
di rapporto, con quella sinistra si scende.<br />
Dentro la prima, poi seconda e<br />
lasciando la corsia box si entra in pista.<br />
I primi due giri servono a prendere le<br />
misure, poi giù tutto. Stupisce l’inserimento<br />
in curva, la spinta quando si usa<br />
il motore tra i 6000 e gli 8000 giri ma<br />
soprattutto il carico aerodinamico. In curva<br />
si va davvero veloci e grazie alle gomme<br />
slick la tenuta laterale è da…paura.<br />
I freni hanno diametro maggiorato dei<br />
dischi ma non sono carboceramici. La<br />
frenata è ugualmente sempre eccelsa e<br />
buona appare pure la risposta del pedale.<br />
Frenare in meno di 100 metri da 250<br />
km/h obbliga a avere un buon impianto<br />
e questo lo è. La trazione integrale entusiasma<br />
perché c’è pochissimo sottosterzo.<br />
Nel curvone più impegnativo di Misano<br />
si superano i 240 km/h ma si guida<br />
sempre in totale sicurezza per il perfetto<br />
bilanciamento. Le frenate vengono ritardate<br />
il più possibile. Si cerca di uscire<br />
dalle curve sempre più veloci e nei brevi<br />
rettilinei è un attimo essere sempre<br />
ben oltre i 220 km/h. Non è difficile da<br />
portare anzi. La grande ala in carbonio<br />
posta sul cofano motore offre un grande<br />
carico per una dinamica inappuntabile.<br />
Cercando l’errore la LP Trofeo è sempre<br />
progressiva nelle sue reazioni e quindi<br />
appare pure sicura. Divertente, assai<br />
veloce, è una vera automobile da corsa<br />
con cui ci si confronta molto ma molto<br />
volentieri. Facendo un confronto con la<br />
Porsche GT3 RS o con la Ferrari Challenge<br />
si hanno sensazioni completamente<br />
diverse. La Lamborghini da l’idea di<br />
essere veramente su un altro pianeta,<br />
come se si stesse guidando una sport di<br />
classe nettamente più elevata. Insomma<br />
una vera automobile da competizione sia<br />
per il motore superpotente e iper reattivo<br />
sia per la posizione di guida arretrata<br />
e con un carico aerodinamico quasi<br />
degno di una Formula 1. La cosa poi più<br />
affascinante è che invita a un continuo<br />
confronto, a una continua sfida per arrivare<br />
alla piena padronanza. Come diceva<br />
Mario Andretti: “Quando tutto è sotto<br />
controllo vuole dire che si va troppo piano.”<br />
Ecco, questa GT è affascinante perché<br />
porta oltre i limiti, o meglio continua<br />
sempre a mostrare infiniti orizzonti. Al<br />
pilota le doti e le capacità per sfruttarla<br />
al meglio.<br />
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