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Toscana

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Scultori in <strong>Toscana</strong><br />

Antonio Manzi<br />

Innamorati, 2007, marmo, diam. cm. 80, collezione Museo Antonio Manzi, Campi Bisenzio<br />

fattura Italica Ars di Lastra a Signa. Nel 1984<br />

sono arrivate la pittura in affresco e l’incisione<br />

di oltre 200 punte secche, suggellate l’anno<br />

successivo da una mostra a Prato. Approfondendo<br />

la tecnica dell’affresco, dopo varie opere<br />

molto apprezzate dalla critica, Manzi è nuovamente<br />

tornato nel suo paese di adozione,<br />

realizzando, nel 1988, “La Deposizione” (cm.<br />

300x200), per la chiesa della Natività di Lastra<br />

a Signa.<br />

È del 1989 la scoperta della tecnica del graffito:<br />

due anni più tardi l’artista ha eseguito l’importante<br />

graffito “La Meditazione” nella chiesa dei<br />

Santi Quirico e Giulietta a Capalle (Firenze).<br />

Del 1991 è quindi la scoperta della scultura,<br />

con le prime opere in terracotta e in bronzo. A<br />

questo proposito, il 4 aprile del 1993, è stata<br />

collocata in piazza Michelacci a Signa “La Solidarietà”<br />

(h cm 400), realizzata su commissione<br />

dell’allora Cassa Rurale ed Artigiana di Signa<br />

(oggi Bcc di Signa). Si tratta della prima grande<br />

scultura di Antonio Manzi posta in una piazza<br />

pubblica e soprattutto del riconoscimento tangibile<br />

della sua arte nel territorio. Proseguendo<br />

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