isultati ottenuti con i differentiinterventi eseguiti. Le verificheeseguite non si limitano alla solavalutazione <strong>dei</strong> risultati rispettoalla capacità protettiva edall’efficacia degli interventi, mahanno riguardato anche l’analisicosti-benefici per tener conto<strong>del</strong>l’effettiva convenienza <strong>del</strong> sistemaadottato.Tale verifica non precludema ridefinisce il campo <strong>del</strong>leulteriori ricerche e sperimentazionifinalizzate alla individuazione <strong>del</strong>letecnologie più efficaci.• Verifica <strong>del</strong>le risorse naturali:l’esigenza di ingenti quantità disabbia per ricostruire e mantenere lespiagge soggette ad erosione, ha spintoalla ricerca di risorse sfruttabili a bassoimpatto ambientale ed a basso costo.Dalle attività svolte emerge un quadro dinotevoli disponibilità potenziali inparticolare per quanto riguarda cavemarine, non trascurando le risorsesinergiche legate al dragaggio degliavanporti e le risorse (di più difficileimpiego) bloccate nei bacini artificialidalle opere di sbarramento esistenti.TarquiniaCave marineNegli ultimi anni, la ricerca di nuove fontidi materiale da utilizzare per il ripascimento<strong>dei</strong> litorali in erosione ha riguardatol’ambiente marino. Sulla piattaformaViterboFiumicinoLitorali in erosioneOstiaRomaAnzioRietiLatinacontinentale, in particolare su fondali finoad una profondità di 120 metri, si possono,infatti, trovare depositi di sabbie relitte chepossono essere utilizzate ai fini <strong>del</strong>ripascimento. Si tratta di depositi sabbiosigeneralmente riferibili ad antiche spiagge; laloro formazione viene fatta risalire aiperiodi di basso stazionamento <strong>del</strong> livellomarino, che hanno caratterizzato il passatogeologico. La loro distribuzione, nonché leloro dimensioni, entrambe strettamenteconnesse a fattori locali, non ègeneralmente omogenea. L’utilizzazione ditali depositi comporta alcuni vantaggirispetto allo sfruttamento di cave a terra:elevate quantità, composizione molto similealla sabbia <strong>dei</strong> nostri litorali, costi menoelevati. Bisogna sottolineare come le attivitàdi estrazione di queste sabbie possanocomportare impatti sull’ambiente marino,con ricadute economiche anche ingenti. Inparticolare la sospensione di sedimento finedurante le operazioni di dragaggio puòdanneggiare ambienti sensibili che sitrovano nei dintorni (praterie di Posidoniaoceanica, fondi duri, ecc.) e ilcambiamento <strong>del</strong>la morfologia<strong>del</strong> fondale può influiresulle attività di pesca.A questo propositodiventa importante avereconoscenze dettagliate<strong>del</strong>l’ambiente in cui sitrovano i depositi per poterprevedere e stimare eventuali danni.FrosinoneRipascimento morbidoe studi di impattoambientaleDal 1999 la Regione <strong>Lazio</strong> ha effettuatointerventi di ripascimento per circa 4,5milioni di mc, diversificando le tecnologiedi difesa tra il ripascimento morbido ed ilripascimento protetto da pennelli o dabarriere soffolte in massi naturali.In particolare il ripascimento morbido èstato eseguito con sabbie provenienti da undeposito situato a largo di Anzio su unfondale di circa 45 m di profondità ai fini<strong>del</strong> ripascimento <strong>del</strong> litorale di Ostia.In questo contesto l’ICRAM (Istituto>>professioneGeologo 3-200323
Centrale per la Ricerca Applicata al Mare)ha avviato uno studio di impattoambientale.Lo studio è stato svolto in diverse fasi:prima <strong>del</strong>l’inizio <strong>dei</strong> lavori di dragaggio, alfine di caratterizzare l’area e valutare lafattibilità ambientale <strong>dei</strong> prelievi di sabbia,durante e dopo le attività per la durata dicirca 3 anni, al fine di poter valutare tempie modi di recupero <strong>del</strong>l’ambiente. In ognifase sono state avviate indagini ambientaliriguardanti il popolamento bentonico edittico, la chimica e la granulometria <strong>dei</strong>sedimenti, le caratteristiche fisico-chimiche<strong>del</strong>la colonna d’acqua, la correntometria e ilparticellato sospeso.Le attività svolte prima <strong>dei</strong> lavori didragaggio hanno permesso di individuareun sito entro cui autorizzare i lavori diescavo e si sono rivelate utili al fine diminimizzare l’impatto sull’ambiente.Le indagini svolte durante e dopo i lavorihanno fornito informazioni utili per potervalutare eventuali tempi e modi di recupero<strong>del</strong>l’ambiente.Dai risultati ottenuti sono emersi alcuniimportanti aspetti: l’estensione <strong>del</strong>l’areamovimentata è risultata direttamenteproporzionale all’estensione <strong>del</strong>le alterazioniprodotte; è presente un’alterazionemorfologica e sedimentologica <strong>del</strong> fondaleRipascimento costiero sul litorale laziale.dragato che impedisce l’avanzamento <strong>del</strong>lereti a strascico <strong>dei</strong> pescherecci, rendendotali fondali inutilizzabili ai fini <strong>del</strong>la pesca astrascico; l’impatto sulle comunitàbentoniche è circoscritto all’area dragata e aquelle subito limitrofe.Attualmente, è in corso un intensoprogramma di ricerca di risorse a maremediante introspezioni geologiche (a cura<strong>del</strong>l’Università di Roma “La Sapienza”Dip. Scienze <strong>del</strong>la Terra) e valutazioni diimpatto ambientale sulla coltivazione dipossibili giacimenti.In questo contesto, l’ICRAM, estendendo evalorizzando quanto prodotto nell’indagine<strong>del</strong>l’area a largo di Anzio, ha avviato unostudio sulle ricadute ambientali connessoallo sfruttamento di depositi sabbiosisommersi ai fini <strong>del</strong> ripascimento in diversearee <strong>del</strong>la piattaforma continentale laziale(Montalto di Castro,Anzio, Gaeta,Torvaianica, ecc.).In questo studio è stata eseguitainizialmente una raccolta <strong>dei</strong> datidisponibili in letteratura, relativi aiprincipali aspetti ambientali <strong>del</strong>lapiattaforma continentale <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, al finedi fornire un quadro completo <strong>del</strong>leconoscenze attualmente disponibili. I datiafferenti alle diverse tematiche sono statipoi utilizzati per costruire un GIS sempreaggiornabile con dati nuovi e sono stateredatte una serie di carte tematiche a scala1:250.000.Si è poi proceduto, mediante campagneoceanografiche specifiche, allacaratterizzazione a maglia larga <strong>del</strong>le areepreviste per evidenziare eventualiincompatibilità con le attività di dragaggio.Le attività sopra esposte riguardano studiambientali nelle aree in cui sono presenti idepositi sabbiosi al largo.Ultimamente si è rivolta particolareattenzione anche alle aree destinate adinterventi di ripascimento mediantel’utilizzo di tali materiali.A questoproposito è stato avviato uno studio, incollaborazione con l’Università di Roma“La Sapienza” (Dip. Biologia Animale e<strong>del</strong>l’Uomo), riguardante i popolamenti amolluschi bivalvi di interesse commercialepresenti in queste zone. Infatti, gliinterventi di ripascimento <strong>del</strong>le spiaggepossono avere effetti sulle abbondanze e ledistribuzioni di specie oggetto di pescaprofessionale, quali la tellina, la vongola edil cannolicchio.Nel corso di questi anni, i risultati <strong>del</strong>leindagini condotte e l’esperienza acquisitahanno permesso man mano di migliorarela metodologia; alcuni aspetti, come lapesca a strascico e la pesca <strong>dei</strong> molluschisottocosta, sono risultati particolarmenteimportanti e pertanto sono diventatioggetto di campagne specifiche. È emersa,inoltre, l’importanza di una visionecomplessiva <strong>del</strong>l’ambiente di piattaformache consenta una pianificazione a livelloregionale <strong>del</strong>le attività di dragaggio. Infatti,una pianificazione <strong>del</strong>le attività permette dinon dover agire in emergenza trascurandogli aspetti ambientali che possono, tra lealtre cose, avere talvolta riscontrieconomici negativi anche molto ingenti.Su questi temi la Regione <strong>Lazio</strong> hapromosso uno programma di studi a livelloeuropeo ed è capofila <strong>del</strong> progettoBEACHMED finanziato dalla ComunitàEuropea, in collaborazione con altreamministrazioni <strong>del</strong>la Spagna (GeneralidadValenciana), <strong>del</strong>la Francia (Departement <strong>del</strong>’Herault), la Liguria, la Toscana el’Università di Firenze.24 professioneGeologo 3-2003