L’editoriale<strong>del</strong> PresidenteI <strong>Geologi</strong>d’Italiaa congressoIl Presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>Fabrizio MillesimiSul Venerdì di Repubblica <strong>del</strong> primo maggio scorso, nell’articolo dedicato ai futurilavoratori e quindi ai lavori <strong>del</strong> futuro, una <strong>del</strong>le cinque professioni sulle qualiscommettere è “l’esperto <strong>del</strong> suolo”, colui che indicherà come proteggere ilterreno da erosione, desertificazione e alluvioni; quindi <strong>Geologi</strong>, Chimici e Agronomicontro quelle catastrofi <strong>del</strong> recente passato che sono però annunciate, e sempre conmaggior convincimento e frequenza, come imminenti.Al Geologo viene perciòriconosciuto, anche dalla stampa, il ruolo di “nuovo professionista”, capace di lavorare perle pubbliche amministrazioni nella tutela e nella salvaguardia di un bene prezioso, di unarisorsa non rinnovabile come il suolo. Registrando con soddisfazione l’essere stati inserititra le professioni in crescita nei prossimi dieci anni, ci viene spontaneo sottolineare chequesto “nuovo professionista” esiste e opera da decenni. È giunta quindi l’ora di parlarne!Dopo quaranta anni dall’istituzione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e dal conseguente riconoscimento <strong>del</strong>titolo professionale, i <strong>Geologi</strong> italiani avvertono la necessità di incontrarsi e di discuteredi argomenti strettamente connessi alla propria vita lavorativa.Dalla primitiva idea di chiamare i <strong>Geologi</strong> Italiani a Congresso è maturato un vero eproprio progetto, il quale, dopo i lavori iniziali, i successivi approfondimenti e i necessaripassaggi nei Consigli Regionali e in quello Nazionale, si realizzerà con il “CongressoNazionale degli Ordini Regionali <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong>”.Le finalità <strong>del</strong> Congresso, che avrà cadenza biennale e il cui titolo, sede e data sarannodecisi dagli Ordini Regionali e dal Consiglio Nazionale, sono quelle di promuovere ilruolo <strong>del</strong>la categoria, incentivando la formazione sui nuovi indirizzi nel campoprofessionale, le relazioni con le Istituzioni, in particolar modo con gli organismi prepostial governo <strong>del</strong> territorio o <strong>del</strong>le risorse, col mondo <strong>del</strong>le Università, <strong>del</strong>la ricerca, <strong>del</strong>lavoro e <strong>del</strong>l’imprenditoria.Il Primo Congresso, che si svolgerà in autunno a Roma, sia per un aspetto legatoall’immagine unificante <strong>del</strong>la Capitale sia per privilegiare il rapporto con le IstituzioniNazionali, avrà per titolo “Professione Geologo: tra scienza e progettazione”; i lavoricongressuali saranno preceduti da una giornata, curata direttamente dal ConsiglioNazionale, in cui saranno presentati la ricerca <strong>del</strong> CENSIS sulle opportunità e i problemiaperti dall’innovazione <strong>del</strong>l’offerta formativa per il geologo e, inoltre, per esporre larisposta <strong>del</strong>l’Università ai decreti di riforma <strong>del</strong> corso di laurea.Nelle due giornate congressuali, invece, si discuteranno molteplici argomenti quali laprofessione <strong>del</strong> geologo nel quadro <strong>del</strong>la riforma <strong>del</strong>l’Università e <strong>del</strong>le professioni, ilpassaggio da geologo consulente a geologo progettista, l’organizzazione e la certificazionein relazione all’aggiornamento professionale continui, e non mancheranno spazi didibattito, utili alla reciproca comprensione e alla votazione finale <strong>del</strong>le mozioni.Il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> è impegnato con tutti i suoi membri all’organizzazione<strong>del</strong> Congresso e si sta adoperando affinché sia un successo in termini di partecipazione edi risultati “politici”; in tale ottica la scelta <strong>del</strong>la sede è caduta sulle centralissime due sale<strong>del</strong> Centro Convegni “Montecitorio Eventi”; tale ubicazione consente di portare ildibattito <strong>dei</strong> geologi ad un passo dai palazzi <strong>del</strong> potere, con una visibilità altissima e conun’offerta diversificata di alberghi e ristoranti, per tutti i gusti e per tutte le tasche. Lapartecipazione al Congresso è gratuita in quanto le spese di organizzazione sarannocoperte dalle contribuzioni <strong>dei</strong> vari Ordini Regionali, dal Consiglio Nazionale e daglisponsor. Pertanto l’auspicio è che siano tanti i geologi ad intervenire, e in particolare chesiano tanti quelli residenti nella nostra Regione. Dal confronto e dalla conoscenza <strong>dei</strong>molteplici aspetti <strong>del</strong>la nostra vita professionale potremo tutti trarne grandi benefici,capiremo se la nostra è una professione destinata a un grande futuro (come ci accredita lastampa e come tutti ci auguriamo) o se sarà fagocitata da altre professioni emergenti.Il PresidenteFabrizio MillesimiprofessioneGeologo 3-20037
L’argomentoparliamo di...Il rischio di crolloper le cavitàsotterraneeForse poche città al mondosono così vulnerabili edesposte come Roma, e pochecittà al mondo presentano sulproprio territorio pericolositàgeologiche così diversificate.Ecco perchè il Rischio<strong>Geologi</strong>co nella Capitaleè alto e la prevenzione versoil patrimonio mondiale che lacittà rappresenta dovràessere un investimentofondamentalenei prossimi anni.di Maurizio Lanzini e Roberto Salucciliberi professionistilanzini@aconet.itr.salucci@tin.itNell’ultimo decennio è emersa unatipologia di dissesto che era inpassato trascurata o poco studiata: parliamo<strong>dei</strong> dissesti determinati da collassi acomponente verticale, dovuta a crollo divuoti sotterranei.Tali eventi possono essere legati a cause“naturali” come nel caso di fenomeni didissoluzione di formazioni geologichetravertinose o carbonatiche (crollo didoline e di cavità carsiche) e di crolli cheinteressano depositi alluvionali su bed-rockcarbonatici e con presenza di risalite difluidi fortemente aggressivi (sinkholes),oppure anche a crolli di ipogei di origineantropica, quali antiche cave in sotterraneo,catacombe, condotti e cisterne idrauliche,miniere ormai abbandonate, ecc..Conferme di questa cresciuta attenzioneverso tali fenomeni <strong>del</strong> <strong>tutto</strong> particolarisono, per esempio, il Convegno diGrosseto organizzato dalla RegioneToscana a seguito <strong>del</strong> verificarsi <strong>dei</strong>sinkholes di Camaiore (1995) e <strong>del</strong>Bottegone (1999), il Convegno organizzatodalla SIGEA-<strong>Lazio</strong> e la Provincia diRoma, con il patrocinio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong><strong>Geologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, sui rischi legati a cavitàdi origine antropica a Roma (1999), larealizzazione di una Banca Dati su voraginicausate da crolli di cavità sotterranee, sianaturali che antropiche, che ilDipartimento <strong>del</strong>la Protezione Civile stacompilando sin dal 1999, (si sono raccoltidati su più di mille dissesti, da quelli storicisino ai nostri giorni).Analoga iniziativa di studio è stata presadall’Ufficio di Protezione Civile <strong>del</strong>Comune di Roma che ha recentementeultimato uno studio sulle Cavità e sulleFrane <strong>del</strong> territorio comunale.Inoltre si cita lo studio concluso ad opera<strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong> e il Dipartimento diScienze <strong>del</strong>la Terra <strong>del</strong>la Terza Università diRoma finalizzato allo studio ed allavalutazione <strong>del</strong> rischio sinkhole nellanostra regione (cfr articolo numero 1Professione Geologo).Il tipo di fenomeno che stiamoanalizzando ha cause fortementediversificate come contesto geologico,condizioni naturali o antropiche chehanno determinato la formazione <strong>dei</strong>vuoti, ma, in tutti i casi, si realizza unaconvergenza <strong>del</strong>la manifestazione <strong>del</strong>dissesto che si configura come unaimprovvisa mobilizzazione di terreno che,a differenza <strong>del</strong>le frane, ha unacomponente verticale e che determinavoragini più o meno estese e profonde.A fronte di questa similarietà morfologica<strong>del</strong> dissesto, si sottolinea invece unadiversità di approccio di studio e diindagine fra le voragini originate dameccanismi “naturali” da quelle provocateda ipogei di origine antropica.Dopo l’articolo sui sinkhole nel numero 1di Professione Geologo, queste note sono8professioneGeologo 3-2003