GEOETICA: DIBATTITOIN CORSO E NUOVEPROSPETTIVESilvia PeppoloniIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Romasilvia.peppoloni@ingv.itIl meraviglioso insieme di disciplinedenominate “Scienze <strong>del</strong>la Terra”, il cuioggetto di studio è il pianeta che abitiamoe i fenomeni che su esso si verificano, sisono trasformate nel tempo, in rispostaalle esigenze <strong>del</strong> progresso <strong>del</strong>l’uomo. Ecosì da scienze puramente descrittive,incentrate sulla semplice osservazione eclassificazione <strong>dei</strong> fenomeni naturali, sonodivenute scienze in grado di quantificarequei fenomeni, di riprodurli attraversomo<strong>del</strong>li, con l’utilizzo di tecnologie emetodologie sofisticate, con l’obiettivo diprevedere il loro verificarsi e di trovaresoluzioni tecniche sempre più efficaci per ilcontrollo e l’intervento sui loro effetti.Da alcuni anni in Italia sta crescendol’interesse per argomenti riguardantile implicazioni etiche, sociologiche eculturali <strong>del</strong>le Scienze <strong>del</strong>la Terra. LaGeoetica si occupa <strong>del</strong>le problematicherelative al modo di rapportarsi <strong>del</strong>l’uomoall’ambiente geologico. Tra i suoi principaliobiettivi vi è quello di evidenziare il ruoloe la responsabilità sociale <strong>del</strong> geologo,di incoraggiare l’analisi critica sull’uso<strong>del</strong>le risorse naturali, la valorizzazione ela salvaguardia <strong>del</strong> territorio, la correttainformazione sui rischi geologici, oltreche di coinvolgere la società nell’idea diun “patrimonio geologico” comune econdiviso.Qualunque sia il settore in cui si opera(l’ambito pubblico e istituzionale, ilsettore <strong>del</strong>la ricerca, professionale, <strong>del</strong>ladidattica o <strong>del</strong>l’informazione scientifica),è evidente che le scelte <strong>del</strong> geologohanno forti ripercussioni sociali, culturalied economiche. Dunque, è semprepiù sentita nella comunità geological’esigenza di confrontarsi con questioni cheriguardano sia i problemi geologici globali(cambiamenti climatici, eventi estremi edisastri, maggiore esposizione ai rischinaturali, uso razionale e sostenibile <strong>del</strong>legeo-risorse), sia gli aspetti di tipo socialee culturale come la corretta divulgazione<strong>dei</strong> risultati scientifici, il miglioramento24<strong>dei</strong> rapporti tra comunità scientifica, massmedia e opinione pubblica, il rispetto <strong>del</strong>lenormative ed il supporto alle decisionipolitiche, l’organizzazione di strumentididattici per sviluppare valori nei piùgiovani, il trasferimento alla società <strong>del</strong>laconsapevolezza <strong>del</strong> valore culturale <strong>del</strong>territorio e <strong>del</strong>la responsabilità nella suatutela.La sessione di Geoetica, organizzatanell’ambito <strong>del</strong>l’VIII Forum di Scienze<strong>del</strong>la Terra di Torino, con più di trentacontributi presentati, è stata l’occasioneper progredire nel dibattito. Gli autorevolirelatori intervenuti si sono confrontati,interrogandosi soprat<strong>tutto</strong> su qualistrategie e approcci metodologici possanofavorire lo sviluppo di atteggiamenti e diforme di pensiero critico rispetto a questitemi.I lavori <strong>del</strong>la sessione si sono aperti conun intervento in video <strong>del</strong> Prof. Ferrarotti,professore emerito e sociologo di famamondiale, che ha sottolineato le importantiricadute sociali <strong>del</strong>la ricerca e <strong>del</strong>la praticageologica. Si è parlato, inoltre, <strong>dei</strong> rischigeologici, <strong>del</strong>l’informazione scientifica e <strong>del</strong>ruolo <strong>dei</strong> mass media nella comunicazione<strong>dei</strong> risultati <strong>del</strong>le ricerche geologiche, <strong>del</strong>valore <strong>dei</strong> musei nella diffusione <strong>del</strong> saperegeologico-naturalistico in prospettivageoetica, degli aspetti deontologici <strong>del</strong>lanostra professione e si è dimostratocome la teoria di Darwin sull’evoluzione<strong>del</strong>la specie abbia avuto conseguenzerivoluzionarie sul piano culturale, ancoraoggi non adeguatamente considerate espesso osteggiate. Analogamente il Prof.Giorello, tra i più autorevoli filosofi <strong>del</strong>lascienza, ha evidenziato l’importantecontributo <strong>del</strong>le Scienze <strong>del</strong>la Terra aigrandi mutamenti culturali avvenutinella storia ed ha inquadrato questoinsieme di discipline in termini etici edepistemologici. Altri argomenti sonostati i criteri di valutazione <strong>del</strong>la ricercageologica, il ruolo <strong>dei</strong> geologi impegnatinella Pubblica Amministrazione,l’importanza <strong>del</strong>la didattica geologica nellescuole e <strong>del</strong>l’educazione al rischio <strong>dei</strong> piùgiovani. I contributi presentati da partedi due relatrici russe, da anni impegnatenell’ambito <strong>del</strong>la geoetica, hanno offertoai partecipanti una visione internazionale<strong>dei</strong> temi trattati. Particolarmente efficaceè stata la proposta di un “giuramento pergeologi”, su mo<strong>del</strong>lo di quello ippocraticoper i medici, presentato dal Prof. Matteucci,Presidente <strong>del</strong>la Commissione di Geoetica<strong>del</strong>la FIST, Federazione Italiana di Scienze<strong>del</strong>la Terra.Tutte le considerazioni emerse durantela sessione, costituiranno un importantecontributo al dibattito internazionale sullaGeoetica nei due autorevoli appuntamentiprevisti nel prossimo anno.Il primo sarà a Vienna, nell’Aprile 2012,con la sessione “Geoethics and NaturalHazards”, proposta nell’ambito <strong>del</strong>laAssemblea Generale <strong>del</strong>l’EuropeanGeosciences Union (http://meetings.copernicus.org/egu2012/). Tra lequestioni etiche più importanti, lasessione si propone di trattare quellerelative ai rischi naturali, evidenziandol’importanza di passare da una cultura<strong>del</strong>l’emergenza ad una cultura <strong>del</strong>laprevenzione e di cercare un equilibrio trale questioni economiche a breve terminee il più ampio impatto sociale derivantedai pericoli naturali. Si cercherà, inoltre,di presentare la Geoetica come strumentoin grado di dare le opportune rispostesociali alle minacce <strong>dei</strong> pericoli naturali,attraverso un’informazione responsabileed equilibrata sui rischi ai cittadini,evitando catastrofismi e superficialità,e una maggiore collaborazione coni mass media nella diffusione <strong>del</strong>leinformazioni scientifiche, con l’obiettivo ela consapevolezza di fornire un servizio dipubblica utilità.Il secondo appuntamento sarà il Simposiodi Geoetica, che si terrà all’interno <strong>del</strong>34° International <strong>Geologi</strong>cal Congress(Brisbane, Australia – Agosto 2012),
GEOETICA: DIBATTITO IN CORSO E NUOVE PROSPETTIVEGEOLOGOdove per la prima volta l’Italia saràrappresentata tra i Convener (http://www.34igc.org/). Il simposio si proponedi promuovere il dibattito sulla necessitàdi risolvere i dilemmi etici in relazioneai pericoli naturali, all’uso sostenibile edeco-compatibile <strong>del</strong>le risorse <strong>del</strong>la Terrae all’esplorazione <strong>del</strong>lo spazio, mostrandocome l’applicazione <strong>dei</strong> principi <strong>del</strong>laGeoetica ai processi decisionali possafavorire l’integrazione <strong>dei</strong> valori morali eculturali con le parti sociali, ambientali,tecniche ed economiche.Come già accennato, un’altra significativainiziativa per incoraggiare lo sviluppo<strong>del</strong>la Geoetica in Italia è stata avviatadalla stessa FIST Federazione Italiana diScienze <strong>del</strong>la Terra, con la creazione diuna Commissione di Geoetica. Tra i suoiobiettivi principali vi è la produzione diun documento di riflessione e di propostada sottoporre alla intera comunità <strong>dei</strong>geologi, che sottolinei nei suoi contenutila necessità di un coinvolgimento di tuttele componenti <strong>del</strong>l’area <strong>del</strong>le Scienze<strong>del</strong>la Terra per il consolidamento <strong>del</strong>laconsapevolezza pubblica <strong>del</strong> ruolo e <strong>del</strong>significato etico <strong>del</strong>la conoscenza e <strong>del</strong>lacompetenza <strong>del</strong> geologo nella gestione <strong>del</strong>sistema Terra.Anche il nuovo Consiglio Nazionale<strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong> ha inserito tra gli obiettiviprogrammatici da perseguire l’aspetto etico<strong>del</strong>la professione <strong>del</strong> geologo, ribadendol’importanza di considerare i valori <strong>del</strong>laGeoetica nella pratica geologica, che hainevitabili implicazioni sociali relative allasicurezza, alla legalità, alla gestione <strong>del</strong>leattività antropiche in relazione al territorioe all’ambiente.Infine, anche l’iniziativa <strong>del</strong> nostro <strong>Ordine</strong><strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, ovvero la creazione<strong>del</strong>la Consulta <strong>dei</strong> Giovani, si propone dicontribuire allo sviluppo di questi temiin ambito professionale soprat<strong>tutto</strong> trai giovani iscritti, proprio in virtù di quelloro (e anche nostro) entusiasmo per unaprofessione che, se condotta in modocorretto e responsabile, può davverodimostrare <strong>tutto</strong> il suo valore sociale.Dunque, intorno a questi temi c’è ungrande desiderio di approfondimento,anche se molti sono i punti su cui ancorariflettere e gli obiettivi a breve e lungotermine da mettere a fuoco.Noi geologi siamo continuamente acontatto con le problematiche territorialie la nostra attività anche progettuale èdi fondamentale importanza quando ènecessario trovare soluzioni a problemipratici compatibilmente con lapreservazione <strong>del</strong>l’ambiente. Pertanto,è opportuno che continuiamo adinterrogarci per cercare risposte e per darerisposte: quale criterio etico deve guidarela nostra attività? In che consiste la nostraresponsabilità sociale e individuale? Qualeè il giusto equilibrio tra sfruttamento econservazione <strong>del</strong>le geo-risorse in unaprospettiva di sostenibilità? In materiadi rischi naturali e di gestione <strong>del</strong>territorio, come possiamo acquisire unariconosciuta autorevolezza nell’informarecorrettamente la popolazione e nelsorvegliare le scelte operate dai decisoripolitici? Come possiamo avvalerci<strong>del</strong>le nuove tecnologie senza che essecompromettano l’ambiente naturale?Invito tutti a proporre idee e a mettere incomune esperienze, anche sottoponendoun abstract ai prossimi appuntamentiinternazionali di Vienna e di Brisbane.Ognuno di noi può assumersi laresponsabilità di portare il suo contributodi conoscenza a vantaggio di tutta lasocietà, rafforzando il rapporto di fiduciache può instaurarsi tra geologi, cittadini eamministratori locali, nella consapevolezzache la nostra funzione di servizio allacollettività può fare riferimento etrovare motivazione in tre presuppostifondamentali: competenza tecnicoscientifica,deontologia professionale edonestà intellettuale.Località Tre Cime di Lavaredo (BL). Foto di Tiziana Guida25