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Leggi tutto... - Ordine dei Geologi del Lazio

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GEOLOGOAttività <strong>del</strong> consiglioCONVENZIONE TRA Il DIPARTIMENTO“TUTELA AMBIENTALE E DEL VERDE-PROTEZIONE CIVILE” DI ROMACAPITALE E L’ORDINE DEI GEOLOGIDEL LAZIOMARINA FABBRIGeologo, libero professionistasegretario@geologilazio.itChiha pianificato, progettato erealizzato (compresi i politici) i grossicentri urbani, nella maggior parte <strong>dei</strong>casi, si sa, non ha tenuto conto di concetticome “l’equilibrio <strong>del</strong>l’ambiente fisico” ola “previsione degli impatti <strong>del</strong>le attivitàumane sull’ambiente”. Ogni territoriopresenta <strong>dei</strong> Rischi di origine naturale chederivano appunto dalla naturale evoluzione<strong>del</strong>l’ambiente, quali i terremoti, le eruzionivulcaniche, i dissesti idrogeologici, ecc..La conoscenza <strong>del</strong>l’ambiente fisico in cuisi vive è il primo passo per una correttapianificazione urbanistica e per laprogettazione <strong>del</strong>le eventuali contromisuretecnologiche per mitigare i rischi. Inoltreè la stessa attività umana a modificarel’ambiente geologico, innescando dissestiidrogeologici, inquinando o depauperandole acque sotterranee, alterando la dinamicafluviale, modificando la morfologia conscavi, riporti ecc.Lo sviluppo <strong>dei</strong> centri abitati ha inoltreprodotto, nel corso <strong>del</strong> tempo, più tipologiedi attività, anche conflittuali fra loro, chehanno generato a lungo termine pesantisquilibri ambientali e gravi rischi per lepersone e le cose.Per quanto riguarda Roma, ad esempio,fin dall’antichità era consuetudine, perovvi motivi economici, estrarre i materialida costruzione da cave, soprat<strong>tutto</strong> insotterraneo, situate in posizione limitrofaall’opera da realizzare. Inoltre, sempreper esigenze legate all’urbanizzazione,furono costruite molte opere idrauliche nelsottosuolo. Altri scavi vennero realizzatiper esigenze di culto. Va da sé che l’enormeespansione edilizia subita dalla città diRoma, avvenuta senza una conoscenzaapprofondita <strong>del</strong>lo stato <strong>del</strong> sottosuolo, hafatto sì che sono presenti numerosissimecavità storiche sotterranee in aree oggialtamente urbanizzate, che costituiscono<strong>dei</strong> fattori di potenziale dissesto.A parte le cavità di natura antropica,l’emergenza più importante è stata ilrischio di inondazione fino alla costruzione<strong>dei</strong> muraglioni lungo il tratto urbano <strong>del</strong>Tevere, iniziata alla fine <strong>del</strong> XIX secolo.Anche oggi però, a seguito di violentitemporali, molte zone <strong>del</strong>la città vengonoallagate. Di nuovo però non è il fenomenonaturale, quantomeno non solamente, ilfattore di rischio. Infatti il carattere <strong>del</strong>leprecipitazioni che avvengono, di brevedurata e intense, non viene spesso tenuto indovuta considerazione nella progettazione<strong>del</strong>le opere idrauliche. A ciò si aggiungel’insufficiente funzionamento <strong>del</strong>la retefognaria, spesso abbinato a problemidi manutenzione e lo sconvolgimento<strong>del</strong>l’idrografia superficiale originariadovuto all’urbanizzazione; non ci sonopiù i numerosi piccoli fossi che primagarantivano la presenza di un efficacesistema di scorrimento naturale <strong>del</strong>le acqueverso il Fiume Tevere e il Fiume Aniene.Potremo continuare con le problematichelegate alle frane, seppur non eclatanti,localizzate soprat<strong>tutto</strong> lungo i marginioccidentali <strong>del</strong>l’alto di Monte Mario-Gianicolo, o interessanti i versanti piùacclivi <strong>del</strong>le valli approfondite dal reticolofluviale, anche queste innescate spessodall’intervento <strong>del</strong>l’uomo. Oppure coni processi di subsidenza nei depositialluvionali olocenici, il cui caso piùeclatante è quello di Via GiustinianoImperatore, o con le emissioni anomale digas (CO 2e secondariamente H 2S e Radon)di alcune aree.Ma tant’è. Noi <strong>Geologi</strong> siamo abituati aconvivere con le problematiche legate allacattiva gestione <strong>del</strong> territorio che hannoaumentato la possibilità che i fenomenidi dissesto si verifichino e la presenza dibeni e persone nelle aree dove tali eventisono possibili. E mentre ci battiamonelle opportune sedi affinché mo<strong>del</strong>li disviluppo realmente rispettosi <strong>del</strong>la storianaturale <strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong>le dinamicheche lo mo<strong>del</strong>lano siano realmente adottati,è altrettanto importante e indispensabileoffrire il nostro contributo alla gestione<strong>del</strong>le situazioni di emergenza che siverificano.È stata quindi accolta con grandeentusiasmo la richiesta <strong>del</strong> Direttore <strong>del</strong>Dipartimento di Tutela Ambientale e<strong>del</strong> Verde-Protezione Civile di RomaCapitale (PC), Dott. Tommaso Profeta e<strong>del</strong> Dirigente <strong>del</strong>l’Unità Organizzativa“Prevenzione <strong>dei</strong> rischi e pianificazione<strong>del</strong>le emergenze”, Arch. G. MaurizioPortoghese, di sottoscrivere unaConvenzione finalizzata alla gestione <strong>del</strong>lesituazioni di emergenza in merito al rischioIL COMMENTO DEL PRESIDENTEMi sento di esprimere grande soddisfazione per l’importante obiettivo raggiunto, che spero possa essere il primodi futuri accordi, volti a consentire la messa in sicurezza di situazioni di rischio reale o potenziale e comunquenell’ottica di garantire quanto più possibile la pubblica sicurezza. Questa opportunità consentirà all’<strong>Ordine</strong><strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> di proporsi, attraverso l’operato <strong>dei</strong> tecnici segnalati, con competenza e professionalità.È pertanto auspicabile che tale virtuosa iniziativa possa portare ad una crescente considerazione, da parte<strong>del</strong>l’opinione pubblica, <strong>del</strong>l’importanza <strong>del</strong>la nostra figura nel campo <strong>del</strong>la protezione civile e <strong>del</strong>la sicurezza<strong>del</strong>le persone e <strong>dei</strong> beni.Roberto Troncarelli33

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