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Leggi tutto... - Ordine dei Geologi del Lazio

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aggiornarsi in altamontagna, da geologie in sicurezzaMassimo PecciRicercatore geologo e Istruttore di Alpinismo <strong>del</strong> CAImaxpecci@yahoo.itEnea MancosuGeologo libero professionistaeneamanc@tiscali.itDario TufoniGeologo libero professionistadariotufoni@geologilazio.itmetà luglio 2011, nella splendidaA cornice <strong>del</strong>la Montagna <strong>dei</strong> Romani(e <strong>dei</strong> laziali), presso il Rifugio AngeloSebastiani al Terminillo, si è svolta la“3 giorni” di corso di aggiornamentoper i <strong>Geologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> dall’eloquentetitolo: “La sicurezza <strong>del</strong> geologo nelleattività di rilevamento in montagna e altamontagna” al quale hanno partecipato 20professionisti.Lo scopo <strong>del</strong> corso era definire il quadrogenerale degli elementi di rischio naturaleesistenti in questo ambiente geografico, avolte estremo, di montagna e, soprat<strong>tutto</strong>,in alta montagna, al fine di minimizzarnegli effetti, da un punto di vista personale,e contribuire a scelte e comportamentiall’insegna <strong>del</strong>la sicurezza nellosvolgimento <strong>del</strong>le attività di rilevamentodi terreno, tipiche, quindi, <strong>del</strong> geologo.Sono state presentate le problematiche e,tra le altre, dimostrate “dal vivo”, anchele tecniche di progressione in sicurezzae di assicurazione con la corda, al finedi orientare i partecipanti agli ulteriori esuccessivi approfondimenti <strong>del</strong> caso come,ad esempio, la frequentazione di corsiabilitanti successivi e la scelta di personalespecializzato abilitato ad eseguire lavoriin altezza. Il corso era particolarmenterivolto, oltre che agli interessati, aiprofessionisti che si trovano a frequentareper lavoro l’ambiente di montagna e, inparticolare, di alta montagna.La sicurezza (dal latino sed cura, o sinecura: “senza preoccupazione”) puòessere definita come la “conoscenzache l’evoluzione di un sistema nonprodurrà stati indesiderati”. In terminipiù semplici potremmo definirla come laconsapevolezza “che quello che faremonon provocherà <strong>dei</strong> danni. Il presupposto<strong>del</strong>la conoscenza è fondamentale da unpunto di vista epistemologico poiché unsistema può evolversi senza dar luogoa stati indesiderati, ma non per questoesso può essere ritenuto sicuro” (PECCIM., La sicurezza in montagna: unaquestione di conoscenza, comportamenti eprevenzione. SLM n. 35, 2009 - http://www.eim.gov.it/?q=it/node/1578).Se da un punto di vista teorico si potrebbea lungo discettare sulla sicurezza e sulle sueimplicazioni, per scendere al livello pratico,quello che comporta il rischio personalenello svolgimento <strong>del</strong>le attività di terrenotipiche <strong>del</strong> geologo, ci si può limitare al“vuoto legislativo” che contraddistingue eaccomuna tutte le attività che si svolgononell’ambiente naturale. Infatti, l’attivitàdi formazione e informazione sui rischilavorativi, a partire dai D. Lgs. 626/94e 242/96, è stata fino ad ora rivolta apersonale che opera in ambienti di lavoroben definiti e caratterizzabili (generalmenteall’interno di “strutture” e relative areequali insediamenti lavorativi e industriali,uffici, scuole, ospedali, ecc.).Per quanto riguarda invece le attività chesi svolgono in ambienti “naturali”, conparticolare riguardo a quelle che nonrientrano nell’ambito <strong>del</strong> D. Lgs. 494/96,poco è stato possibile fare, soprat<strong>tutto</strong> per lamancanza di specifici riferimenti normativie l’inapplicabilità di linee guida per laindividuazione e la valutazione <strong>dei</strong> rischi.Peraltro anche il tecnico e il ricercatoreche opera ”sul terreno” per effettuarerilievi topografici, geologici, geofisici, ecc.,deve, secondo la legge (art. 22, comma 1,D. Lgs. 626/94, anche nei testi integratiFoto n° 1 Un momento <strong>del</strong>la dimostrazione di uso <strong>del</strong>la corda in sicurezza, da parte di Maurizio Sola,gestore <strong>del</strong> rifugio Sebastiani e tecnico <strong>del</strong> Corpo Naz. di Soccorso Alpino e Speleologico <strong>del</strong> CAI27

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