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Leggi tutto... - Ordine dei Geologi del Lazio

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IL METODO AIRBORNE EM PERLA GEOLOGIA APPLICATA:IL WORKSHOP DI GEOITALIAAntonio MenghiniGeofisicoam@aarhusgeo.comAndrea ViezzoliGeofisicoav@aarhusgeo.comNell’ambito di Geoitalia 2011, svoltosilo scorso mese al Lingotto di Torino,è stato organizzato un Workshop sulmetodo airborne elettromagnetico (AEM),applicato all’idrogeologia, alla geotecnicae all’ambiente. Questa tecnica geofisica èin grado di fornire informazioni di estremodettaglio, con una risoluzione lateralenotevole, nell’ordine di poche decinedi metri, e sino a notevoli profondità(mediamente oltre i 200 m), coprendozone molto vaste, nell’ordine di decine ocentinaia di kmq.Per tali motivi si tratta sicuramente di unmetodo estremamente idoneo per lo studio<strong>del</strong> territorio su scala comunale, provincialeo regionale. I campi di applicazione sonoquelli connessi alla distribuzione <strong>del</strong>laresistività elettrica, il parametro fornitodall’inversione <strong>dei</strong> dati: dalla ricerca <strong>del</strong>leacque sotterranee, allo studio di fenomenifranosi, dalla ricerca di aree contaminate,allo studio <strong>del</strong>l’intrusione marina lungo lefasce costiere.Ovviamente, considerati i costi fissiFoto 1: Il sistema SkyTEM visto da terra. Sipossono riconoscere tutti gli strumenti utilizzatiper la realizzazione <strong>del</strong> sondaggio TEM veroe proprio (trasmettitore e ricevitore) e quelli perla navigazione ed il controllo <strong>del</strong> sistema (GPS,laser, inclinometri). In questo caso è stato montatoanche un magnetometro per l’acquisizione <strong>del</strong>campo geomagnetico, rilevato durante le fasi dispegnimento <strong>del</strong> sistema trasmittente.10Foto 2: Il sistema SkyTEM visto dall’elicottero. Il loop trasmittente presenta una forma esagonale, dilato pari a 22 m. Al centro l’unità ricevente che registra i dati ed il generatore di corrente. Sulla sinistrasi vede il coil ricevente.di movimentazione <strong>del</strong>le attrezzature,il metodo diventa economicamentevantaggioso solo nel caso sia necessarioindagare superfici molto vaste, nell’ordinedi diverse decine di kmq: a parità didensità di misure, qualsiasi confrontocon la classica geofisica “a terra”, risultaenormemene vantaggioso, sia in termini dicosti che di tempi di esecuzione. Tanto perfornire un’idea grossolana sui costi, si tengaconto che l’acquisizione e l’inversione <strong>dei</strong>dati per km lineare può variare dai 100 ai200 Euro.È senza dubbio questo uno <strong>dei</strong> motivi percui il Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente Danese hainserito le prospezioni airborne EM comepropedeutiche, nell’ambito di un grandeprogetto nazionale sullo studio e sullatutela <strong>del</strong>le acque sotterranee (Moller etal., 2009). Anche il Servizio <strong>Geologi</strong>coStatunitense sta avviando una iniziativasimile, mentre quello Australiano le utilizzaanche per identificare zone idonee per laricarica artificiale degli acquiferi.La prospezione AEM è in grado difornire la distribuzione tridimensionale<strong>del</strong>la resistività elettrica (sia laterale chein profondità). Si possono poi ricavareinformazioni derivate, come la geometriae la profondità di acquifero o di unacquiclude.Nei sistemi airborne da elicottero (HTEM)sia il loop trasmittente che il coil riceventevengono trasportati su di un’unica strutturasolidale, posta a circa 30-40 m da terra.La distanza tra il sistema trasmittentericevente,nell’ordine <strong>dei</strong> 20 m, rendeminimo il disturbo arrecato dal veivolo(Foto 1).Nel loop trasmittente (Foto 2) vieneimmessa una corrente, di solito in forma dionde quadre, con frequenze di ripetizionevariabili da 2,5 a 250 Hz. Nel momentoin cui si azzera bruscamente la corrente(“turn-off ”), secondo quanto previsto dallalegge di Faraday, si produce un campoelettromagnetico primario, di brevissimadurata, che tende ad annullarsi in tempirapidissimi (nell’ordine <strong>dei</strong> millisecondi).Questo induce poi <strong>del</strong>le correnti vacanti nelsottosuolo, che si propagano, col passare<strong>del</strong> tempo, sempre più in profondità e conun allargamento progressivo, secondo unamodalità che ricorda degli anelli di fumo.Queste correnti indotte si dissipano intempi rapidissimi, producendo a loro volta,un campo elettromagnetico secondario,che viene misurato dal coil ricevente (Foto

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