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La Gregoriana Anno XVIII - n.44 - Maggio 2013 - Pontifical ...

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EDITORIALEUn magis umile,ma determinatodi FRANÇOIS-XAVIER DUMORTIER, S.I.Rettore Magnifico della Pontificia Università <strong>Gregoriana</strong>Il desiderio del magis(“sempre di più”) spingea scoprire nuove vieper portare all’umanitàil fuoco che Cristoha acceso sulla terra:il mistero dell’Amore infinito.Ma il magis evangelicoconduce a un servizio“sempre più” umile,semplice e disinteressatoThe desire of magis(“more...”) drives usto discover new waysto bring to humanitythe fire lit on earthby Christ: the mysteryof endless Love.But the evangelicalmagis leads toa service “more” humble,simple and unselfishAll’inizio dell’anno <strong>2013</strong>, nessuno avrebbe potuto prevedere ciòche abbiamo vissuto a partire dall’11 febbraio scorso, quandoPapa Benedetto XVI ha annunciato la sua rinuncia al ministerodi Vescovo di Roma.Mercoledì 13 marzo <strong>2013</strong> è stato eletto il suo successore, il CardinaleJorge Mario Bergoglio, che ha preso il nome di Francesco.Con molta emozione abbiamo accolto il dono che il Signore ha fattoalla Sua Chiesa con un uomo che ha un’impressionante semplicitàumana e una commovente profondità spirituale, primo Papa cheproviene dell’America <strong>La</strong>tina, primo Papa appartenente alla Compagniadi Gesù. Ci ricordiamo ancora le parole forti della sua primaomelia che hanno immediatamente fissato lo sguardo sul misterodi Cristo e della Croce, al modo dell’Apostolo Paolo: «Quandocamminiamo senza la Croce, quando edifichiamo senza la Croce,e quando confessiamo un Cristo senza Croce, non siamo discepolidel Signore». Parole che toccano al cuore ogni gesuita che ricordal’inizio della Formula Instituti della Compagnia di Gesù: «Militareper Iddio sotto il vessillo della Croce e servire soltanto il Signore e la Chiesasua sposa, a disposizione del romano Pontefice, Vicario di Cristo in terra».Tutto è grazia di Dio. L’amore della Chiesa non è un sentimentoumano che viene e va a seconda delle persone e circostanze. È unamore radicato nella fede nel Signore stesso e quindi si svela senzafondo. Tutti noi, docenti e studenti, siamo consapevoli delle postein gioco nella vita e nella missione della Chiesa oggi; tutti noi abbiamotanto il desiderio di amare e far amare sempre di più laChiesa che conduce a Cristo, umile e povero, quanto di impegnarcisempre più nel servizio della fede e nell’annuncio della Parola diDio. “Sempre di più...”: il nostro Papa sa che il magis segna profondamentela spiritualità ignaziana. Il desiderio del magis spingea scoprire e aprire nuove vie per portare all’umanità questo fuocoche Cristo ha acceso sulla terra: il mistero dell’amore infinito.<strong>La</strong> ricerca del magis ha già segnato la nostra storia educativa eintellettuale, ieri in quanto Collegio Romano, oggi in quanto PontificiaUniversità <strong>Gregoriana</strong>. Possiamo proseguire questo camminocon un fervore sempre più ardente. Il magis evangelico nonconduce ad altro luogo che alla più profonda umiltà e alla maggioresemplicità del servizio disinteressato. Allora, a partire daquesto sguardo dal basso, nuovi orizzonti si aprono e si allarganosenza tregua. Possa questo magis guidarci sui cammini del cuoreumile che accoglie e ascolta, dell’intelligenza viva che capisce ecerca, della Chiesa che serve e testimonia l’amore del Signore crocifissoe risorto, del mondo che ha fame e sete di una verità chesia fratellanza e speranza. Allora l’audacia dell’avvenire avrà ilvolto di un magis umile, ma determinato. 44/<strong>2013</strong> | 1

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