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Quaderno della Ricerca n. 94 - Ersaf

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migliorare in primis la gestione dell’azoto e allo stesso tempo di mantenere agli stessi livelli (o migliorare)anche altri aspetti, quali l’uso dell’energia fossile, la gestione delle malerbe, e la redditività economica. Perogni scenario (ad esempio lo scenario di gestione attuale), l’insieme dei terreni dell’azienda è rappresentatotramite un certo numero di UPA. Queste rappresentano aree omogenee per la gestione attuale e passata(avvicendamento, concimazioni, lavorazioni, ecc.) e per la tipologia pedologica. Di conseguenza,tutti gli appezzamenti che afferiscono ad una medesima UPA possono essere trattati in modo omogeneonella raccolta dati e nelle successive elaborazioni. Per finire, in ogni UPA sono coltivate in rotazione unao più colture. Per ognuna, è stato definito un “itinerario tecnico”, costituito dall’elenco delle operazionicolturali effettuate da prima <strong>della</strong> semina (es. aratura, ripuntatura, distribuzione liquami) fino a dopo laraccolta (es. trasporto del prodotto, essiccazione). Nella generalità dei casi, un’UPA contiene più di un “itinerariotecnico”, perché più colture possono essere coltivate in ogni UPA, sia in sistemi intensivi di doppiacoltura (es. monosuccessione di loiessa e mais da trinciato) che in avvicendamenti con diverse coltureprincipali che si succedono. Viceversa, nel caso delle monosuccessioni è presente solo un itinerario tecnicoper ogni UPA.2.7 Elaborazione dei datiPer ogni azienda sono state condotte diverse elaborazioni volte a quantificare la sostenibilità e a supportarela definizione di scenari alternativi di gestione.Definizione di valori mancantiInnanzitutto si è proceduto con ulteriori visite e accertamenti aziendali per verificare dati che non rientravanonegli intervalli più comunemente osservati o non coerenti tra loro. Successivamente si sono assegnativalori a variabili che non era stato possibile acquisire in azienda. Ad esempio, nessun agricoltoreè stato in grado di quantificare le produzioni delle colture non vendute esternamente all’azienda (tipicamentele foraggere reimpiegate) e i volumi di adacquamento, che sono stati quindi stimati sulla base delsistema irriguo e dell’impiantistica aziendale. In altri casi, è stato necessario riverificare gli accoppiamentitra trattrice e operatrice per renderli più aderenti alla realtà <strong>della</strong> specifica operazione considerata. Si sonoanche identificate le modalità operative adottate in azienda, ma non rappresentative <strong>della</strong> gestione di riferimentodell’areale, al fine di estendere maggiormente la rappresentatività dell’azienda stessa.Parametri bibliograficiSuccessivamente è stato condotto un lavoro di rassegna <strong>della</strong> letteratura scientifica esistente, allo scopo diselezionare i valori adeguati per i parametri di calcolo degli indicatori selezionati. Sono stati quindi scelti:le concentrazioni medie di azoto delle colture praticate, gli equivalenti energetici di tutti i fattori produttiviimpiegati, i parametri per le valutazioni eco-tossicologiche, i prezzi dei fattori e delle risorse. In particolareper quanto riguarda i prezzi dei beni e servizi acquistati dall’azienda si è proceduto alla verifica deivalori dichiarati e, in alcuni casi, ad uniformarli sulla base dei prezzi medi dell’area di riferimento.Scale di lavoroPrima di iniziare i calcoli veri e propri, infine, il gruppo di lavoro ha preparato un duplice schema per l’analisidei dati raccolti. Prima di illustrarlo, va ricordato che l’uso del suolo ha una variabilità temporale (acausa del fatto che diverse colture si avvicendano su ogni UPA) e spaziale (dovuta alle variazioni esistentitra le UPA in ogni singolo anno). Per ogni anno, quindi, si potrà scattare una fotografia del riparto col-17

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