Scarica l'Allegato - Associazione Italiana Sommelier
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Mondiale Wsa<br />
vino rosso in cui ci ha messo il<br />
cuore. È tutto pronto per il verdetto<br />
finale, ma prima di annunciare il vincitore<br />
si crea una certa suspense<br />
prendendo qualche minuto di pausa<br />
con il conferimento del titolo di sommelier<br />
onorario dell’Ais a Giuseppe<br />
Bonarelli, imprenditore di origine<br />
campana da decenni sull’isola. Don<br />
Pepe, questo il nome con cui è noto<br />
a Santo Domingo, è stato in assoluto<br />
il primo tra i pionieri del vino in<br />
terra dominicana ad aver creduto<br />
nella diffusione del nettare di Bacco.<br />
E così ha dimostrato con i suoi risto-<br />
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ranti e la sua enoteca, El Catador,<br />
che si può diffondere la cultura enologica<br />
anche dove crescono solo<br />
caffè, banane, cacao e canna da zucchero.<br />
Dopo questa parentesi, rieccoci al<br />
concorso. Il pubblico non sta più<br />
nella pelle, gli interpreti sono nelle<br />
loro cabine quasi esanimi e i tre finalisti<br />
fremono già sul palco. «The winner<br />
is…», ma non viene pronunciato<br />
il nome vincitore: il volto di Luca<br />
Gardini e la bandiera italiana compaiono<br />
sul maxi-schermo centrale e<br />
parte subito l’inno di Mameli. Foto,<br />
I sommelier in gara a Santo Domingo<br />
Il concorso Mejor <strong>Sommelier</strong> del Mundo si è realizzato grazie a un lungo e impegnativo lavoro da parte<br />
di tante persone. Vogliamo ringraziare Thomas Sartori, Gustavo De Hostos, Giselle Alonzo e tutti i sommelier<br />
dominicani che non hanno avuto un attimo di pausa prima e durante le giornate della manifestazione.<br />
Un ringraziamento a Giuseppe Bonarelli, meglio conosciuto a Santo Domingo come don<br />
Pepe, che ha messo a disposizione numerose risorse e i locali del suo El Catador per le semifinali. Una<br />
citazione particolare a Gian Carlo Mondini che ha preparato le prove del concorso e ha poi ricoperto<br />
il ruolo di presidente della giuria. Un grazie a Sofia Biancolin e Andrea Rinaldi, delegati rispettivamente<br />
del Nord Germania e dell’Inghilterra, che con il loro intervento hanno dato testimonianza nella capitale<br />
dominicana della consolidata internazionalizzazione dell’Ais. Un saluto con viva riconoscenza, non<br />
da ultimo, a Terenzio Medri, che ha condotto la Wsa dalla sua fondazione sino a questa finale mondiale.<br />
Di certo dobbiamo ricordare anche tutti i professionisti che insieme a Luca Gardini, in gara come<br />
campione europeo in carica, hanno preso parte alla competizione.<br />
Rudina Arapi Albania<br />
Ristorante Paolo Teverini,<br />
Bagno di Romagna (FC), Italia<br />
Leandro Emanuel Orona Argentina<br />
Escuela Argentina de <strong>Sommelier</strong>s,<br />
Buenos Aires, Argentina<br />
Sebastien Giraldin Francia<br />
Selfridges Wine Shop,<br />
Londra, Regno Unito<br />
complimenti, baci, abbracci. Luca<br />
non sa più in quale obiettivo guardare<br />
tanto è abbagliato dai flash.<br />
Mentre i sommelier iniziano a festeggiare<br />
il campione del mondo, è fondamentale<br />
far sapere anche all’Italia<br />
e all’Europa cosa ha combinato Luca<br />
Gardini dall’altra parte dell’Atlantico.<br />
Così verso la mezzanotte, le sei in<br />
Italia, parte dalle linee adsl dominicane<br />
un comunicato stampa che<br />
raggiunge l’Ansa e le principali testate<br />
giornalistiche. Poche ore dopo<br />
decine di siti Internet riportano già<br />
la notizia e non appena Gardini<br />
Connor McClay Irlanda<br />
James Nicholson Wine Merchant, Downpatrick,<br />
Regno Unito<br />
Ivano Antonini Italia<br />
Relais & Chateaux Il Sole di Ranco,<br />
Ranco (VA), Italia<br />
Luca Gardini - Campione Europeo 2009 Italia<br />
Ristorante Cracco,<br />
Milano, Italia