11.07.2015 Views

Luglio / Agosto - Sardinews

Luglio / Agosto - Sardinews

Luglio / Agosto - Sardinews

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Emergenze cronicheIl Consiglio regionale si occupa d’altro e fa perdere all’Isola migliaia di miliardiAcqua e «premialità», la Sardegna ha già persoIl presidente frettoloso ha fatto i conti ciechiStrasburgo, 4 luglio 2003. Di fronteal Parlamento europeo il commissarioincaricato della politicaregionale e della riforma delle istituzioniMichel Barnier lancia l’allarme sul rischioper molti Paesi europei di perderei fondi strutturali. In valore assoluto èl’Italia a presentare il più elevato importoa rischio con 3.215 milioni di euro.Toni forti, quelli usati da Barnier che haanche indicato le regioni italiane più indifficoltà: Calabria, Puglia e, ebbene sì,Sardegna.Il commissario per l’emergenza idricaMauro Pili sinora ha sempre giustificatoil ricorso ai poteri commissariali, le ordinanzee l’urgenza con la quale sinora si èaffrontato il problema della gestione dell’acquanell’isola, con l’esigenza di salvarele premialità, oltre che con la necessitàdi evitare la gara internazionale. Vediamoallora cosa c’è di vero (e non vero).Cos’è la premialità. La riforma deiFondi strutturali ha introdotto, oltre allaregola del disimpegno automatico (inbase alla quale le Regioni perdono definitivamentele risorse impegnate ma nonspese nell’arco dei due anni successivi)anche un meccanismo premiale. Tradotto:chi non spende, o spende male, perde;chi spende, e bene, è premiato.Premialità del 6 per cento. Viene ripartitafra le Regioni sulla base dei risultati(obiettivi) conseguiti. In questo caso, peraggiudicarsi i fondi ogni regione si ritrovaa concorrere con le altre. Chi spendemeglio vince. Nel marzo del 2003 l’Italiadisponeva di un monte premialità del67,88% pari a 918, 78 milioni di euroche, sommati al cofinanziamento nazionale,fanno 1837,6 milioni di euro. Nellaclassifica delle regioni dell’obiettivo 1 laSardegna si è classificata penultima e haottenuto finanziamenti per 48,77 milionidi euro contro i 230 della Campania, i187 della Sicilia, i 143 della Puglia, i 56della Basilicata. Peggio di noi ha fattosolo la Calabria con 45 milioni di euro.Perché la Sardegna ha conseguito risultaticosì deludenti?Rispondere spetterebbe ai politici senon fosse che siamo senza una giuntaregionale, che il consiglio è paralizzato,avvitato sui suoi guasti, in buona parteIl presidente della Regione Mauro Pili.malato di clientelismo e di un familismoche, a questo punto, e con buona pace deisociologi revisionisti del Mezzogiorno,non si può non definire amorale. “Parràstrano ma per governare, prima che perottenere premialità, servono leggi - sospirasconsolato un alto funzionario dellaRegione che chiede di restare anonimo. El’assemblea che fa? Semplicemente nonfa. Basti pensare all’ingombrante assenza,a tutt’oggi, della legge sullo sportellounico per le imprese, della riforma deiservizi per l’impiego, dell’Arpa, delrecepimento della legge statale sulle attribuzionealle province della regolamentazioneper i rifiuti. E, dulcis in fundo, delsistema idrico integrato.Il bluff delle ordinanze Tutto sarebbedovuto essere operativo entro il 30settembre del 2002, per soddisfare irequisiti, anzi solo uno dei tanti requisitirichiesti da Bruxelles per la premialità.Invece, checché se ne dica (o non dica),a nulla è valso il disperato tentativo difar passare per autorità d’ambito, chedoveva essere rigorosamente espressionedegli enti locali, lo spaventapasseri deipoteri commissariali. Non ci hanno creduto.E a dirlo sono le carte, i documentiredatti dal comitato di sorveglianza delQuadro Comunitario di Sostegno. Ossiaun organo del Ministero delle Finanze,mica le opposizioni. Sull’allegato A delleProposta di attribuzione della riserva dipremialità nazionale del 6%, affianco allavoce Sistema idrico integrato, al postodella crocetta, compare un imbarazzanterettangolo vuoto: obiettivo non raggiunto.Stesso discorso per l’Arpa, l’agenziaregionale per l’ambiente istituita, “pernon perdere la premialità”, con potericommissariali.Premialità del 4%. È riservata ai singoliPOR, piani operativi regionali. Per laSardegna è pari a 155 milioni e 698 milaeuro. In questo caso, quindi, concorriamosolo con noi stessi. Ci verrà attribuita se,entro il 30 settembre 2003, risulterannosoddisfatti i requisiti richiesti dall’Unione.Dovranno essere conseguiti almeno 6obiettivi su 8, di cui 4 obbligatori. SullaIII Relazione annuale firmata a Romanell’aprile di quest’anno dal Gruppotecnico per il monitoraggio della riservadi premialità del 4% si legge che “Calabria,Campania, Puglia sembrano nellecondizioni di poter soddisfare i requisitiprevisti al 30-06-2003”. E la Sardegna,dov’è? L’analisi dettagliata dello statodi avanzamento del Por Sardegna ( sinoal 31 dicembre 2002), mostra che, su 8indicatori, 2 - di cui uno rientra fra gliobiettivi obbligatori - sono consideratiincerti (cioè la regione non ha fornitoinformazioni sufficienti per esprimere ungiudizio), 2 positivi, 3 soddisfacenti e 1non ancora soddisfacente.30 settembre 2003: è anche la prossimascadenza per l’attribuzione del restante32,12% della premialità del 6%. Sarà attribuitasulla base dei risultati conseguitinella premialità del 4%. Per l’Italia sonoa disposizione 1 miliardo e 300 milioni dieuro. Secondo i dati del gruppo tecnicodel ministero dell’economia la Sardegna,assieme alla Sicilia, è lontanissima dalsoddisfacimento dei criteri. Sulla possibilitàche Bruxelles ci promuova, almenoa settembre, sono molto scettici- ed è uneufemismo- gli stessi alti funzionari dellaRegione.Perché allora tanta fretta? Forse perchéBruxelles ci guarda con un enorme paiodi forbici in mano?Roberta Moccoluglio agosto 2003 11

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!