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Luglio / Agosto - Sardinews

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Gabriele Manso del Confidi:non c’è idillio con le bancheOltre novecento imprese associate, 18 convenzioni operativecon altrettanti istituti di credito nazionali e regionali, affidamentiin essere per complessivi 268,60 milioni di euro, 20,5dei quali erogati nel solo 2002. Questi i dati più significatividel bilancio approvato all’unanimità dall’assemblea del ConfidiSardegna, il consorzio di garanzia collettiva fidi promossodalle piccole e medie imprese aderenti all’Associazioneindustriali che costituiscono la Confindustria Sardegna. Unbilancio che si chiude in pareggio con l’accantonamento di unutile di 477 mila euro.Il presidente del Confidi, Gabriele Manso, non ha mancatodi evidenziare “le difficoltà sempre maggiori con le quali lepiccole e medie imprese sarde sono costrette a confrontarsi.Difficoltà che derivano – ha detto Manso – dal mercato mache sono spesso ingigantite dal contesto nel quale le impreseoperano”. Perché ? Manso non ha mancato di mettere in risalto“la situazione di instabilità politica, le relazioni non sempreidilliache tra mondo delle imprese e mondo del credito, lenote carenze del sistema burocratico-amministrativo, i problemiderivanti dalla necessità di adeguarsi alle direttive comunitarie”.Poi Manso ha detto: “Denunciamo queste carenzeda anni ma purtroppo non riusciamo a porre i rimedi giusti”.Tutto nero, allora? No. Manso ha detto che il Confidi ha “cercatodi migliorare le condizioni sugli affidamenti garantiti, diindividuare nuovi potenziali partners e nuovi prodotti finanziariconfacenti a sostenere l’attività e lo sviluppo. È statoportato da 258 a 300 mila euro il plafond di garanzia ordinariomesso a disposizione di ogni singola azienda, In ogni caso– ha concluso Manso – in previsione di Basilea 2 dobbiamodarci una nuova organizzazione. La nostra struttura è pronta araccogliere anche questa sfida”. (A.C.)Vita delle societàI consorzi fidi della Confindustria e dell’Api sarda con lo sguardo rivolto a Basilea 2Martino Ferraguti, Sardafidi:la Regione paga con ritardoL’assemblea della Sardafidi, il consorzio di garanzia fididell’Apisarda con 1712 aziende associate, ha approvato ilbilancio dell’esercizio 2002 con risultati finali che mostrano“una crescita costante”. Il volume degli affidamenti garantitisupera i 2134milioni di euro. È anche aumentato il numerodei soci che erano 1574 lo scorso anno ( “e dire che siamopartiti con appena 612 aziende”, ha detto con una punta d’orgoglioil presidente Martino Ferraguti). Il patrimonio netto èsalito a 17,5 milioni di euro.“Il nostro consorzio – ha detto il presidente Ferraguti – èil più importante del Mezzogiorno nel sistema Confidi ed èoggi chiamato a giocare un ruolo fondamentale per garantirelo sviluppo – o addirittura la sopravvivenza – delle piccolee medie imprese sarde. Penso, ad esempio, a quelle aziendedella sanità, da mesi esposte a una tensione finanziaria fortissimaper gli enormi ritardi della Regione neri pagamenti dellefatture o, più in generale, a tutte quelle aziende che, lavorandocon una committenza pubblica, hanno vissuto come unincubo i lunghissimi mesi di esercizio provvisorio che anchequest’anno il mondo della politica ha voluto regalarci”. Nell’ultimoanno la Sardafidi ha esteso il sistema di convenzionia quasi tutti gli istituti di credito, ha promosso un consorio fididedicato alle imprese artigiane in qualità di socio sovventoree stipulato un accordo con la Simest per l’assistenza finanziariaagli esportatori. E per il futuro? Un occhio a Basilea 2.Poi Ferraguti ha detto: “Abbiamo impostato il nostro progettodi sviluppo sulla qualità e l’efficienza dei servizi in modo dagarantire a ciascuna delle imprese socie gli stessi standard– tempi di istruttorie delle pratiche, assistenza e consulenzapersonalizzata – indipendentemente dalla collocazione nelterritorio”. (P.C.)Herbertus, arcivescovo di TorresDa un’idea di Antonio Giuseppe Manconi, parroco e presidentedel Centro studi della Basilica di San Gavino a PortoTorres, quattro studiosi sardi, Stefano Mula, Giancarlo Zichi,Graziano Fois e Duilio Caocci, hanno intrapreso lo studio diuna nuova edizione critica dell’opera di Herbertus, arcivescovodi Torres dal 1181 al 1196 (o ‘98): il Liber visionumet miraculorum, ‘Libro delle visioni e dei miracoli’. I quattrohanno raccolto il testimone dell’unico studioso, l’erudito gesuitafrancese Pierre-François Chifflet, che ha curato, quattrocentoanni fa, l’edizione attualmente a disposizione. I lorostudi vengono puntualmente aggiornati nel bollettino pubblicatodal Centro studi. Nell’ultimo numero, appena uscito,i frammenti, a cura di Stefano Mula, di un testo del monacoGosvino, un documento dato ormai per disperso da almenocinquecento anni. Il bollettino è pubblicato con il contributodell’assessorato a i Beni culturali della Regione Sardegna.La distribuzione è affidata alla Opus Libri di Firenze(opuslib@dada.it). “Per i contatti che ha - afferma GrazianoFois - la Opus Libri ci garantisce una maggiore distribuzioneeuropea”. Alla fine dello studio, l’opera di Herbertus verràpubblicata per una casa editrice belga. Un frammento di Sardegnavolerà in Europa?Progetto «Aria Sardegna»È stato battezzato «Aria Sardegna, azioni di rete per gli italianiall’estero” il progetto per la creazione di una comunitàvirtuale per l’internazionalizzazione dell’economia sarda.L’iniziativa è promossa dal Formez e dal Sardinia TradeNetwork-Innovation & Research (società consortile delParco scientifico della Sardegna a Pula), una organizzazioneche opera con le federazioni e i circoli degli emigrati sardiall’estero. Il progetto è stato illustrato lunedì corso a Nuoro,all’hotel Paradiso, con interventi di Piero Franceschi, presidentedel Sardiniea Trade Network, di Paolo Tola, responsabiledella sede di Cagliari del Formez e di Cristiano Erriu,responsabile di UnionCamere per Tholos. “Aria Sardegna”e “Tholos” rientrano tra i progetti finanziati in Sardegna dalministero degli Esteri sui fondi del Pon Atas (Programmaoperativo nazionale per l’assistenza tecnica e azioni di sistemaper iniziative specifiche di animazione e promozione dilegami stabili tra l’economia del Mezzogiorno e gli italianiresidenti all’estero”. L’obiettivo Aria Sardegna è di creareuna comunità di interessi on-line per mettere in rete le competenzedi diversi attori locali dello sviluppo. Per maggioriinformazioni progettoaria@sardiniatradenetwork.com oppureflao@formez.itluglio agosto 2003 29

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