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Luglio / Agosto - Sardinews

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Quelli che fannoParla Renato Sailis, imprenditore fai da te con la fidanzata Manuela e cinque dipendentiLa legge 28 tardava, ecco l’auto-finanziamentoStoria di Info-Appalti che oggi ha 35 mila clientiUna «piazza virtuale» nel mondodegli appalti, dove pubblicheamministrazioni e aziende si incontranoe dialogano fra loro. Un portaleinnovativo e ricco di contenuti, nato persupplire al deficit burocratico degli entisull’accesso agli atti e per accorciarecosti e tempi dell’informazione. È Info-Appalti, primo content-provider sardonel settore degli appalti pubblici sul web,uno fra i primi in campo nazionale.Info-Appalti nasce a Cagliari nel 1999dall’intuizione di un giovane consulente,Renato Sailis, allora appena trentenne.Sailis ha saputo coniugare con successola grande passione per Internet con ilsuo background professionale: venivainfatti da un’esperienza nella pubblicaamministrazione, dove per qualche annosi era occupato di consulenze tecnichenel settore edile. Di seguito aveva lavoratonel privato occupandosi ancora unavolta della gestione di gare d’appalto. Ilgiovane imprenditore intuisce subito lapotenza del mezzo telematico e decide direalizzare un nuovo portale, in grado difornire ai suoi abbonati una panoramicacompleta ed esatta delle gare bandite sulterritorio regionale.“Sono sempre stato un appassionato dinuove tecnologie e di comunicazione”,racconta Sailis. “Avendo lavorato peranni nel settore dei lavori pubblici, sapevoquanto sarebbe stato utile un servizioweb volto a semplificare la giungla normativae burocratica degli appalti”.Inizialmente, come tanti altri giovani,Renato Sailis si rivolge alla legge 28.Insieme alla fidanzata, Manuela, elaborauno studio di fattibilità e lo presenta allaBanca Cis. La pratica va a buon fine e ilprogetto di Sailis risulta ammissibile aifinanziamenti. Nel frattempo però la 28viene contestata in sede europea, per ilsostegno eccessivo che accorda agli imprenditorisardi: si parla di concorrenzasleale nei confronti dei competitori europei,con un rischio concreto di blocconei finanziamenti. Sailis decide alloradi ritirare la sua pratica: “Di fronte allaprospettiva di anni d’attesa ho preferitoripiegare sull’auto-finanziamento.Una scelta di cui oggi vado orgoglioso:l’azienda è nata e cresciuta senza un soldodi contributo”.Renato Sailis tiene molto a sottolinearequesto punto. “Non mi sono mai scoraggiato:sfumata la possibilità di unRenato Sailis, Info Appalti, nella sede cagliaritana di via S. Tommaso d’Aquino. (<strong>Sardinews</strong>)finanziamento, mi sono rimboccato lemaniche”. Prosegue: “Ho costruito ilsito Info-Appalti con le mie mani, dedicandoglitempo ed energia nelle lunghesere dopo il rientro dal lavoro”. All’epocaSailis era ancora impiegato presso unprivato. Riuscire a conciliare gli impegnicon la realizzazione del suo progetto nonè stato semplice, ma lo sostenevano ungrande entusiasmo e la consapevolezzadella bontà della sua idea imprenditoriale.All’inizio il portale è molto semplice,sia nella grafica che nei contenuti. Ottienecomunque un discreto successo: le paginescaricate passano da zero a 110 mila neiprimi quattro mesi. Gli accessi unici sono8400 al mese. Dopo sei mesi di ingressogratuito il sito viene chiuso. C’è una leggeraflessione, ma di contro comincianoad arrivare i primi abbonamenti.“In questa fase ci siamo accorti che, nonostanteil nostro servizio fosse limitatoall’ambito regionale, la maggior partedei nostri utenti erano aziende del NordItalia”, racconta Sailis. “A quel puntoabbiamo deciso il grande salto, allargandol’offerta informativa e proponendocicome portale di respiro nazionale”. Siamoalla metà del 2000. Alla fine dell’annol’azienda impiega ormai cinque persone eproduce i primi capitali, che consentonol’acquisto di una sede e di numerose infrastruttureinformatiche. Arriva inoltreun’inaspettata opportunità: Info-Appaltisigla un accordo con Seat Pagine Gialleper la gestione dei contenuti del portalebusiness Giallo.it. Oggi Info-Appalti intrattienerapporti con numerose aziendeeditoriali specializzate, su internet e sullacarta stampata. Gli iscritti ai contenutisono tremila, fra enti pubblici, aziende,liberi professionisti. Centinaia sono leaziende abbonate in tutta Italia, e 35 milaquelle che si collegano ogni mese. Le paginevisitate sono mensilmente 140 mila.“Gli enti pubblici hanno accesso gratuitosulle informazioni riguardanti sentenze,bandi tipo, bandi predisposti da altri enti”dice Sailis. “L’obbiettivo è quello di fidelizzarele pubbliche amministrazioni e dicollaborare con loro anche nella fase dipubblicità legale delle gare d’appalto”.Prosegue: “A questo scopo abbiamo predispostoun nuovo servizio “Info-legale”,attraverso il quale coordiniamo la pubblicazionepresso la Gazzetta Ufficialeitaliana ed europea, presso i siti istituzionali(come quello del ministero delleInfrastrutture e Lavori Pubblici), e infinepresso i quotidiani regionali e nazionali.”Per il futuro ci sono ottime prospettive:è stato appena approvato uno schema didecreto attuativo della legge di semplificazione340/2000, che sancisce la possibilitàdi equiparare la pubblicazione onlinedi bandi, avvisi ed esiti di gara allapubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.Pa. Pi.22luglio agosto 2003

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