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Tabella 1 - Valori iniziali e finali riguardanti le misure del dolore testate in una ricerca che includeva 1461 pazientioncologici.Misure basale giorno 28 delta 95% CI-delta p-value Effect sizeDolore peggiore 6.8 (2.3) 4.9 (2.5) - 1.9 -2.0 -1.7 < 0.0001 0.84Dolore minore 2.6 (2.0) 1.8 (1.8) - 0.8 -0.9 -0.7 < 0.0001 0.38Dolore medio 4.4 (2.0) 3.1 (2.0) - 1.3 -1.5 -1.2 < 0.0001 0.67Dolore attuale 3.4 (2.7) 2.2 (2.1) - 1.2 -1.3 -1.0 < 0.0001 0.43“Overall pain” 4.3 (1.9) 3.0 (1.8) - 1.3 -1.4 -1.2 < 0.0001 0.69Sollievo dal dolore 55 (27) 67 (23) 12 10 14 < 0.0001 0.45Soddisfazione del medico 3.4 (1.4) 4.2 (1.0) 0.8 0.7 0.9 < 0.0001 0.59Soddisfazione del paziente 3.5 (1.4) 4.1 (1.1) 0.6 0.5 0.7 < 0.0001 0.44Qualità di vita 3.8 (1.4) 4.3 (1.4) 0.5 0.4 0.6 < 0.0001 0.35differenza viene considerata significativa se <strong>il</strong> p-value è uguale o inferiore a 0.05,valore convenzionale di rischio nel rifiutare l’ipotesi di uguaglianza quando questainvece è vera.Si potrà notare in tabella i valori decisamente significativi del p-value, indice di unaforte misura dell’effetto che viene sintetizzata dalla colonna Effect size (ES), <strong>il</strong> quale,in quanto valore adimensionale, permette un rapido confronto tra misure anchein presenza di differenti unità di misura. Va inoltre detto che valori di p-value cosìsignificativi sono anche dovuti alla elevata numerosità della popolazione studiata.In termini più formali, l’Effect size sta ad indicare quante volte la media aritmetica,per una determinata variab<strong>il</strong>e, sta nella sua deviazione standard e quindi esprimel’entità dell’effetto se rapportato alla variab<strong>il</strong>ità della misura stessa. Più alto è <strong>il</strong> suovalore, più elevata è la dimensione dell’effetto anche in rapporto alla precisione dellamisura adottata.Inoltre, dai dati mostrati in tabella, si possono fare altre considerazioni: ogni misuradel dolore tende a diminuire nel tempo e, simmetricamente, <strong>il</strong> sollievo dal doloretende ad aumentare. La variab<strong>il</strong>e derivata in fase di analisi “overall pain” calcolatacome media aritmetica tra i dolori espressi direttamente dal paziente nel questionario,è quasi sovrapponib<strong>il</strong>e al dolore medio in termini di valori assoluti, di deviazionestandard, di delta e di ES. Si può quindi dedurre che la valutazione del doloremedio provato nei 7 giorni precedenti dia già una risposta che non necessitadi ulteriori elaborazioni matematiche. Sempre dalla tabella si deduce che ogni differenzatra basale e finale riscontrata all’interno delle singole misure è statisticamentesignificativa con un ES particolarmente elevato (prossimo a 1.0) nel dolore peggioree nel dolore medio mentre lo è di meno quando si ut<strong>il</strong>izza <strong>il</strong> “dolore attuale”, ov-29

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