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COME VALUTARE UN’AZIONE ANALGESICAEFFICACE O INEFFICACE NELLA TERAPIA ANTALGICADa questa immagine si vede che tutte le misure del dolore ut<strong>il</strong>izzate consentonodi definire un certo grado di correlazione con la soddisfazione dei malati e che, aesclusione dell’overall pain che è di poco la misura più efficace ma è un artefattodella ricerca, e <strong>il</strong> dolore minimo che è la meno efficace, le altre misure, con particolareriferimento al dolore medio e al peggiore, che sono stati suggeriti nel capitoloprecedente come misure da adottare abitualmente nel monitoraggio di unmalato, consentono correlazioni importanti. R<strong>il</strong>evanti, soprattutto, sono i cut-pointsche derivano da queste correlazioni e che sono riportati in Tabella 3.Tabella 3 - Valori di cut-points che meglio definiscono la riduzione assoluta di dolore peggiore e medio che sicorrelano con la soddisfazione del malato per la terapia antalgica ricevuta.MISURE DEL DOLOREDolore peggioreDolore medioCUT-POINTS CORRISPONDENTI AL MIGLIORBILANCIAMENTO TRA SENSIBILITÀ E SPECIFICITÀ- 2 punti- 2 puntiCome si vede, in entrambi i casi, sia per <strong>il</strong> dolore peggiore che medio, <strong>il</strong> cut-pointconsiste in una riduzione assoluta di 2 punti tra tempo iniziale e finale del trattamento.L’aver definito <strong>questo</strong> cut-point significa che, se si guarda alla differenza assoluta,l’obiettivo terapeutico minimo considerato r<strong>il</strong>evante (soddisfacente) per <strong>il</strong>malato è <strong>il</strong> calo di 2 punti delle misure di dolore indicate.Ma come è stato accennato, i cut-points che definiscono gli obiettivi terapeutici daconseguire possono anche fare riferimento o al raggiungimento di un valore assolutolungo la scala 0-10 che deve essere ottenuto o superato a fine trattamento (<strong>il</strong>valore spartiacque tra mancato o ottenuto successo del trattamento), oppure a undeterminato valore di calo percentuale dell’intensità del dolore tra inizio e fine dellaterapia. Nella Figura 4 sono <strong>il</strong>lustrate le curve relative a questi aspetti.Anche in <strong>questo</strong> caso le tre curve esprimono una correlazione con <strong>il</strong> grado di soddisfazionedei pazienti. Analogamente a quanto eseguito precedentemente, anchein <strong>questo</strong> caso si è proceduto a cercare i cut-points derivanti dalle curve, che sonoespressi nella Tabella 4.Conclusioni e suggerimenti50Nel precedente capitolo si erano esaminate diverse misure del dolore finalizzandolesia a comprendere la quantità presente del sintomo sia <strong>il</strong> modello del dolore

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