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ENTRATE IN UNA NUOVA ERA - LeasePlan

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di Andrea Barbieri CaronesPROFITPer la Cina è l’anno del Dragone, per l’Europa è l’anno diDraghi: il summit in terra elvetica ha sancito l’apprezzamentodel banchiere da parte di capi di governo e guru della finanzainternazionale.IL WORLD ECONOMIC FORUM ESALTAIL NUOVO PRESIDENTE DELLA BCEMisure in favore della crescita e sostegnoall’occupazione, soprattuttonei giovani. Questi, in sintesi, i temiattorno ai quali è ruotata l’edizione 2012del World Economic Forum, concluso il 29gennaio fra le montagne svizzere di Davosdove capi di governo di oggi e di ieri, leaderdella finanza internazionale, imprenditori,presidenti di banche o di grandiaziende o businessman con contatti intutto il mondo hanno discusso su comerisolvere i problemi economici e finanziariche – soprattutto in questi anni – stannocolpendo quasi tutti i Paesi del mondo,con l’esclusione di poche aree in cui il PILcontinua a crescere a ritmo sostenuto.“La creazione di lavoro dovrebbe esserela nostra prima preoccupazione. E non c’ènulla di meglio della crescita per favorirequesto stato di cose” ha detto l’ameri-Mario Draghi, presidente della BCEcano di origine indiana Vikram Pandit, cheoltre a essere il CEO della multinazionaledi servizi finanziari Citigroup era ancheuno dei moderatori saliti sul palco di questoforum che con 2.600 accrediti ha superatoogni record di presenze.Certo, trovare la ricetta per portare anchel’Europa sulla strada della ripresa che èiniziata negli Stati Uniti – dove gli analistiritengono che il PIL 2012 possa aumentaredel 2-3% rispetto al 2011 - non è cosa semplice,come hanno affermato candidamentei leader che tengono in mano le redinidelle economie di mezzo mondo.“L’istruzione e gli investimenti in infrastrutturesono fondamentali” ha dettoSheryl Sandberg, COO di Facebook,azienda che si appresta a sbarcare inBorsa pronta a raccogliere miliardi di eurofacendo del suo creatore, Marck Zuckerberg,uno fra i più ricchi uomini del mondo.Se da più parti si ritiene che il capitalismoodierno deve avere come obiettivo quellodi farsi più sensibile ai bisogni delle personeripensandosi in maniera radicale –cercando di risolvere i problemi in manieracoordinata – da Mario Draghi è arrivatoun discorso che ha sottolineato la difficoltàche sta vivendo il settore bancarioin Europa, dove tra l’altro l’istituto da luidiretto – la Bce – ha appena visto la conclusionedella maxi asta finalizzata allaconcessione di nuovi fondi alle bancheeuropee, nelle cui casse arriveranno piùdi 529 miliardi di euro attraverso finanziamentia tasso agevolato dell’1%, darimborsare entro 3 anni. Gli istituti di creditoitaliani coinvolti sarebbero una settantina.Questa iniezione di fiducia si è aggiuntaai 489 miliardi decisi a fine anno."Abbiamo evitato un credit crunch gravissimoe una più grave crisi dei finanziamenti",ha detto Draghi il 28 gennaio a Davos.E sono state proprio le luci della ribaltadel Wolrd Economic Forum che hanno sancitouna sorta di debutto per l’ex governatoredella Banca d’Italia, che dal 1° novembreguida l’istituto europeo da “Eurotower”succedendo al francese Jean Claude Trichet,rimasto in carica 8 anni.È proprio il gotha intervenuto a Davos cheha espresso parere positivo sul 64ennebanchiere romano, al punto che c’è chiha detto che il 2012 non sarà l’anno delDragone (secondo il calendario cinese)ma l’anno di Draghi.Apprezzata soprattutto dalle imprese delvecchio continente la sua prima mossa ditagliare dello 0,25% il tasso di interessefino a farlo scendere a quota 1,25% perpoi, a dicembre, abbassarlo ulteriormentefino all’1% per rispondere alla “modestarecessione” (per usare le sue parole) cheaveva colpito l’Europa.➔CARFLEET 45 | APRILE 201211

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