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ENTRATE IN UNA NUOVA ERA - LeasePlan

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Dobbiamo abituarci all’idea.Seppur su basevolontaria – almeno per ora –la scatola nera sta per irromperenelle abitudini quotidianedegli automobilisti italiani. Iquali, stando alle prime reazioni,sembrano talvolta scetticie spesso fieramente contraria quella che ritengono unapotenziale violazione della privacy,una specie di grande fratello– quello di Orwell, non ilreality – capace di rivelare almondo chissà quali inconfessabilisegreti riguardanti la nostracondotta di guida.In realtà, la disposizione previstanella corposa sezione riguardantele assicurazioni delDecreto sulle Liberalizzazionifaticosamente messo a puntodal Governo Monti non nasceaffatto – a differenza di altreopinabili iniziative come quelleche di fatto etichettano comeevasore chiunque viaggi suun’auto di alta gamma – daintenti indagatori nei confrontidei poveri cittadini.L’intento è quello di combatterealcune cattive abitudinitipicamente italiane, come lefrequenti truffe ai danni delleassicurazioni auto e la diffusapratica dell’evasione della Rcaobbligatoria. Si tratta di unasoluzione che se da un latosembra un favore fatto allecompagnie – in assenza di unacompleta liberalizzazione delsettore che neppure il Governotecnico ha la forza di portarea termine – dall’altro toglieM<strong>IN</strong>ACCIA O OPPORTUNITÀ?loro un alibi, eliminando sulnascere la giustificazione principaleda sempre addotta dalleimprese del settore per giustificareun’escalation dei premiche non ha eguali in Europa.In effetti ogni automobilista,e a maggior ragione chi è chiamatoa gestire delle flotteaziendali, sa benissimo quantoelevato – e costantemente crescente– sia il peso del certificatoassicurativo sui costi digestione di una vettura. Forsesoltanto i carburanti, soprattuttonegli ultimi mesi, hannotenuto un ritmo altrettanto sostenuto.E sono espressione,forse non a caso, di un altrocomparto merceologico i cuicomportamenti nei confrontidella collettività non sempresembrano al di sopra di ognisospetto. Per molti osservatorinon bastano le truffe a giustificareaumenti dei premi cheLa Telematic Box Magneti Marelli è davvero una scatola nerasecondo Adiconsum sononell’ordine del 5% annuo conun +145% nell’ultimo decennio.Chiunque abbia ragione in questaormai annosa e insuperabile“querelle”, resta il fattoche qualsiasi tentativo – perquanto timido – di ridurre ungap davvero intollerabile meritadi essere seguito con simpatiae attenzione, anche perchéogni contributo alla riduzionedei costi di gestione èparticolarmente gradito achiunque, privato o impresa,debba far quadrare i conti inmomenti difficili come quelliche stiamo vivendo.Per tranquillizzare i difensoria oltranza (chiamiamoli così)della privacy possiamo portarel’esempio della nostra esperienzapersonale maturata intempi non sospetti – quandodi governo tecnico neppure siparlava – come sottoscrittoridi una polizza assicurativa abbinataa un dispositivo telematicoper certi versi assimilabilealla scatola nera, anchese finalizzato più al rischio furtoche alle problematiche connessecon la Rca. Resta il fattoche lo sconto sul premio relativoalla garanzia furto incendioè stato significativo, e non abbiamomai avuto sentore cheun grande fratello, nascostochissà dove, stesse spiando inostri movimenti.La paura di eventuali, indebiteintromissioni nella nostra vitaprivata è a nostro avviso eccessivaanche se la scatolanera dovesse diventare obbligatoria(l’attuale formulazioneprevede la possibilità per leassicurazioni di offrirla a costozero e la libertà per i clienti diaccettarla o meno) come hasostenuto autorevolmentel’ex ministro Matteoli e comegià avviene in Brasile.42 CARFLEET 45 | APRILE 2012

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