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Parte I - Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri

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E. Crema, L’altra voce del Pellegrino errante139<strong>di</strong> regalità (111-12), 32 la rima, d’archetipo iacoponico, figlio: vermiglio (179-80), 33 e quella, tipica <strong>di</strong> Passiones e Lamenta, tra croce e voce (153-54), 34l’invocazione conclusiva affinché la Vergine conduca il poeta in porto(201). 35 Lo stile poetico mostra ovvi debiti con la tra<strong>di</strong>zione lirica, specialmentecon Petrarca e Tasso (dai sintagmi come stagion acerba, v. 121, o duroscempio, v. 174, all’immagine della ‘lima del cuore’, v. 92) che non a casocompaiono tra i modelli poetici <strong>di</strong>chiarati nell’introduzione al Tempio armonico.36 Linguisticamente il componimento è profondamente <strong>di</strong>ssimile dall’espressionismode Il pellegrino errante, e non si <strong>di</strong>scosta dalla koinè poeticadel suo tempo, come del resto le lau<strong>di</strong> del Tempio; unici tratti da sottolinearsi,l’assenza <strong>di</strong> anafonesi in componto, confermata dalla rima con pronto(vv.197-98), e la forma del perfetto passorno al v. 50. 37coronato ad alta boce; vv. 55 – 56: tucti gridavo’ ad alta voce / or sia morto e posto in croce;Laudario <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Maria della scala, a c. <strong>di</strong> R. MANETTI, Firenze 1993, lauda III, vv. 96 – 98: gridandoad alta boce / ti radopiavan sempre il tuo dolore / <strong>di</strong>cendoti <strong>di</strong>scende dalla croce; ENSEL-MINO DA MONTEBELLUNA, Pianto della Vergine, vv. 284-286: anzi, cridava tuti ad alta voze / … /fa’ ch’el sia posto e morto su la croze (A. LINDER, Plainte de la Vierge en vieux venitien, Uppsala1898, p. 21).32 L’immagine deriva dalla liturgia: A. PFLIEGER, Liturgicae orationis concordantia verbalia.Prima pars: Missale Romanum, Romae – Friburgi – Brisgoviae – Basileae 1964, p. 508: concede:ut…ad eternae salutis portum pervenire valeamus; Collectio missarum de Beata Maria Virgine,Città del Vaticano 1987, p. 119: ad portum salutis nos perducat aeternae; ricorre nella poesiareligiosa: VARANINI – BANFI – CERUTI BURGIO, Laude cortonesi, I, p. 6, v. 39: Ave, porto de salute;ENSELMINO DA MONTEBELLUNA, v. 51: ch’al porto de salute zascun mena; v. 1454: che al portode salù tuti governi (A. LINDER, Plainte de la Vierge…, pp. 4 e 94). Si veda anche L. BARTOLI,Simbologia mariana, Rovigo 1949, p. 134.33 “Quanto poi spetta allo stile della poesia volgare, <strong>di</strong>rò brevemente esservi <strong>di</strong> tre sorti composizioni:una eccellente, alta, perfetta e rara; un’altra mezzana; la terza dozzinale […]. Or <strong>di</strong> questetre suddette sorti <strong>di</strong> composizioni, la prima <strong>di</strong> lontano riverisco, l’ammiro e stimo con preziosagioia e molto più coloro che la posseggono e nella prima classe <strong>di</strong> tal virtù e d’altre maggiorianco adornati chiaramente risplendono: com’a <strong>di</strong>r il Petrarca, il Bembo, Monsignor Della Casa, ilGui<strong>di</strong>ccione, il <strong>San</strong>nazzaro, il Molza, Vittoria Colonna, il Tansillo e ‘l Tasso” (Tempio armonico,parte <strong>di</strong> basso, Discorso apologetico).34 L. SERIANNI, Introduzione alla lingua poetica italiana, Roma 2001, p. 194.35 Sulla frequenza <strong>di</strong> questa rima, particolarmente nella poesia popolare, sacra e profana, siveda Laudario <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Maria della scala…, p. 204.36 “Quanto poi spetta allo stile della poesia volgare, <strong>di</strong>rò brevemente esservi <strong>di</strong> tre sorti composizioni:una eccellente, alta, perfetta e rara; un’altra mezzana; la terza dozzinale […]. Or <strong>di</strong> questetre suddette sorti <strong>di</strong> composizioni, la prima <strong>di</strong> lontano riverisco, l’ammiro e stimo con preziosagioia e molto più coloro che la posseggono e nella prima classe <strong>di</strong> tal virtù e d’altre maggiorianco adornati chiaramente risplendono: com’a <strong>di</strong>r il Petrarca, il Bembo, Monsignor Della Casa, ilGui<strong>di</strong>ccione, il <strong>San</strong>nazzaro, il Molza, Vittoria Colonna, il Tansillo e ’l Tasso” (Tempio armonico,parte <strong>di</strong> basso, Discorso apologetico).37 L. SERIANNI, Introduzione alla lingua poetica italiana, Roma 2001, p. 194.

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