12.07.2015 Views

Parte I - Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri

Parte I - Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri

Parte I - Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

240 ANNALES ORATORIIria e prese speciali facoltà per la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> quella devozione 11 . L’attivitàche però lo contrad<strong>di</strong>stinse sempre, fu quella <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>catore. Come pre<strong>di</strong>catoreegli fu in gran parte d’Italia, acclamato ed osannato dalle folle.Durante una <strong>di</strong> queste pre<strong>di</strong>cazioni, il 15 agosto 1854, sul colle <strong>di</strong> Canoscioa sud <strong>di</strong> Città <strong>di</strong> Castello, in occasione della festa della Madonna Assunta,ebbe l’ispirazione <strong>di</strong> chiedere che si facesse una chiesa più degna percontenere la bella immagine venerata in quel luogo. L’opera, per la generositàdei presenti e delle generazioni a venire, prese pian piano corpo, fino a<strong>di</strong>ventare l’attuale santuario-basilica. Fatti pro<strong>di</strong>giosi si raccontarono su <strong>di</strong>lui, ed uno in particolare, legato alla pre<strong>di</strong>cazione del luglio 1852 nella chiesatifernate della Madonna delle Grazie, ne tramandò la fama come quella <strong>di</strong>una sorta <strong>di</strong> “mago della pioggia” 12 .Morì sul far della sera del 13 febbraio 1893, venerato dal popolo come unsanto, ed il suo corpo, dapprima deposto nel cimitero <strong>di</strong> <strong>San</strong> Secondo, vennetraslato nel 1895 presso il <strong>San</strong>tuario <strong>di</strong> Canoscio con grande solennità e concorso<strong>di</strong> popolo. Nel 1955 l’allora vescovo <strong>di</strong> Città <strong>di</strong> Castello <strong>Filippo</strong> MariaCipriani volle aprire un processo informativo per la sua beatificazione.3. La devozione mariana del Piccar<strong>di</strong>niScrivere in poche righe della devozione mariana del Piccar<strong>di</strong>ni è comecercare <strong>di</strong> racchiudere i raggi fulgenti del sole in una campana <strong>di</strong> vetro: nonsi potranno mai trovare parole sufficienti per descrivere il fuoco ardente <strong>di</strong>questo apostolo <strong>di</strong> Maria. Tutta la sua vita appare donata a Cristo per mezzo<strong>di</strong> Maria, ella é presenza costante e vivificante in ogni atto, anche minimodel Piccar<strong>di</strong>ni. Già nel 1843 scrisse:“Al Cuor <strong>di</strong> Maria…Oh! A quel dolcissimo Cuore, Cuore amabile, pietosoe caro tanto che proprio innamora, e tutti consola i suoi devoti… Eh! Sì,o carissimi, a quell’immacolato e santissimo Cuore della pietosa madre <strong>di</strong>tutti i fedeli, conviene oggimai ricorrere per ottenere copiose grazie dal Cielo.Per la tenera e potente intercessione <strong>di</strong> quel Cuore augusto, Id<strong>di</strong>o miseri-11 Il Piccar<strong>di</strong>ni ottenne da mons. Desgenettes, parroco <strong>di</strong> Nostra Signora delle Vittorie <strong>di</strong> Parigi,le facoltà <strong>di</strong> aggregare all’Arciconfraternita del Cuore Immacolato <strong>di</strong> Maria, avente sede inquella chiesa, le confraternite del Cuore Immacolato <strong>di</strong> Maria presenti nel centro e nel nord Italiache ne avessero fatto richiesta.12 La “pioggia pro<strong>di</strong>giosa” del 1852 riempì le pagine dei giornali dell’epoca, fra i quali “L’OsservatoreRomano” del 23 luglio 1852 ed il “Vero amico” <strong>di</strong> Bologna del 21 luglio 1852.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!