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Parte I - Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri

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176 ANNALES ORATORIIreligiosi che attraversavano un periodo <strong>di</strong> deplorevole decadenza. Severo nelcorreggere gli abusi, incontrò l’o<strong>di</strong>o <strong>di</strong> coloro che non sopportavano la suarigorosa <strong>di</strong>sciplina. Nel luglio 1810, amareggiato per questa situazione, si ritiròin un convento della città <strong>di</strong> Ponta Delgada, dove morì il 19 giugno 1812.DE LA LLOSA Pietro, nacque a Sucre il 7 agosto 1829. Entrò nella Congregazioneoratoriana <strong>di</strong> Sucre, dove l’11 luglio 1852 fu or<strong>di</strong>nato sacerdote.Dottore in <strong>di</strong>ritto civile e in teologia universa all’università <strong>di</strong> Sucre (4 maggio1852), ricoprì vari incarichi nella <strong>di</strong>ocesi platense. Fu rettore del collegiodel seminario <strong>di</strong> Sucre, decano della metropolitana <strong>di</strong> La Plata, vicariocapitolare e per molti anni preposito dell’Oratorio. Il 14 novembre 1887 funominato vescovo <strong>di</strong> La Plata (Bolivia), ricevendo la consacrazione a La Platail 20 maggio 1888. Morì il 2 agosto 1897.DE MAGISTRIS Simone, nacque a Sezze il 28 febbraio 1728. Venuto aRoma, il 22 novembre 1760 entrò nella congregazione romana dell’Oratorio.Ricevuta l’or<strong>di</strong>nazione sacerdotale il 18 <strong>di</strong>cembre 1762, continuò ad applicarsiallo stu<strong>di</strong>o delle antichità ecclesiastiche, curando in particolare il campodella filologia biblica e delle lingue orientali e de<strong>di</strong>candosi alla e<strong>di</strong>zioned’antiche fonti sacre, secondo l’impostazione del celebre confratello GiuseppeBianchini, alla cui morte riprese la pubblicazione, nel 1772, delle versionigreche del libro <strong>di</strong> Daniele. Agli inizi del pontificato <strong>di</strong> Pio VI confermòla sua scelta rigorosamente romana e filocuriale, <strong>di</strong>stinguendosi come avversariodelle tendenze e simpatie giansenisteggianti, anche d’alcuni suoi confratelli.Tenuto in grande considerazione dal pontefice, fu chiamato a presiederela congregazione incaricata della revisione dei libri liturgici delle ChieseOrientali e il 27 febbraio 1792 fu nominato vescovo titolare <strong>di</strong> Cirene inLibia, ricevendo la consacrazione a Roma dal car<strong>di</strong>nale Francesco Saverio deZelada il 14 marzo successivo. Il 18 giugno dello stesso anno <strong>di</strong>venne assistenteal soglio pontificio. Proseguì la sua attività d’eru<strong>di</strong>to e<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> testi efonti <strong>di</strong> storia sacra, inserendosi nella ripresa del culto e degli stu<strong>di</strong> sui martiri.Durante la giacobina Repubblica romana propugnò l’obbe<strong>di</strong>enza assolutadovuta ad ogni decisione pontificia e l’infallibilità papale. Nel 1793 glivenne assegnata la <strong>di</strong>rezione della tipografia poliglotta <strong>di</strong> Propaganda Fide,che tenne fino alla morte, avvenuta a Roma il 6 ottobre 1802. Nel 1805 lasua preziosa e ricca biblioteca venne posta in ven<strong>di</strong>ta. Nella biblioteca Vallicellianaa Roma si conservano, ine<strong>di</strong>ti, tre suoi grossi volumi manoscritti <strong>di</strong>Sermoni per le feste <strong>di</strong> santi e altre ricorrenze.

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