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05_maggio - Porto & diporto

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assoagenti / porto&<strong>diporto</strong>Con il Grande progetto del portoNapoli non avrà più scusantiIntervista a Michele Pappalardo (Agenzia MarittimaPappalardo) Presidente uscente Associazione AgentiMarittimi NapoletaniPossiamo tracciare un quadrodella presidenza quadriennaleappena trascorsa?Quattro anni sono tanti, anzi forseanche troppi, perché poi l’impegno chesi chiede ad un presidente di un’associazionecome la nostra non è soltantoformale: ci deve essere il contatto continuocon quella che è la realtà portuale,sia perché abbiamo la presenza incomitato portuale che negli ultimi anniè stato il motivo pregnante della presidenza.In comitato, in tutti questi anni,si sono discussi i problemi attuali ed ilfuturo del porto.Motivi di soddisfazione?Mi ritengo molto soddisfatto di quelloche si è fatto fino ad ora, ci sono sicuramentedei rammarichi perché ci siaspettava di vedere realizzata qualcosapreannunciata da anni ma che poinon viene fatta, ma siamo sempre lì.Un esempio?Uno dei problemi sostanziali del portoè l’escavo dei fondali, che significaanche tante altre cose, come il recuperodi banchine ad oggi inoperose,la migliore distribuzione delle aree,la tombatura della darsena di Levante,discorsi collegati che vanno tutti inun’unica direzione; su tutto ciò qualchepiccolo passo è stato fatto, però francamenteavrei preferito un camminoun pochettino più lungo. Un settore incui ci siamo profondamente impegnatiè quello del traffico crocieristico per ilmantenimento e miglioramento dellaricettività e dei livelli di traffico attuali.Abbiamo cercato di inventarci dovepossibile spazi alternativi nel porto perevitare che le navi operassero in rada esu questo si innesta il discorso sul MoloSan Vincenzo in cui noi agenti marittimisiamo in prima linea da anni.Vivendo per diversi anni il comitatoportuale del didentro quali sono imotivi di questo “non fare”?Io non penso che sia un problemanapoletano, soffriamo come tutti i portinazionali, di un grande problema di burocratizzazioneper cui tutto diventa piùdifficile e tutto diventa più complicato:per quanto riguarda gli escavi a Napolic’è la complicazione di essere sito diprevalente interesse nazionale e quindiabbiamo anche un’aggravante di quelleche sono le procedure di smaltimentodel materiale di risulta dello scavo.Inoltre ci scontriamo con una cronicacarenza di fondi.Però sono previsti in arrivo ingentifondi per lo sviluppo delle infrastruttureportuali.Speriamo nel grande progetto dellaportualità che dovrebbe portare a Napolioltre 200 milioni di euro dalla ComunitàEuropea e se passa, ricordiamoche è stato dichiarato ammissibile manon significa che sarà necessariamentefinanziato, diverrà un grande volanoper il porto e una grande sfida per noi,perché non avremo più scusanti. Se isoldi ci saranno li dovremo spenderedando prova di concretezza.Ci sono previsioni sui tempi?Esiste un calendario delle scadenzemolto stretto che indica entro l’anno lafine dell’iter burocratico e quindi l’annoprossimo potremmo avere già notiziecerte.Ripensando alla presidenza trascorsa,come definisce i rapporticon le istituzioni cittadine?Posso sinceramente affermare diaver riscontrato nelle nuove amministrazioni,mi riferisco al Comune e allaCamera di Commercio, una <strong>maggio</strong>revolontà di partecipazione, di capire iproblemi del porto e di farsene caricoper condividere soluzioni.Cosimo Brudetti32 - <strong>maggio</strong> 2012

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