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Scarica - Il tacco d'Italia

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Cultura //Libri //non è il solito salentoGIALLO INTENSO PROFUMATODI MOVIDA LECCESE.di MARCO SARCINELLAm.sarcinella@il<strong>tacco</strong>ditalia.info“SSalento’s movidaFIRMATO TEO PEPE, PARDONARMANDO TANGOTRE DOMANDE TRECome e perchénascequestoromanzo?“Nasce essenzialmentedalbisogno diTeo Pepedare voce aduna serie diesperienze e di situazioni che si sono sedimentatenella memoria; nasce quindi daldesiderio di raccontare la realtà che ci circondae che ho conosciuto da vicino nelmio lavoro di giornalista”.C’è qualche autore a cui ritiened’ispirarsi?“A nessuno in particolare, guardo un po’ atutti gli autori che ho letto, dai classici allenuove tendenze letterarie”.Perché spendere 14 euro per l’acquistodi Salento’s movida?“Non saprei, ma spero che il mio lavorovalga il prezzo, ai lettori il giudizio”.alento’s movida” è un romanzo, recentementepubblicato da Glocal Editrice,in cui non si troverà la solita immaginedel Salento turistico o da esportazione: la pizzica,il barocco, il mare, la poesia degli scenariumani e ambientali di questa bella terra quicontano ben poco. Veri protagonistisono i personaggi che disegnanoun intrico di storie il cuiritmo, simile a quello di un film,costringe letteralmente ad unalettura tutta d’un fiato, in cuiperò ci si ritrova sempre, nonostantele situazioni si moltiplichinovorticosamente già dopopoche pagine. Questo grazieall’abilità dell’autore, che, similein questo suo lavoro di intarsiodi storie ad un creatore dimosaici, si rivela essere, al di làdello pseudonimo di ArmandoTango, con cui firma il romanzo,Teo Pepe, caposervizio dellaCultura a “Nuovo Quotidiano diPuglia”. Lo pseudonimo è da luiusato per distinguere la sua attivitàdi scrittore da quella di giornalista, ma neifatti le due cose non sono separate: “Salento’smovida” non è soltanto un’opera di “artigianatonarrativo” come Pepe stesso qualifica il suolavoro, ma è anche, e forse soprattutto, un’operadi scrittura animata nel suo nucleo più intimo,dal vivo desiderio diraccontare la realtà, dimostrarne gli aspetti piùnascosti e più dolorosi.L’intreccio delle variesituazioni che compongonoil romanzo delineainfatti una realtà moralmentee socialmentedegradante, che è sottogli occhi di tutti, ma di cuinessuno parla, una realtàin cui la perdita di sensoe lo svuotamento valorialesono tangibili.Personaggi della “buonasocietà” si intreccianocon personaggi che vivonoai margini; tutti sonointeressati ad un misteriosooggetto, un portachiavi a forma di paperino,ma che cosa nasconde? E perché è così importante,tanto che ci scappa pure il morto? Gliscenari cambiano in continuazione: la zona 167,le ville della Lecce “bene”, il mare e la movidaleccese, con i suoi colori e suoni tipici, con i“bar, ristoranti, pizzerie, tavolini sui marciapiedie perfino sulla strada. Musica, gente, odore difritto...”, il Salento vacanziero riemerge di tantoin tanto, ma è solo lo sfondo di una storia avvincenteche si dipana attorno ai desideri e ai sognidi persone che non si conoscono, e che un piccolooggetto fa incontrare.

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