Paese che vai // Nardò e dintorniil museomuratodi MARIA ELENA DOLCELo sterminio sui muri. I murales dell’ebreo rumeno Zivi Miller raffigurano le atroci violenzeperpetrate ai danni degli ebrei durante la seconda guerra mondialeAVREBBE DOVUTO APRIRE TRA FINE 2007 ED INIZIO 2008.MA DEL MUSEO NON C’È TRACCIA. TRANNE CHE SU ALCUNI DEPLIANT “DISTRATTI”Saranno rimasti delusi i turisti italiani e stranieri che nella propria lista di “cose da vedere”durante la visita pasquale nel Salento avevano spuntato la casella “museo ebraico”.I lavori per la realizzazione della struttura espositiva, infatti, cominciati nel 2005, nonsono stati ancora conclusi, nonostante l’amministrazione comunale avesse dato per certo chesarebbero stati portati a termine entro la fine del 2007 o, nella peggiore delle ipotesi, entro iprimi mesi del 2008.<strong>Il</strong> Museo della Memoria e dell’Accoglienza, previsto in una ex scuola sul lungomare diSanta Maria al Bagno, a pochi metri dalle Quattro Colonne, avrebbe dovuto contenere ognitestimonianza (fotografie, lettere, oggetti di vario tipo) della presenza ebraica nel territorioneretino fra il 1943 ed il 1947. E, tra queste testimonianze, anche i murales dipinti dall’ebreorumeno Zivi Miller, che nei campi di sterminio aveva perduto moglie e figlia. Unica testimonianzafigurativa, su scala mondiale, relativa ai profughi ebrei del secondo dopoguerra.LA STRUTTURA MUSEALE CONSERVERÀ I SEGNI DELLA PRESENZA EBRAICA A NARDÒFRA IL 1943 ED IL 1947. TRA QUESTI, ANCHE I MURALES DIPINTI DALL’EBREORUMENO ZIVI MILLER, UNICA TESTIMONIANZA FIGURATIVA AL MONDO SUI PROFUGHIEBREI DEL SECONDO DOPOGUERRAPer salvaguardare i murales, che si trovano inun’abitazione ormai fatiscente, nel dicembre 2004è stata fondata l’Apme (Associazione Pro MuralesEbraici; presidente Paolo Pisacane). L’impegnodell’associazione ha portato alla luce il patrimonioculturale di firma ebraica del quale pochi erano aconoscenza.Così, già alla fine del 2004 la Regione deliberauno stanziamento di 250mila euro per il recuperoe la valorizzazione dei murales ebraici diSanta Maria (Burp nr. 149 del 15 dicembre 2004).Inoltre, il 26 gennaio 2005, l’allora presidentedella Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferiscela medaglia d’oro al merito civile al Comune diNardò, sottolineando come, in quegli anni, gli abitantidi Santa Maria abbiano dato prova “dei piùelevati sentimenti di solidarietà umana ed elettevirtù civiche”, restituendo così storicità alle personeed ai luoghi che li hanno ospitati.L’interesse attorno ai murales cresce. <strong>Il</strong> progettodel loro recupero e della loro salvaguardiaviene inserito nel programma delle priorità gestionalie nel piano dettagliato degli obiettivi 2006,approvato dalla Giunta comunale con delibera99/2006. Ma ad oggi i lavori sono ancora in fasedi cantierizzazione. All’assessore ai Lavori pubbliciCosimo Caputo abbiamo chiesto il motivo di taliritardi. E, se questi spiega che il Comune attendevail “via libera” al distaccamento dei murales daparte dei tecnici, i responsabili dell’Apme rimproveranol’intera amministrazione comunale per nonessersi mai curata della salvaguardia dell’importantetestimonianza storica. Intanto, mentre alcunemappe turistiche riportano erroneamente ilmuseo come tappa da visitare, agli stranieri cheverranno dalle nostre parti non ci rimane cheaugurare una buona permanenza e, in attesa delmuseo, di godersi il panorama.il <strong>tacco</strong> d’Italia 42 Aprile 2008Cosimo Caputo,assessore aiLavori pubblici,NardòUN DISTACCO DIFFICILE“I lavori avrebbero dovuto terminareentro la fine del 2007 o gliinizi del 2008, ma abbiamodovuto richiedere una perizia divariante ed occorrerà ancora deltempo prima che il museo possaaprire i battenti. <strong>Il</strong> ritardo èdovuto soprattutto ai problemi di‘dis<strong>tacco</strong>’ dei murales dallepareti su cui si trovano. Molti sisono opposti allo ‘spostamento’.Ma pochi giorni fa è arrivatal’autorizzazione ufficiale dei tecnici;i lavori, dunque, potrannoriprendere”.MURALES A RISCHIO SOFFOCAMENTO“Col passare del tempo le nostresperanze di vedere realizzato ilMuseo della Memoria si affievoliscono.Siamo amareggiati per ilmodo in cui il Comune staaffrontando l’impegno. I fondistanziati dalla Regione servivanoin primis per la salvaguardia deimurales, che costituiscono l’unicoesemplare al mondo di docu-Paolo Pisacane,presidente mento del genere che attesti laApme presenza degli ebrei nei campid’accoglienza dopo l’aperturadei campi di concentramentonazisti; eppure il Comune non sen’è mai curato. I tre murales sitrovano in una stanza ampia poco più di 50metri quadrati, con porte e finestre murate. Nonsappiamo quanto tempo ancora possano resisterein questa condizioni di conservazione,prima di sparire per sempre”.
Paese che vai // Tricase e dintorniENTRA ANCHE TU NELLA COMMUNITY DEL TACCO D’ITALIA E DISCUTI DI QUESTO ARGOMENTO SU WWW.ILTACCODITALIA.NETantonio contro antonioIDENTIKIT DEI DUEPRETENDENTI AL TITOLODI SINDACO DI TRICASE.TERZO INCOMODOPERMETTENDOdi DONATO NUZZACISarà un sindaco o un podestà? Un servitore della città o uno dei tanti “baroni” ancorasparsi in abbondanza nei comuni della nostra provincia, a sedere dal 15 aprilesulla poltrona di Palazzo Gallone?Dalla presentazione dei candidati e delle liste possiamo dire quasi con certezza chealla fine a farla da padrone sarà il duello all’ultimo voto tra i due Antonio, l’ex sindacoCoppola (ingegnere) e Musarò, titolare di uno studio di dottore commercialista. Anche senon è da escludere che tra questi papabili possa infilarsi il terzo incomodo, cioè l’imprenditoreAlfredo De Giuseppe, mente del movimento “PES” (Politica di Etica eSviluppo), appoggiato da due liste civiche. Conosciamoli meglio.UNO, ANTONIO COPPOLA,GIOCA SUL FATTO DI AVERGIÀ GUIDATO LA CITTÀE DI SAPERE DA VICINODI CHE COSA QUESTA ABBIABISOGNO.L’ALTRO, ANTONIO MUSARÒ,PUNTA PROPRIOSUL CONTRARIO: IL BISOGNODI RINNOVAMENTOA PALAZZOAntonio CoppolaAntonio MusaròPartiamo con il “brizzolato” AntonioGiuseppe Coppola, nato a Lucugnano il5 dicembre 1953, occhi castani, alto 1metro e 80 cm. Coniugato con tre figlimaschi e residente nella frazione tricasina,Coppola (espressione del PartitoDemocratico), già sindaco della città perpoco meno di sei anni, è riuscito nell’arduaimpresa di tenere insieme buona parte delleforze moderate e di sinistra della coalizione.Che è già un successo. Alla domanda sulperché gli elettori tricasini il 13 e 14 apriledovrebbero scegliere le sue liste, lui rispondeche queste sono “giovani, senza confusioniné compromessi. Non ci sono candidatureper ambizioni personali e il nostro programmaè la maturazione di un lavoro portatoavanti dal 2001 e che ha dato, e continua adare, enormi risultati a Tricase”. Ecco, il programma.Ai tanti giovani con contratti a terminepromette dal giorno dell’insediamento,l’attuazione di una nuova “strategia per losviluppo con tanto di risorse finanziarie perattuarla”. Punti fissi: industria “legata allesue risorse” e artigianato con “produzioni dialta qualità, affiancate da ricerca e nuovetecnologie, che sfruttino la filiera dell’energiapulita dal vento e dal sole”. E inoltrecomunicazione e cultura. Per gli anziani?Coppola ammette che darà spazio a luoghidi aggregazione e assistenza domiciliare peri meno fortunati, “grazie ai progetti Pirp eBollenti Spiriti, voluti dalla nostra amministrazione”.Alle imprese manda a dire che “per cresceresi deve essere uniti, ce lo dice laComunità Europea che con i piani strategici2007/2013 offrirà loro la possibilità di progettiper l’innovazione, l’aggregazione, lail <strong>tacco</strong> d’Italia 43 Aprile 2008