13.07.2015 Views

Scarica - Il tacco d'Italia

Scarica - Il tacco d'Italia

Scarica - Il tacco d'Italia

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Paese che vai // Lecce e dintorni1908. Lo Sporting Club Lecce, calciatori e dirigenti al completo, ai suoi primi passi.Al centro, in alto, il presidente Francesco Marangi100e lodeLA SQUADRA DEL LECCECOMPIE QUEST’ANNOCENTO ANNI DI VITA.E, SCONGIURI DEL CASOEFFETTUATI, I FESTEGGIAMENTIPOTREBBERO CONTINUAREA FINE CAMPIONATOdi VITTORIA DE LUCAErano gli anni in cui giocare a calcio significavasemplicemente rincorrere un pallone etentare di mandarlo nella porta avversaria.In campo c’erano i fisici asciutti dei calciatori.Talmente mingherlini, a vederli oggi, che fannoquasi sorridere per quanto sono differenti daquelli dei campioni dei nostri tempi.Negli spalti, i curiosi dai volti in bianco enero; non le folle colorate di giallo e di rosso,urlanti di cori organizzati cui siamo abituati oggi.La città di Lecce cominciava a muoversi: laabitazioni si spostavano dal centro storico versoviale Otranto e altre strade esterne; era sorto unnuovo ospedale. La gente, principalmente gli studenti,si incontrava, a sera, lungo il viale dellastazione e praticava sport, soprattutto ciclismo eatletica leggera. C’era voglia di evadere dagliorizzonti fatti di casa, lavoro e poco altro. <strong>Il</strong> calciofino a quel momento aveva avuto pochissimospazio.Ma, in una domenica pomeriggio, questosport fece capolino nei pensieri dei leccesi e visi radicò in maniera talmente profonda da nonpoter esserne più estirpato: il 15 marzo del1908 nacque in città lo Sporting Club, la primasocietà di calcio leccese. A firmare l’atto dicostituzione, con inchiostro e pennino, vi eranol’imprenditore Francesco Marangi, lunghi baffiarrotolati su se stessi, primo presidente dellasquadra, e quegli stessi docenti e studenti delTecnico commerciale e del Classico che fino adallora avevano giocato a calcio solo per distrarsidopo le giornate di studio e lavoro. Ognuno contribuìcome poté all’impresa, anche i ragazzidella scuola, che misero un soldo a testa percomprare le divise. La società nacque come polisportivain quanto comprendeva, oltre a duesquadre di calcio, anche un comparto ciclismoed un comparto atletica.Primo capitano fu il portiere Ettore DeMichele; schierati in difesa vi erano BrunoAcquaviva e Giuseppe Capozza; a presidio delcentrocampo, Marazzi, Rima Balilla, Luigi Varola.In avanti, Ottorino De Salvatore, Uccio RomeoTortorella, Mamì di Muro, Osvaldo Marzano,Riccardo Carati. Vestivano una maglia nera conuna stella bianca sulla sinistra.L’attività vera dello Sporting Club partì solodue anni più tardi, il 10 aprile del 1910, con ilfischio di inizio del primo torneo ufficiale indettodalla Federazione italiana gioco calcio a livelloregionale. Fino a quel momento vi erano statesolo partite saltuarie, per giunta amichevoli.Quasi vent’anni dopo, nel 1927, la societàbianconera assunse il nome di Unione SportivaLecce e debuttò nel campionato di Secondadivisione. <strong>Il</strong> dilettantismo degli inizi divenne unricordo. Dalla seconda alla Prima divisione ilpasso fu facile. I leccesi vestivano ormai lamaglia giallorosa. L’anno successivo furono inSerie B, dove restarono per diversi anni.Disputarono il primo campionato di Serie A nel1985. Da allora la squadra salentina è stata perdodici volte nella massima serie, da cui è retrocessal’ultima volta nel 2006, dopo tre anni dipresenza consecutiva tra i big. <strong>Il</strong> migliore piazzamentofu il nono posto in Serie A nel campionato1988-89. Ma nella bacheca dei giallorossi vi èanche una Coppa Italia di Serie C, portata acasa nel 1975, e una Coppa italo-ingleseSemiprofessionisti, ottenuta l’anno seguente.1985. Franco Causio, ala destra del Lecce, inazione. E’ il primo anno dei giallorossi in Serie AUNA CITTÀ GIALLOROSSAI cento anni della società sono statiper la città di Lecce occasione per rinvigorireil senso di appartenenza ad una fedecalcistica (se mai ce ne fosse bisogno; ileccesi sono sempre stati molto affettuosinei confronti della squadra di calcio; bastipensare all’ormai diffusissimo slogan“Salento 12”: il pubblico è il 12esimo giocatorein campo). A partire dal 21 marzo,tramite stendardi, striscioni e totem giallorossicon i volti dei protagonisti del primosecolo di vita, disposti praticamente in ognistrada e in ogni piazza (realizzati dall’agenziadi pubblicità Marconi di Maglie), la cittàha ripercorso la storia del calcio a Leccevivendola ogni giorno come una festa. Echissà che i festeggiamenti non riprendanoa fine campionato: per i leccesi ad unpugno di punti dalla cima della classifica diB non è impossibile sognare la promozione(incrociamo le dita) in Serie A.100% Lecce.Uno dei manifestiideati dallaMarconiper celebrareil centenariodella società

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!