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Progettazione e realizzazione di una base robotica bilanciante su ...

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2 Capitolo 1. IntroduzioneLa fase preliminare del progetto consiste nello stu<strong>di</strong>o analitico del problema,che ha portato alla <strong>realizzazione</strong> <strong>di</strong> un modello del sistema al fine <strong>di</strong>analizzare le relazioni tra forze applicate e moto del robot. Il modello ricavatoè stato inserito in un ambiente <strong>di</strong> simulazione che ha permesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionarele componenti necessarie e, in seguito, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are il comportamentodei <strong>di</strong>versi algoritmi <strong>di</strong> controllo.Il lavoro svolto procede con la progettazione delle parti meccaniche, ricorrendoa soluzioni che sod<strong>di</strong>sfino le richieste <strong>di</strong> modularità del sistema e<strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> componenti il più possibile standard. Dopo aver realizzato iltelaio sono state progettate le ruote e la trasmissione, ed infine sono statiscelti gli attuatori.Il progetto elettronico ha riguardato la scelta dei sensori utilizzati per lastima dello stato del sistema, il con<strong>di</strong>zionamento dei segnali da essi estrattie la progettazione della logica <strong>di</strong> controllo basata <strong>su</strong> microcontrollore. Sonostate infine sviluppate <strong>di</strong> due <strong>di</strong>verse soluzioni <strong>di</strong> potenza per pilotare imotori elettrici.Completata la <strong>realizzazione</strong> dell’hardware ci si è concentrati <strong>su</strong>l problemadel controllo. Sono state dapprima implementate soluzioni basate <strong>su</strong>icontrollori classici <strong>di</strong> tipo PID e LQR, in grado <strong>di</strong> mantenere in equilibrioil robot e <strong>di</strong> inseguire un profilo <strong>di</strong> velocità. In seguito è stato stu<strong>di</strong>atoun approccio basato <strong>su</strong>ll’appren<strong>di</strong>mento per rinforzo, tramite cui il sistemaapprende <strong>una</strong> politica <strong>di</strong> controllo osservando l’effetto delle azioni che puòintraprendere, senza che sia necessario fornire un modello del moto.L’ultima parte del lavoro consiste nello svolgimento <strong>di</strong> esperimenti relativialla stima dell’inclinazione del robot tramite i dati forniti dai sensori e nell’analisidelle prestazioni dei <strong>di</strong>fferenti algoritmi <strong>di</strong> controllo. In particolarele informazioni ricavate dal filtraggio dei dati sensoriali sono state confrontatecon le informazioni reali, analizzandone sia l’accuratezza che il ritardo.Le <strong>di</strong>verse tecniche <strong>di</strong> controllo sono state testate <strong>su</strong>l robot registrandoneil comportamento, permettendo <strong>di</strong> osservare prestazioni e <strong>di</strong>fferenze dellesoluzioni implementate.I ri<strong>su</strong>ltati ottenuti mostrano come attraverso un opportuno filtraggio siapossibile estrarre il valore dell’angolo del robot rispetto alla verticale partendoda sensori rumorosi e dati che contengono informazioni non legate all’inclinazione.I controllori classici implementati mostrano qualità <strong>di</strong>fferenti, inquanto l’algoritmo PID, che consente <strong>di</strong> eseguire <strong>una</strong> taratura pratica, per-

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