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Orizzonte Magazine n°1 -2016

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sacra sopraelevata grazie al passaggio<br />

di un decumano minore,<br />

all’incirca corrispondente all’attuale<br />

via Mons. De Sales.<br />

Si articola in tre bracci disposti<br />

a ferro di cavallo e divisi internamente<br />

in due navate voltate a<br />

botte con una sequenza centrale<br />

di archi ribassati. I due bracci laterali<br />

misurano 71,80 metri; quello<br />

centrale, più esteso, raggiunge una<br />

lunghezza interna di 87,10 metri.<br />

In origine due accessi monumentali<br />

dovevano aprirsi alle estremità<br />

delle ali laterali, ai lati della<br />

scalinata centrale. Le gallerie sono<br />

illuminate da una serie di finestrelle<br />

strombate che assicurano<br />

anche un idoneo ricambio d’aria;<br />

nel corso dell’anno la temperatura<br />

all’interno del criptoportico si<br />

mantiene costante.<br />

Si potrebbe ritenere che si trattasse<br />

di una struttura di prestigio<br />

legata tanto al culto imperiale,<br />

all’autocelebrazione dei notabili<br />

locali così come delle corporazioni<br />

religiose o professionali cittadine,<br />

fatto che legittima la supposizione<br />

che i criptoportici possano<br />

essere letti come ambienti dotati<br />

di una funzione politico-liturgica<br />

particolare: una sorta di luogo<br />

“cerniera” tra il sacro (l’area sacra<br />

e i relativi edifici templari) e<br />

il profano (cioè la vera e propria<br />

“pubblica piazza”).<br />

Le strutture del Criptoportico<br />

continuarono a essere utilizzate<br />

anche nei secoli successivi,<br />

quando vennero trasformate in<br />

cantine e denominate, per consuetudine<br />

popolare, “Marché des<br />

Romains”.<br />

Piazza Giovanni XXIII - Aosta - Tel.<br />

n. 3357981505<br />

Teatro romano<br />

La sola facciata attualmente visibile<br />

è quella meridionale, alta ben<br />

22 metri, caratterizzata da una<br />

serie di contrafforti e di arcate e<br />

alleggerita da tre ordini sovrapposti<br />

di finestre di varia forma e<br />

dimensione.<br />

Ben individuabili sono pure le gradinate<br />

a emiciclo che ospitavano<br />

gli spettatori (cavea), l’orchestra (il<br />

cui raggio è di 10 metri), e il muro<br />

di scena (ora ridotto alle sole fondamenta)<br />

che un tempo si innalzava<br />

col suo ricco prospetto ornato<br />

di colonne, di marmi e di statue.<br />

Si è calcolato che il Teatro potesse<br />

contenere tre o quattromila<br />

spettatori; alcuni studiosi ritengono<br />

che fosse dotato di copertura<br />

fissa.<br />

Le ultime ricerche condotte sulle<br />

murature hanno permesso di<br />

ipotizzare che le strutture attualmente<br />

visibili non siano nate tutte<br />

in prima fase (I sec. a.C.), ma che<br />

siano il frutto di successive modificazioni<br />

avvenute ancora in epoca<br />

antica.<br />

Via Porta Praetoria, angolo Via du<br />

Baillage - Aosta - Tel. n. 0165231665<br />

Le mura della città<br />

La cinta muraria formava un rettangolo<br />

di 724 metri per 572 ed<br />

era costituita da uno strato interno<br />

di ciottoli fluviali e malta e uno<br />

esterno di blocchi di travertino.<br />

I tratti in cui sono ancora ben visibili<br />

sono via Hotel des Monnaies,<br />

via Carducci, via Carrel (in corrispondenza<br />

della stazione degli<br />

autobus), via Monte Solarolo, via<br />

Abbé Chanoux. In via Festaz, specialmente<br />

al suo incrocio con via<br />

Vevey, si possono vedere le brecce<br />

aperte nelle mura per il passaggio<br />

delle moderne vie cittadine.<br />

Le torri perimetrali<br />

Le torri erano due per ogni porta,<br />

quattro angolari, più altre<br />

<strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 11

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