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A nord-ovest della città, dalle<br />
mura romane si erge la suggestiva<br />
Tour Neuve, mentre all’angolo<br />
nord orientale, la Torre dei Balivi<br />
si pregia di ospitare la scuola di<br />
musica “Conservatoire de la Vallée<br />
d’Aoste”.<br />
Accanto all’area archeologica del<br />
Teatro Romano è possibile ammirare<br />
la Tour Fromage; a sud delle<br />
mura sorge infine la leggendaria<br />
Torre di Bramafam.<br />
Ponte romano<br />
Provenendo dalla Bassa Valle, il<br />
primo monumento antico di Aosta<br />
che accoglie il visitatore è il<br />
ponte romano gettato sull’antico<br />
corso del torrente Buthier. Esso<br />
caratterizza il quartiere orientale<br />
della città, chiamato appunto del<br />
Pont de Pierre, cioè del ponte<br />
di pietra. Parallelo a corso Ivrea,<br />
poco lontano dall’Arco di Augusto,<br />
il ponte è perfettamente<br />
conservato e tuttora utilizzato<br />
per il transito, anche se nel corso<br />
del medioevo il torrente Buthier<br />
ha cambiato sede e le acque non<br />
scorrono più sotto la sua unica<br />
arcata a schiena d’asino di 17,16 m<br />
di apertura. Largo circa 6 metri,<br />
venne costruito in età augustea<br />
con blocchi di pietra, secondo i<br />
consueti modelli romani.<br />
Villa romana<br />
Si tratta delle fondamenta di<br />
un’elegante abitazione romana,<br />
esterna alla cinta muraria della<br />
città; sono riconoscibili alcuni locali,<br />
con resti di pavimentazione<br />
in mosaico e tracce di un impianto<br />
di riscaldamento. L’indagine<br />
archeologica nella villa suburbana<br />
in regione Consolata fece seguito<br />
nel 1971 a lavori edili, riportando<br />
in luce la maggior parte delle<br />
strutture antiche al momento<br />
visibili; ulteriori scavi, a metà degli<br />
anni ‘80, ampliarono le conoscenze<br />
della parte centrale del<br />
complesso: atrium tetrastilo con<br />
impluvium, tablinum.<br />
Anteriore alla fondazione della<br />
città, la villa presenta una pianta<br />
di forma rettangolare, compatta,<br />
in cui predominano gli ambienti a<br />
carattere residenziale (pars urbana),<br />
riservati al dominus e ai suoi<br />
ospiti, rispetto a quelli di servizio,<br />
di deposito e, eventualmente, di<br />
lavorazione di prodotti agricoli<br />
(pars rustica e fructuaria); la presenza<br />
di questi ultimi, seppur limitata,<br />
indica una connessione con<br />
attività esercitate in un fundus<br />
(podere, tenuta).<br />
Regione Consolata - Aosta - Tel. n.<br />
0165275902 (Museo Archeologico<br />
Regionale)<br />
Area funeraria<br />
Questa importante necropoli<br />
di epoca romana si trova a circa<br />
200 metri dalla Porta Decumana,<br />
lungo la strada che conduceva alla<br />
Alpis Graia (colle del Piccolo San<br />
Bernardo). È un rinvenimento analogo<br />
a quello di altre necropoli site<br />
presso la Porta Praetoria e la Porta<br />
Principalis Sinistra, altri accessi<br />
ad Augusta Praetoria (Aosta).<br />
Il sito ha avuto un lungo periodo<br />
d’uso, dal I secolo d.C. fino alla<br />
fine del primo millennio, quando<br />
iniziò il progressivo abbandono.<br />
La necropoli è stata quindi usata<br />
sia in epoca romana sia in epoca<br />
paleocristiana; era abbastanza<br />
usuale la compresenza di sepolture<br />
pagane e cristiane, così come<br />
molto simili erano i riti legati al<br />
culto dei defunti.<br />
Nell’area si trovano tre mausolei<br />
con destinazione funeraria ad aula<br />
rettangolare, noti come cellae<br />
memoriae, risalenti al IV secolo.<br />
Una basilica paleocristiana, la cui<br />
<strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 13