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Orizzonte Magazine n°1 -2016

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A nord-ovest della città, dalle<br />

mura romane si erge la suggestiva<br />

Tour Neuve, mentre all’angolo<br />

nord orientale, la Torre dei Balivi<br />

si pregia di ospitare la scuola di<br />

musica “Conservatoire de la Vallée<br />

d’Aoste”.<br />

Accanto all’area archeologica del<br />

Teatro Romano è possibile ammirare<br />

la Tour Fromage; a sud delle<br />

mura sorge infine la leggendaria<br />

Torre di Bramafam.<br />

Ponte romano<br />

Provenendo dalla Bassa Valle, il<br />

primo monumento antico di Aosta<br />

che accoglie il visitatore è il<br />

ponte romano gettato sull’antico<br />

corso del torrente Buthier. Esso<br />

caratterizza il quartiere orientale<br />

della città, chiamato appunto del<br />

Pont de Pierre, cioè del ponte<br />

di pietra. Parallelo a corso Ivrea,<br />

poco lontano dall’Arco di Augusto,<br />

il ponte è perfettamente<br />

conservato e tuttora utilizzato<br />

per il transito, anche se nel corso<br />

del medioevo il torrente Buthier<br />

ha cambiato sede e le acque non<br />

scorrono più sotto la sua unica<br />

arcata a schiena d’asino di 17,16 m<br />

di apertura. Largo circa 6 metri,<br />

venne costruito in età augustea<br />

con blocchi di pietra, secondo i<br />

consueti modelli romani.<br />

Villa romana<br />

Si tratta delle fondamenta di<br />

un’elegante abitazione romana,<br />

esterna alla cinta muraria della<br />

città; sono riconoscibili alcuni locali,<br />

con resti di pavimentazione<br />

in mosaico e tracce di un impianto<br />

di riscaldamento. L’indagine<br />

archeologica nella villa suburbana<br />

in regione Consolata fece seguito<br />

nel 1971 a lavori edili, riportando<br />

in luce la maggior parte delle<br />

strutture antiche al momento<br />

visibili; ulteriori scavi, a metà degli<br />

anni ‘80, ampliarono le conoscenze<br />

della parte centrale del<br />

complesso: atrium tetrastilo con<br />

impluvium, tablinum.<br />

Anteriore alla fondazione della<br />

città, la villa presenta una pianta<br />

di forma rettangolare, compatta,<br />

in cui predominano gli ambienti a<br />

carattere residenziale (pars urbana),<br />

riservati al dominus e ai suoi<br />

ospiti, rispetto a quelli di servizio,<br />

di deposito e, eventualmente, di<br />

lavorazione di prodotti agricoli<br />

(pars rustica e fructuaria); la presenza<br />

di questi ultimi, seppur limitata,<br />

indica una connessione con<br />

attività esercitate in un fundus<br />

(podere, tenuta).<br />

Regione Consolata - Aosta - Tel. n.<br />

0165275902 (Museo Archeologico<br />

Regionale)<br />

Area funeraria<br />

Questa importante necropoli<br />

di epoca romana si trova a circa<br />

200 metri dalla Porta Decumana,<br />

lungo la strada che conduceva alla<br />

Alpis Graia (colle del Piccolo San<br />

Bernardo). È un rinvenimento analogo<br />

a quello di altre necropoli site<br />

presso la Porta Praetoria e la Porta<br />

Principalis Sinistra, altri accessi<br />

ad Augusta Praetoria (Aosta).<br />

Il sito ha avuto un lungo periodo<br />

d’uso, dal I secolo d.C. fino alla<br />

fine del primo millennio, quando<br />

iniziò il progressivo abbandono.<br />

La necropoli è stata quindi usata<br />

sia in epoca romana sia in epoca<br />

paleocristiana; era abbastanza<br />

usuale la compresenza di sepolture<br />

pagane e cristiane, così come<br />

molto simili erano i riti legati al<br />

culto dei defunti.<br />

Nell’area si trovano tre mausolei<br />

con destinazione funeraria ad aula<br />

rettangolare, noti come cellae<br />

memoriae, risalenti al IV secolo.<br />

Una basilica paleocristiana, la cui<br />

<strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 13

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