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Orizzonte Magazine n°1 -2016

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uomo sconosciuto, vestito da carabiniere;<br />

avvicinatosi allo sposo,<br />

l’invitato misterioso aprì la giacca,<br />

mostrando che il proprio corpo<br />

non era composto di carne ma di<br />

ossa. A quella scena i due sposi si<br />

spaventarono a tal punto da morire<br />

e si dice che i loro corpi, o<br />

meglio le loro ossa, siano conservate<br />

all’interno del cimitero sotto<br />

la statua di Gaetano Barbati.<br />

Un’altra “capuzzella” di spicco<br />

all’interno del cimitero è quella di<br />

donna Concetta, più nota come<br />

“a’ capa ca suda”. La particolarità<br />

di questo cranio è la sua lucentezza:<br />

mentre tutti gli altri teschi sono<br />

ricoperti di polvere, quest’ultimo<br />

è sempre ben lucido, forse<br />

perché raccoglie meglio l’umidità<br />

di quel luogo sotterraneo. Secondo<br />

la tradizione anche donna<br />

Concetta si presta a esaudire le<br />

grazie, e se la mano di chi tocca il<br />

teschio si bagna è segno che il suo<br />

desiderio si realizzerà.<br />

Negli anni settanta c’era l’abitudine<br />

di sostare fuori dal cancello<br />

del cimitero, per aspettare le<br />

ombre mandate da Don Francesco,<br />

un cabalista spagnolo, che<br />

avrebbero rivelato i numeri da<br />

giocare al lotto.<br />

Si vuole che qui riposino anche<br />

i resti del poeta Giacomo Leopardi,<br />

morto durante il colera nel<br />

1836. La sua tomba è in realtà<br />

all’interno del Parco Vergiliano,<br />

ma si insiste sul pensiero che le<br />

spoglie del famoso poeta siano<br />

conservate all’interno di questo<br />

Cimitero.<br />

Anche se tutto questo può sembrare<br />

grottesco, di fatto a Napoli<br />

il mondo dei vivi non è mai completamente<br />

distinto da quello dei<br />

morti: è la stessa conformazione<br />

morfologica della città, caratterizzata<br />

da un sottosuolo cavernoso,<br />

che racconta quanto sia labile<br />

questo confine, che non di rado<br />

perde i suoi margini, permettendo<br />

ai morti di sconfinare e di dare<br />

spazio alle più stravaganti leggende<br />

metropolitane, di stampo<br />

prettamente partenopeo.<br />

Foto di Carmen Lilia Stolfi<br />

22 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong>

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