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<strong>SQUARE</strong> USI – MAGAZINE I Quadrimestrale I Università della Svizzera italiana I numero 20, 2016 I www.square.usi.ch<br />
15<br />
nel contesto del sistema in cui la tecnologia<br />
opera.<br />
Il quarto e ultimo pilastro è quello della<br />
comunicazione e del lavoro di squadra: i<br />
progetti nel campo tecnologico sono infatti<br />
per loro natura interdisciplinari e richiedono<br />
un grande lavoro di relazione e<br />
di scambio tra i diversi membri della squadra,<br />
che spesso provengono da discipline<br />
piuttosto diverse. Il successo dei progetti<br />
dipende spesso proprio dalle capacità di<br />
comunicazione dei singoli e per questo è<br />
fondamentale che i nostri studenti sappiano<br />
comunicare idee, problemi e risultati<br />
nel modo più efficace possibile.<br />
Al fine di mettere in pratica concretamente<br />
questi quattro princìpi, abbiamo ideato<br />
il concetto di atelier: ogni semestre, tutti<br />
gli studenti sono tenuti ad affrontare un<br />
progetto reale, gestito in team, con un approccio<br />
sistemico e con l’uso critico delle<br />
tecnologie più all’avanguardia. L’istituzione<br />
di un atelier impostato in questo modo<br />
costituisce la vera innovazione apportata<br />
dal nostro progetto formativo all’insegnamento<br />
dell’informatica; un’innovazione<br />
amata dagli studenti e apprezzata dalla<br />
comunità scientifica internazionale, che<br />
l’ha premiata con due tra i più importanti<br />
riconoscimenti del settore: l’ACM<br />
SIGSOFT Influential Educator Award nel<br />
2012 e l’IEEE CS TCSE Distinguished<br />
Educator Award nel 2013.<br />
Come nelle migliori tradizioni accademiche,<br />
la forza nell’insegnamento deriva da<br />
e si combina con una spiccata attenzione<br />
alla ricerca. Indicativi del grande lavoro<br />
svolto in questo settore sono le oltre<br />
70mila citazioni raggiunte (solo dal 2008)<br />
dai professori della Facoltà all’interno<br />
della letteratura accademica scandagliata<br />
da Google Scholar, i più di 50 premi scientifici<br />
attribuiti a ricercatori della Facoltà,<br />
gli oltre 45 milioni ottenuti grazie ai finanziamenti<br />
competitivi alla ricerca scientifica,<br />
ma soprattutto gli oltre 100 dottorandi<br />
provenienti da quasi 30 paesi che animano<br />
i nostri gruppi di ricerca. Una vitalità<br />
sulla quale pochi avrebbero investito nel<br />
2004 quando fondammo la Facoltà e che<br />
ora caratterizza l’identità stessa di tutta<br />
l’Università della Svizzera italiana.<br />
Nelle immagini, da sinistra: il cantiere dell’edificio<br />
che ospita la Facoltà di scienze informatiche, in uno<br />
scatto del 2003; la “sfilata” dei primi professori al Dies<br />
academicus del 2004; il Prof. Mehdi Jazayeri nel corso<br />
dello stesso Dies (foto Ti-press).