Thesis - Motion Capture - Magazine
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2.5 MARKERS<br />
32<br />
I marker utilizzati in<br />
stereofotogrammetria possono<br />
essere di due tipi: passivi e<br />
attivi. I marker passivi sono<br />
semplicemente piccole sferette<br />
leggere uniformemente<br />
ricoperte da materiale<br />
riflettente, mentre i<br />
marker attivi sono veri e propri<br />
LED in grado di emettere<br />
luce propria nello spettro<br />
infrarosso.<br />
I sensori optoelettronici utilizzati<br />
sono telecamere che lavorano<br />
nello spettro infrarosso e<br />
integrano dispositivi per la<br />
rilevazione e trasduzione del<br />
segnale luminoso in un segnale<br />
elettrico, quali ad esempio i<br />
sensori CCD (charged coupled<br />
device) e CMOS<br />
(complementary metal<br />
oxide semiconductor).<br />
Indipendentemente dalla<br />
tecnologia, i sensori vengono<br />
solitamente organizzati in matrici<br />
di pixel sul piano immagine<br />
della telecamera. Nel caso in<br />
cui il sistema lavori con marker<br />
passivi, le telecamere sono<br />
inoltre costruite in modo da<br />
emettere esse stesse fasci di<br />
luce<br />
infrarossa. Dato che i marker<br />
passivi sono ricoperti da<br />
materiale riflettente, il segnale<br />
luminoso di ritorno proveniente<br />
da questi sarà molto più<br />
intenso rispetto a un’eventuale<br />
riflessione di luce da parte del<br />
background, permettendo<br />
così una facile localizzazione<br />
dei marker. Impostando infine<br />
un’adeguata soglia di luminosità<br />
per le telecamere, la probabilità<br />
che vengano erroneamente<br />
riconosciuti segnali provenienti<br />
da pelle o vestiti del soggetto si<br />
riduce drasticamente. Nel caso<br />
in cui vengano impiegati marker<br />
attivi non è necessario siano<br />
le telecamere a illuminare lo<br />
spazio, essendo gli stessi marker<br />
a emettere un segnale luminoso.<br />
Si noti che con questa seconda<br />
modalità di acquisizione si ha<br />
un minor consumo di potenza,<br />
dato che il segnale luminoso<br />
deve percorrere la metà dello<br />
spazio per incidere sul piano<br />
immagine della telecamera,<br />
rispetto al caso in cui si<br />
impiegano marker passivi. Un<br />
altro vantaggio legato ai marker<br />
attivi riguarda una miglior<br />
tracciabilità degli stessi rispetto<br />
ai marker passivi. Questa<br />
miglior tracciabilità è dovuta<br />
alla possibilità di diversificare<br />
i tempi di attivazione e le<br />
frequenze di pulsazione dei<br />
LED: potendosi basare anche<br />
su questi parametri, il sistema<br />
riconosce più facilmente<br />
ciascun marker. Nonostante<br />
queste considerazioni positive<br />
sui marker attivi, viene ancora<br />
tendenzialmente preferito<br />
l’uso dei sistemi a marker<br />
passivi, dato che in molti casi<br />
è ancora necessario il wiring<br />
per l’alimentazione dei marker<br />
attivi, il che va a limitare il<br />
movimento del soggetto. Con<br />
l’avvento del wireless, tuttavia,<br />
anche questo problema sta<br />
scomparendo.