Thesis - Motion Capture - Magazine
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? IL TRENO<br />
schermo e creare il suo alterego<br />
virtuale Zemeckis utilizzò per<br />
la prima volta la tecnica della<br />
performance capture, evoluzione<br />
della motion capture, diventata<br />
nel giro di poco la sua tecnica<br />
d’elezione.<br />
Del tutto simile al suo<br />
predecessore, la Performance<br />
<strong>Capture</strong> si avvale di una<br />
tecnologia più sofisticata<br />
che, attraverso dei sensori<br />
estremamente piccoli posizionati<br />
anche sul volto degli attori,<br />
riesce a catturare anche le<br />
espressioni facciali oltre che<br />
il movimento del corpo, e a<br />
registrarli grazie alla computer<br />
grafica per creare personaggi<br />
animati capaci di sorridere,<br />
piangere, parlare e muoversi<br />
proprio come i loro interpreti<br />
umani. Questa tecnica consentì<br />
a Zemeckis di utilizzare il suo<br />
protagonista Tom Hanks per ben<br />
6 ruoli diversi, da un ragazzino<br />
di 8 anni, a suo padre, a Hobo<br />
(un viaggiatore solitario) fino a<br />
Babbo Natale, e anche il suo<br />
somigliantissimo alter ego<br />
virtuale: il capotreno. Questo<br />
fa capire come sia malleabile<br />
questa tecnica, dato che può<br />
essere applicata a personaggi<br />
totalmente differenti pur<br />
partendo da un singolo<br />
soggetto, ottenendo ottimi<br />
risultati.<br />
Polar Express si aggiudica<br />
il primato di film realizzato<br />
interamente con il nuovo<br />
sistema performance<br />
capture ad eccezione dei<br />
camerieri che servono<br />
la cioccolata calda a<br />
bordo del treno. Le loro<br />
acrobazie sarebbero<br />
infatti state impossibili<br />
da compiere da attori<br />
veri e per questo si optò<br />
per l’animazione digitale<br />
classica.<br />
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