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Thesis - Motion Capture - Magazine

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Con la cattura delle espressioni e dei movimenti più impercettibili del volto la<br />

tecnica della performance capture ha permesso fedeltà e naturalezza umana<br />

che fino a un paio di anni fa erano impensabili. Tutto cominciò con Zemeckis e<br />

il suo trampolino di lancio: Polar Express<br />

3.1 PERFORMANCE CAPTURE: THE POLAR EXPRESS<br />

38<br />

Ci sono nomi che in<br />

questo momento<br />

cinematografico<br />

dedicato alle nuove tecnologie,<br />

e, più in particolare, alla tecnica<br />

di cattura dei movimenti,<br />

ricorrono più di altri. Uno di<br />

questi è senz’altro quello di<br />

Robert Zemeckis.<br />

Il regista di Chi ha incastrato<br />

Roger Rabbit, Forrest Gump e<br />

la saga di Ritorno al Futuro (solo<br />

per citarne alcuni), decise nel<br />

2004 di lanciare una nuova sfida<br />

al mondo dell’ animazione e di<br />

arruolare star di prima grandezza<br />

non soltanto per doppiare i<br />

personaggi o per crearne degli<br />

alterego caricaturali (come era<br />

stato fatto quello stesso anno<br />

per Shark Tale e tanti altri) ma<br />

per dare loro letteralmente vita.<br />

Il film scelto per dare inizio al<br />

nuovo trend è Polar Express,<br />

lungometraggio nel quale<br />

movimenti ed espressioni dei<br />

personaggio virtuali sono stati<br />

eseguiti e registrati da attori<br />

reali. Zemeckis volle sul set il<br />

suo attore feticcio Tom Hanks<br />

(Forrest Gump e Cast Away).<br />

Per traghettarlo sul grande

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