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FuoriAsse #18

Officina della cultura

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Non smetto di<br />

aver freddo<br />

«Questi erano i suoi ricordi: il freddo dei corridoi al mattino<br />

presto per andare a lavarsi, le zuppe di latte fumante,<br />

il girotondo Casca la terra tutti giù per terra, le corse sul<br />

terrazzo in mezzo alle lenzuola stese, i passi di danza<br />

davanti allo specchio del refettorio, la luce del tramonto<br />

sul pavimento maiolicato dove Angela l’aveva chiusa fuori<br />

per vendicarsi. Aveva promesso che sarebbero andate via<br />

insieme. Angela le aveva chiesto mille volte sei sicura? e<br />

lei a rispondere sì, certo, sapendo in cuor suo che non ce<br />

l’avrebbe mai fatta. Ma l’idea di vedere il mondo con l’amica<br />

era troppo seducente, e lei non voleva darsi per vinta<br />

così su due piedi, perché in qualche angolo di sé aveva<br />

riposto una buona dose di coraggio e curiosità, e andare<br />

via con Angela, Dorina lo sapeva bene, era una maniera<br />

per dimostrarlo a se stessa».<br />

Le Novità EDITORIALI<br />

di Alberto Bertoni<br />

corsiero editore<br />

pagine 48<br />

Codice ISBN 978-88-105-6730-2<br />

Prezzo di copertina € 17,50<br />

Le Novità EDITORIALI<br />

di Emilia Bersabea Cirillo<br />

L’iguana Editrice<br />

pagine 352<br />

Codice ISBN 978-88-9817-418-8<br />

Prezzo di copertina € 16<br />

Scrittori da<br />

un ducato in<br />

fiamme<br />

Delfini, D’Arzo e il Novecento<br />

«Quello posto da Delfini sulla scena della scrittura è un io<br />

che manca di una qualunque parvenza di prossemica,<br />

dunque non è mai alla giusta distanza, è privo di veri rapporti<br />

e l’unico suo fondamento è la menzogna. L’io al<br />

quale il tempo sfugge è «quasi folle» e sdoppiato: parodia<br />

e humour sono gli ingredienti principali della narrazione,<br />

il cui protagonista è un artista ricalcato sulla figura<br />

archetipica di Baudelaire e dedito a esperienze degradanti<br />

e distruttive. L’Introduzione al Ricordo della Basca, dà<br />

vita a un romanzo di formazione di volta in volta dilazionata<br />

e infine fallita, vissuta da un inetto che tuttavia non<br />

è un uomo buono ed è sceso agli inferi a causa di un radicale<br />

quanto invisibile fraintendimento e di una perdita.<br />

La scrittura è la forma che il tempo presente impone<br />

all’invenzione e che le impedisce di venire idealizzata. La<br />

conoscenza è possibile solo attraverso uno sguardo riflesso,<br />

che in quanto tale non può essere portatore di certezze.<br />

Per questo in Delfini, si apre un divario radicale tra<br />

intenzione e realizzazione».<br />

FUOR ASSE<br />

142<br />

Le Novità EDITORIALI

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