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FuoriAsse #18

Officina della cultura

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nella creazione generale, nella scrittura<br />

scenica complessiva partecipava con<br />

idee, soluzioni, proposte anche chi si<br />

occupava dell’intervento sullo spazio sce -<br />

nico o sulle luci o sulla musica.<br />

L’elaborazione di un progetto prendeva<br />

tempi abbastanza lunghi, non partendo<br />

come scritto da un testo preesistente,<br />

ma da alcuni stimoli o concetti: poesia e<br />

rivoluzione, utopia, il viaggio, la violenza,<br />

la trasformazione dei corpi, naturale/artificiale,<br />

paesaggi del Mediterraneo.<br />

Costante riferimento alle arti visive, in<br />

particolare alle avanguardie storiche,<br />

Futurismo – russo più che italiano –,<br />

avanguardie americane. Grande passione<br />

per l’Oriente, inteso come prospettive<br />

filosofiche, soluzioni formali, astrazione,<br />

formalizzazione: l’Opera di Pechino, la<br />

danza indiana, il Tao. Attenzione alla<br />

musica tutta, riuscendo a mettere insieme<br />

frammenti classici, Patty Smith,<br />

John Cage, musiche etniche di tutti i tipi.<br />

Poche parole, frammenti, “materiali verbali”,<br />

così li chiamavamo.<br />

Solari-Vanzi<br />

Con la Solari-Vanzi ricerca di un nuovo<br />

linguaggio esteso anche alla parola, testi<br />

scritti principalmente da Alessandra<br />

Vanzi, confronto con tematiche anche<br />

dell’attualità: Notturni diamanti del 19-<br />

84 nasceva dalle notizie sul disastro di<br />

Beirut in quegli anni, Fahrenheit 451 del<br />

1990 da Tien An Men. Anche se non<br />

c’era mai un aspetto didattico né di<br />

“teatro civile”. Ogni volta lo spunto si<br />

trasformava metaforicamente in altro.<br />

In diversi casi musica dal vivo: Racconti<br />

inquieti a Santarcangelo di Romagna e<br />

poi a Roma al Teatro La Piramide, A<br />

Sangue Freddo del 1987/88.<br />

Un certo gusto per l’humour nero, per<br />

le atmosfere non più solari come nella<br />

Gaia Scienza, ma più notturne, sofferte,<br />

talvolta dure.<br />

Progetti firmati come regia da me o da<br />

Alessandra Vanzi o insieme. Il lavoro di<br />

gruppo era infatti cambiato, pur mantenendo<br />

una grande apertura ai contributi<br />

degli altri attori e collaboratori, gli<br />

spettacoli nascono da idee, temi, immagini<br />

miei e della Vanzi. Questo forse per<br />

un’inevitabile crescita differenziata delle<br />

individualità, ma anche per non avere<br />

più dei luoghi dove trascorrere lunghi<br />

periodi di elaborazione e prove, com’era<br />

ai tempi della Gaia Scienza nel rapporto<br />

costante col Beat 72, che era un po’<br />

come una casa. E un’economia mutata,<br />

con poca possibilità anche di tenere uno<br />

spettacolo per un lungo periodo nello<br />

stesso spazio. Cosa che spostava molto<br />

la dimensione del lavoro da un’idea più<br />

performativa a quella più formalizzata di<br />

spettacolo. Il che implicava maggior tem -<br />

po di stesura e progettazione.<br />

Temperamenti e oltre<br />

Con Temperamenti, associazione fondata<br />

da me, Alessandra Vanzi e da otto<br />

altri artisti e tecnici, abbiamo voluto<br />

dare vita a una situazione produttiva allargata,<br />

nella quale ciascuno dei soci<br />

potesse proporre proprie iniziative con il<br />

coinvolgimento più o meno esteso degli<br />

altri. Questo ci ha permesso di produrre<br />

spettacoli unitari di ampio respiro, a<br />

partire da I viaggi di Gulliver, nel 2004,<br />

fino a Visioni simultanee nel centenario<br />

del Manifesto del Futurismo (2009): performances<br />

come L’incendiario, da Palazzeschi,<br />

Complici, di e con Vanzi e Bettini,<br />

Quinte armate, di e con Solari e Faraglia,<br />

Valle Giulia, con Alessandra Vanzi<br />

e Alessandra Parisi; video; trasmissioni<br />

radiofoniche come Alfabeto Flaiano; laboratori<br />

teatrali e musicali; rassegne di<br />

teatro, danza; interventi in spazi naturali<br />

come Festival degli alberi – ramificazioni<br />

nel territorio.<br />

Gli assolo<br />

Talvolta ho la necessità di lavorare da<br />

solo o in una dimensione molto ristretta<br />

FUOR ASSE<br />

57 Redazione Diffusa

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