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FuoriAsse #18

Officina della cultura

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Invisibili<br />

a occhio nudo<br />

di Faith Aganmwonyi<br />

Torino è una di quelle grandi città che,<br />

pur essendo estesa, mantiene quel senso<br />

di appartenenza per cui gli individui,<br />

anche se diversi tra loro, riescono a non<br />

disperdersi e a creare un centro dove incontrarsi<br />

e scontrarsi. Per questo, passeggiando<br />

sotto i portici, si rimane travolti<br />

da così tante vite che si sfiorano le<br />

une alle altre in un istante effimero e<br />

quasi impercettibile.<br />

I diversi occhi si connettono attraverso<br />

gli sguardi: alcuni distratti, altri più penetranti<br />

e altri ancora delicati e furtivi.<br />

Investiti da così tanta gente si smette di<br />

pensare di essere unici al mondo. Si è<br />

semplicemente uno dei molti puntini<br />

che rivolge e riceve sguardi. Si è uno dei<br />

tanti che cammina verso una meta o,<br />

semplicemente, ci si muove confondendosi<br />

nella massa.<br />

Proprio ai margini delle strade, ricche<br />

©Saul Landell<br />

di persone impegnate nelle loro singolari<br />

vite, subito lì, negli angoli più reconditi<br />

delle vie, si scorge un altro mondo. Il<br />

mondo di chi, prima ancora degli occhi,<br />

vede i piedi delle persone che passano.<br />

Spesso, con indifferenza, si guarda a loro,<br />

per poi distogliere velocemente lo<br />

sguardo, per la paura di sentirsi responsabili<br />

e coinvolti. Tante volte, il cartello<br />

con le richieste di aiuto viene consapevolmente<br />

evitato ed automaticamente si<br />

aumenta il passo che da quella realtà<br />

allontana.<br />

Ogni volta, allo stesso modo, per un<br />

motivo o per un altro, si tende a fuggire<br />

da quella finestra che su quel mondo<br />

s’affaccia. Eppure, quegli sguardi restano<br />

sempre e comunque lì fissi, con volti<br />

diversi ma con la medesima espressione<br />

di abbandono.<br />

Cosa ci differenzia realmente dall’esse-<br />

FUOR ASSE<br />

84<br />

Riflessi Metropolitani

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