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Anton Giulio Majano. Il regista dei due mondi

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“Ho circa <strong>due</strong>cento ore di spettacolo televisivo andato in onda...altro che<br />

brevetto di pilotaggio!”. 8<br />

Arrivò anche a definire esattamente anche il tempo degli sceneggiati,<br />

rapportandolo a quella misurazione gastronomica di cui si è parlato<br />

all’inizio. “La puntata di un romanzo sceneggiato- è una mia valutazione<br />

deve essere di un’ora e un quarto compresi i titoli. Perché un’ora e un<br />

quarto? Perché il romanzo sceneggiato è un appuntamento periodico<br />

imposto al pubblico, e se io impongo questo appuntamento, non debbo<br />

dare al pubblico la sensazione di un telefilm. Infatti il pubblico considera<br />

il telefilm, anche quando è un telefilm realizzato bene, come un<br />

appuntamento trascurabile. Lo spettatore può essere distratto, non gli<br />

importa niente anche se non è puntuale all’appuntamento, se cioè vede il<br />

telefilm numero uno di questa serie, poi vede il terzo, poi vede l’ottavo;<br />

non gli interessa. Io invece col romanzo sceneggiato gli impongo di<br />

rimanere a casa e di vedere le puntate. Quindi il pubblico che vede un<br />

telefilm della durata di 40-45-50 minuti al massimo si arrabbia -l’ho<br />

constatato personalmente- si arrabbia quando la puntata è troppo breve.<br />

<strong>Il</strong> pubblico con la puntata del romanzo sceneggiato deve avere la<br />

sensazione che si trova di fronte a un pranzo completo che comincia con<br />

gli antipasti e finisce con la torta Saint-Honoré e col cognac di marca”. 9<br />

La critica a volte fu dura con lui. Non tutti apprezzarono la sua abilità<br />

di divulgatore di lusso. “A parecchi, tra i critici, dà forse fastidio quella<br />

che loro chiamano la mia sagacia spettacolare, cioè mestiere. Per loro<br />

sono solo un buon mestierante. La cosa buffa è che io vengo dal<br />

giornalismo, sono un ex-scrittore. (…). C’è qualcuno, devo dire, che ha<br />

scritto altre cose. Per esempio: “Non riusciamo a capire come <strong>Majano</strong>,<br />

che ricordiamo come un letterato fine e preparato, si prenda il gusto<br />

macabro di fare il campione degli indici di gradimento”. Bene, se devo<br />

essere onesto con me stesso, questo gusto macabro, io me lo prendo con<br />

tanto, tanto piacere”. 10<br />

P.S. Nel 1964 <strong>Majano</strong> girò il suo unico Carosello, per la linea di abiti<br />

Cori. Protagonista è Eleonora Rossi Drago, che decanta a un gruppo di<br />

ragazze attente le meraviglie di grandi classici della letteratura, come<br />

Piccole donne.<br />

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