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1Stamperia DGR 1616_09 allegato A - Regione Veneto

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media italiana e comunitaria rispettivamente del 10 e del 27%, ma resta inferiore rispetto alla<br />

media del nord-est 14 . Nel periodo 2000/03 l’indice di potere di acquisto pro capite è rimasto<br />

sostanzialmente stabile; a livello nazionale è cresciuto dello 0,8% l’anno, mentre nell’UE25 è<br />

aumentato a ritmo del 2% l’anno 15 . Le province di Belluno e Rovigo comprendono oltre i due<br />

terzi delle aree rurali con problemi complessivi di sviluppo e rurali intermedie, contribuiscono a<br />

meno del 10% del PIL regionale, mentre l’indice di potere d’acquisto pro-capite 16 assume<br />

rispetto alla media regionale (pari a 100), valori di 104 a Belluno e 83 a Rovigo.<br />

Il valore aggiunto (VA) regionale è composto per il 63,5% dal terziario, 33,7% dal secondario<br />

e il rimanente 2,8% dal primario 17 . Nel periodo 2000-04, la crescita del VA regionale è stata<br />

sostenuta dal settore delle costruzioni (+3% annuo) e dal terziario (+0,88% per anno). A livello<br />

provinciale, il VA delle aree rurali delle province di Belluno e Rovigo è formato per il 3,9% da<br />

attività del primario, per il 32,3% dal secondario e per il 63,8% dal terziario. All’interno del<br />

settore dei servizi, un punto di forza rilevante per l’economia locale è il settore turistico il cui<br />

VA ammonta a 8,1 miliardi di euro, pari al 6,8% del totale regionale e che nel corso dell’ultimo<br />

biennio ha registrato più di 12 milioni di arrivi e oltre 55 milioni di presenze 18 . L’offerta<br />

turistica è articolata in ben cinque comprensori (mare, città d'arte, lago, montagna, terme) e fra<br />

questi le città d’arte, tra cui Venezia, hanno registrato il maggior numero degli arrivi, mentre i<br />

centri turistico balneari il maggior numero di presenze. Nell’assieme settore secondario e terziario<br />

hanno inciso per 86,486 migliaia di euro (media 2000-2004, Istat, Conti economici e territoriali<br />

del settore non agricolo) 19 .<br />

Sul versante occupazionale il <strong>Veneto</strong> conta 2,042 milioni di occupati (di cui 1,956 del<br />

secondario e terzario 20 ), pari all’8,3% del totale nazionale. Nel periodo 2000-04, l’occupazione<br />

regionale è cresciuta al ritmo medio annuo dell’ 1,3%, leggermente superiore alla media<br />

nazionale (1,2% per anno). Tale risultato è stato raggiunto in virtù del contributo del settore dei<br />

servizi (+2% nel periodo 2000/04), mentre continua il trend negativo dell’occupazione agricola<br />

(-1,3% l’anno). L’occupazione Veneta si assesta nel 2005 al 64,6% (Elaborazione <strong>Regione</strong><br />

<strong>Veneto</strong> – Direzione Sistema Statistico Regionale su dati ISTAT, 2006) 21 .<br />

La crescita dell’occupazione ha interessato la componente dipendente (+46 mila unità), invece<br />

la componente autonoma è risultata in calo (-26 mila unità). Incrementi sostanziali si sono<br />

verificati per l’occupazione femminile (+15 mila unità), mentre quella maschile ha registrato un<br />

incremento di solo 6.000 unità 22 . Il tasso di femminilizzazione del lavoro si attesta al 40%, valore<br />

leggermente superiore alla media nazionale, ma ancora inferiore alla media del nord-est (quasi 58%)<br />

e di altre regioni italiane. Molto forte e in continua ascesa è la partecipazione alla forza lavoro<br />

della popolazione extracomunitaria; a livello di assunzioni l’incidenza degli extracomunitari<br />

nel 2004 sfiora il 20%. Un punto di forza del mercato del lavoro veneto è il basso livello di<br />

disoccupazione, ormai stabile sul 4,2%, di cui quella a lungo termine si assesta al 1,46% 23 , a<br />

13<br />

Valori espressi in parità di potere d’acquisto (Eurostat, 2006).<br />

14<br />

Nel Nord-est confluiscono il Friuli Venezia Giulia, <strong>Veneto</strong> e Trentino Alto Adige. Nel periodo 2000-03<br />

l’indice di potere d’acquisto del Nord-est ha registrato un valore medio del 133% superiore rispetto alla<br />

media comunitaria.<br />

15<br />

Calcolato sul periodo 2000-03 (Eurostat, 2005).<br />

16<br />

Media 2000/03 (Eurostat, 2004).<br />

17<br />

Valori medi in euro correnti 2000/04 (Istat, 2005). Indicatore iniziale di contesto n. 19 “Struttura<br />

dell’Economia” e Indicatore iniziale di obiettivo n. 33 “Sviluppo del settore terziario”.<br />

18<br />

Camera di Commercio del <strong>Veneto</strong>, 2006, Centro Studi e Ricerche Economiche e Sociali.<br />

19<br />

Indicatore iniziale obiettivo n 29 “Sviluppo economico del settore non agricolo”<br />

20<br />

Indicatore iniziale obiettivo n. 28 “Sviluppo occupazionale del settore non agricolo”(2004, elaborazioni<br />

su dati ISTAT – <strong>Regione</strong> <strong>Veneto</strong> “<strong>Veneto</strong> in cifre 2005-2006).<br />

21<br />

Indicatore iniziale di obiettivo n. 3 “Tasso di occupazione”.<br />

22<br />

Camera di Commercio del <strong>Veneto</strong>, 2006, Centro Studi e Ricerche Economiche e Sociali.<br />

23<br />

Indicatore iniziale di contesto n. 21 “Disoccupazione di lunga durata” (Eurostat – Labour Force Survey<br />

(“Long term unemployment” e “Economically active population”).<br />

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