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1Stamperia DGR 1616_09 allegato A - Regione Veneto

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comunitaria attraverso l’applicazione del disaccoppiamento e della modulazione e<br />

l’abbassamento delle sovvenzioni all’esportazione e dei dazi all’importazione.<br />

L’analisi del comparto evidenzia quindi i seguenti:<br />

Fabbisogni a livello aziendale<br />

1. Adozione di strumenti volti alla riduzione della frammentazione dell’offerta, puntando<br />

anche sul ruolo della cooperazione;<br />

2. Riduzione dei costi di produzione favorendo l’adozione di tecniche colturali<br />

conservative e a basso impatto economico-ambientale;<br />

3. Incremento della qualità mediante valorizzazione tecnologica e sanitaria delle<br />

produzioni, certificazione della qualità, tracciabilità di filiera, orientando le scelte<br />

varietali verso le esigenze del mercato in particolare dell’industria agroalimentare.<br />

4. Miglioramento del coordinamento verticale nella filiera, da effettuarsi anche mediante<br />

nuovi e migliori strumenti contrattuali;<br />

5. Incremento dell’attività di formazione ed informazione su aspetti normativi, ambientali,<br />

moderni sistemi commerciali e sulle nuove tecnologie di informazione e<br />

comunicazione;<br />

6. Introduzione di forme di commercializzazione delle materie prime che utilizzino sistemi<br />

moderni come il mercato telematico;<br />

7. Incentivazione degli utilizzi alternativi delle coltivazioni come ad esempio l’impiego a<br />

fini energetici;<br />

8. Agevolazione dell’accesso al mercato del credito.<br />

Fabbisogni a livello di imprese di trasformazione e commercializzazione<br />

1. Ammodernamento e concentrazione-aggregazione delle strutture di essiccazione e<br />

stoccaggio dei cereali che, in parte obsolete, assicurano sufficiente capacità di<br />

conservazione e di servizio dal punto di vista quantitativo ma non qualitativo;<br />

2. Miglioramento e riorganizzazione della fase di stoccaggio con ottimizzazione delle<br />

condizioni igienico sanitarie e suddivisione delle produzioni per qualità/varietà al fine<br />

di rispondere alle esigenze di una moderna industria di trasformazione;<br />

3. Riduzione delle problematiche legate alla logistica con particolare attenzione ai costi di<br />

movimentazione e stoccaggio e all’inadeguatezza delle reti di trasporto;<br />

4. Miglioramento del rapporto tra gli attori della filiera al fine di programmare la<br />

produzione di una materia prima con caratteristiche varietali e garanzie ottimali;<br />

5. Affinamento della commercializzazione delle materie prime attraverso sistemi<br />

telematici;<br />

6. Incentivazione della ricerca scientifica nel settore anche allo scopo della definizione di<br />

prodotti alternativi.<br />

La filiera bieticolo-saccarifera<br />

Nel panorama nazionale, il <strong>Veneto</strong> concentra circa il 17% della superficie coltivata a<br />

barbabietola da zucchero, con una superficie coltivata pari a 34.534 ettari e una produzione<br />

media di quasi 2 milioni di tonnellate (Istat, 2005).<br />

La produzione vendibile della barbabietola aggira sui 90-100 milioni di euro pari a circa il 20%<br />

del totale nazionale. L’andamento temporale evidenzia una flessione culminata con la stagione<br />

sfavorevole del 2003. Negli ultimi anni si registra una ripresa dovuta al recupero delle rese<br />

mentre i prezzi appaiono stagnanti.<br />

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