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1Stamperia DGR 1616_09 allegato A - Regione Veneto

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e istituzionali che non consentono al sistema bietola del <strong>Veneto</strong> di dispiegare tutte le sue<br />

potenzialità.<br />

Per quanto riguarda l’orientamento alla produzione di bioetanolo diventa urgente un patto di<br />

filiera che consenta di salvaguardare aspetti non solo di natura economica, ma anche sociale e<br />

ambientale. Anche in questo caso è necessario compendiare dei progetti di ricerca funzionali a<br />

sviluppare produttività ed ecosostenibilità. È evidente che in quest’ultimo orientamento la<br />

programmazione e i relativi progetti realizzativi devono trovare armonica integrazione<br />

nell’ambito delle politiche di sviluppo energetico regionali e nazionali.<br />

Fabbisogni di intervento<br />

Emergono fabbisogni di intervento in termini di riconversione produttiva delle superfici<br />

precedentemente condotti a bietola. La riconversione produttiva aziendale può essere collegata<br />

al progetto di riconversione dello stabilimento di Porto Viro ovvero anche verso altre attività<br />

(es. produzione di biomasse, agrienergie, ecc.). In questo contesto possono essere previsti sia<br />

investimenti aziendali (strutture, macchine ed attrezzatura, impianti, ecc.), collegati alla<br />

riconversione colturale, ma anche spese relative alla formazione professionale e alla consulenza<br />

aziendale.<br />

Poiché parte della superficie a bietola verrà riconvertita a cereali e/o altre colture, previa verifica<br />

dell’effettiva necessità e in relazione all’accordo di filiera da stipularsi, a supporto del progetto<br />

di riconversione dell’industria saccarifera potrà essere previsto l’intervento per<br />

l’ampliamento/ammodernamento delle strutture di essiccazione e immagazzinamento dei cereali<br />

presso il primo trasformatore.<br />

Per le aziende e relative superfici che non possono trovare idonea collocazione nel processo di<br />

riconversione produttiva, collegata o meno alla riconversione dell’impianto saccarifero, si<br />

prevede di attivare misure intese alla cessazione dell’attività, nonché per la diversificazione<br />

dell’attività verso attività extraagricole.<br />

In base a quanto sopra descritto, in accordo con Programma nazionale di ristrutturazione del<br />

settore bieticolo – saccarifero (art. 6 e 7 del reg. ce 320/2006), gli obiettivi dell’azione regionale<br />

sono così sintetizzabili:<br />

1. sostenere il processo di riconversione produttiva delle imprese agricole coinvolte nel processo<br />

di ristrutturazione del settore bieticolo - saccarifero, in un ottica di filiera;<br />

2. intervenire a supporto dei progetti di ristrutturazione dell’industria saccarifera;<br />

3. promuovere la diversificazione verso attività extra-agricole.<br />

Il primo obiettivo sarà perseguito, conformemente a quanto previsto dall’asse I del Reg. CE n.<br />

1698/05, attraverso interventi che favoriscano la riconversione produttiva delle aziende agricole<br />

finalizzati all’ammodernamento delle stesse e al recupero di competitività in un ottica di<br />

sostenibilità ambientale. A tali interventi si potranno accompagnare azioni a favore della<br />

l’innovazione di prodotti, processi e tecnologie svolte in cooperazione tra i diversi soggetti della<br />

trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, nonché azioni di sperimentazione<br />

per filiera. Tali azioni saranno quindi supportate da interventi formativi, di informazione e di<br />

trasferimento delle conoscenze, nonché attraverso l’utilizzo di servizi consulenziali.<br />

Inoltre, si prevede di attivare anche interventi finalizzati alla riconversione non previsti dal<br />

suddetto Regolamento, ma conformi alla normativa comunitaria sugli aiuti di Stato e previsti da<br />

leggi regionali volte a favorire ad esempio azioni agro-forestali per la produzione di biomasse e<br />

azioni di promozione, anche a carattere sperimentale, per la promozione dei servizi di sviluppo<br />

al sistema agroalimentare.<br />

Gli interventi per il conseguimento del secondo obiettivo ovvero a supporto dei progetti di<br />

ristrutturazione dell’industria saccarifera, saranno volti favorire, a livello aziendale o<br />

interaziendale, l’organizzazione del prodotto di base da lavorare negli impianti riconvertiti,<br />

attraverso l’ammodernamento/ampliamento di impianti di essiccazione e stoccaggio dei cereali<br />

da realizzare presso il primo trasformatore, in conformità alla misure di ammodernamento delle<br />

aziende agricole, alla misura dedicata all’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti<br />

agricoli, nonché alla misura di cooperazione per l’innovazione, previste dal Reg. CE n. 1698/05.<br />

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