MENU n.101 - Aprile/Giugno 2017

definisce artigiano della cucina e dà molta
importanza ai pareri dei ragazzi che hanno
una sensibilità culinaria molto diversa da
quella degli adulti e con un’impulsività che
magari i grandi hanno dimenticato, e che
lui tiene molto in considerazione nell’iter
creativo che lo porta a realizzare i piatti. La
filosofia organizzativa con la sua brigata è
che non si urla in cucina e non si può insultare
nessuno, il rapporto è di rispetto reciproco,
tanto che si fa chiamare per nome. Dei suoi
dodici collaboratori, sette sono donne con
cui intrattiene un’interazione meravigliosa,
serena e collaborativa. Non ha preconcetti
Philippe Léveillé, infatti, per lui l’alta cucina
non è più prerogativa degli uomini, tanto
è vero che la sua più stretta collaboratrice
è una ragazza Arianna Gatti, abruzzese di
24 anni che si occupa dei primi e che ha
Come una bouillabaisse
Alici e pan bagnato
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