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Tecnologie Alimentari 5 Giugno e Luglio 2017

Tecnologie Alimentari da oltre 20 anni è una testata di riferimento per manager, tecnologi dell’industria alimentare ed imprenditori che operano nel settore.

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sicurezza<br />

zioni per il loro uso, la loro designazione<br />

come prodotti o ingredienti<br />

alimentari e fissa i requisiti di etichettatura.<br />

Le domande in corso, la cui<br />

valutazione non sia stata ultimata al<br />

momento dell’entrata in vigore, dovranno<br />

essere sottoposte alla disciplina<br />

fissata dal nuovo Regolamento.<br />

Compete alla Commissione Ue completare<br />

la valutazione di tali richieste.<br />

La domanda deve essere indirizzata<br />

all’Autorità competente dello stato<br />

membro; in Italia è il Ministero della<br />

Salute al quale va indirizzata da parte<br />

dell’operatore che intenda immettere<br />

al consumo un “novel food”<br />

attenendosi altresì alle modalità indicate<br />

dal nuovo Regolamento e<br />

dalla raccomandazione CE 97/618.<br />

Un’agevolazione è prevista per gli<br />

scambi di alimenti tradizionali provenienti<br />

da Paesi extraeuropei, ma<br />

considerati nuovi nell’Ue: in tal caso,<br />

se si può storicamente dimostrare la<br />

sicurezza e non esistano obiezioni<br />

da parte dell’Efsa o di qualcuno degli<br />

stati membri dell’Ue, l’alimento<br />

tradizionale verrà autorizzato sulla<br />

base di una notifica da parte dell’operatore<br />

del settore alimentare.<br />

Comunque vale il principio che, nonostante<br />

l’approvazione in sede Ue,<br />

uno stato membro può sospendere<br />

o limitare l’uso di qualsiasi nuovo<br />

prodotto alimentare, se ritiene che<br />

possa costituire un pericolo per la<br />

salute in base alle disposizioni di salvaguardia<br />

previste dalla legislazione<br />

alimentare generale. Qualora ciò<br />

avvenga l’autorità dello stato membro<br />

deve informare la Commissione,<br />

che svolgerà un’indagine sulla misura<br />

di protezione adottata dallo<br />

stato membro e qualora il prodotto<br />

risulti rischioso per i consumatori, la<br />

Commissione può immediatamente<br />

sospendere l’autorizzazione alla sua<br />

commercializzazione nell’Ue.<br />

Il nuovo Regolamento prende in<br />

considerazione anche i nanomateriali<br />

eventualmente utilizzati nei<br />

nuovi alimenti. Per questi dovrà essere<br />

richiesta un’autorizzazione specifica<br />

di nuovo prodotto alimentare<br />

prima di essere utilizzati negli alimenti.<br />

La loro sicurezza dovrà essere<br />

valutata dall’Efsa. I richiedenti devono<br />

inoltre dimostrare che per testare<br />

i nanomateriali ingegnerizzati per i<br />

quali si richiede l’autorizzazione<br />

sono stati utilizzati i test più aggiornati.<br />

Per quanto riguarda l’etichettatura<br />

i nuovi prodotti alimentari devono<br />

seguire quanto stabilito dal<br />

Regolamento (CE) n. 1169/2011<br />

tenendo conto che, per informare<br />

correttamente il consumatore, possono<br />

essere richiesti ulteriori requisiti<br />

specifici. L’etichetta deve indicare<br />

il nome del prodotto alimentare e,<br />

nel caso, precisarne le condizioni<br />

d’uso. Per le indicazioni nutrizionali<br />

e salutistiche si fa riferimento allo<br />

specifico Regolamento (CE) n.<br />

1924/2006.<br />

CIRCA 90 I PRODOTTI FINORA AUTO-<br />

RIZZATI<br />

In tutta l’Ue, tra il 1997 e il 2014<br />

sono state presentate circa 170<br />

domande di autorizzazione; finora<br />

sono stati autorizzati circa<br />

90 nuovi prodotti alimentari.<br />

Comprendono prodotti tradizionalmente<br />

consumati in Paesi extraeuropei;<br />

tra questi si riscontrano<br />

i semi di chia ricchi di acidi<br />

Il Regolamento<br />

Ue 2015/2283<br />

sui novel food si<br />

applica a partire<br />

dal 1° gennaio<br />

2018<br />

Sarà l’Efsa a<br />

effettuare la<br />

prima valutazione<br />

scientifica degli<br />

eventuali pericoli<br />

legati ai nuovi<br />

prodotti alimentari<br />

grassi omega -3, semi che già si<br />

trovano sulla crosta dei panini, e<br />

alimenti ottenuti utilizzando recenti<br />

innovazioni tecnologiche<br />

come certi prodotti lattieri trattati<br />

termicamente e fermentati con<br />

Bacteroides xylanisolvens (DSM<br />

23964), un microrganismo che ha<br />

dimostrato di possedere proprietà<br />

probiotiche. Altri esempi di novel<br />

food autorizzati sono i fitosteroli<br />

aggiunti a prodotti caseari, il salatrim,<br />

un grasso a valore calorico<br />

ridotto, un olio ad alto tenore di<br />

DHA, derivato dalle microalghe e<br />

un succo di frutta prodotto ad alta<br />

pressione e come tale considerato<br />

effetto di un nuovo processo<br />

di produzione. Un novel food di<br />

origine lattiero casearia è la lattoferrina<br />

bovina, una proteina del<br />

siero suggerita come ingrediente<br />

benefico per alimenti dietetici.<br />

Altro novel food è il Clarinol, ricavato<br />

da olio di cartamo lavorato,<br />

da utilizzare come ingrediente per<br />

prodotti a base di latte (yogurt)<br />

o bevande di frutta destinate a<br />

consumatori adulti. Per questo<br />

prodotto viene consigliato un consumo<br />

limitato per un periodo non<br />

superiore a sei mesi. Un novel food<br />

che ha ottenuto parere favorevole<br />

dell’Efsa è un latte trattato con<br />

UV. Il trattamento viene applicato<br />

dopo la pastorizzazione al fine di<br />

prolungarne la shelf life; ha effetto<br />

anche sull’aumento del tenore di<br />

Vitamina D3. Il richiedente ha fornito<br />

dati relativi alla composizione<br />

in macro e micronutrienti del latte<br />

così trattato. Gli esperti hanno valutato<br />

favorevolmente il prodotto.<br />

TRA I POSSIBILI NUOVI ALIMENTI<br />

ANCHE INSETTI E CARNE DI COC-<br />

CODRILLO<br />

Le valutazioni sui problemi posti<br />

dal Regolamento sui novel food<br />

evidenziano alcuni aspetti particolari<br />

della normativa. Ad esempio<br />

in essa si chiarisce che tali prodotti<br />

non originano solo dalla presenza<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2017</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

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