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Cronache<br />
Mugellane<br />
A cura di<br />
Elisabetta Mereu<br />
Miseria e Nobiltà<br />
In un prestigioso ambiente storico<br />
la migliore tradizione gastronomica si<br />
coniuga con l’innovazione e la creatività<br />
di due talentuosi cuochi mugellani<br />
Articolo e foto di Elisabetta Mereu<br />
BAG - Cabreo Mugello - La Villa di Casanuova (R1101) c.68 Sec.XVIII (Foto archivio Aldo Giavannini)<br />
Da un cabrèo, raro documento<br />
cartografico conservato all’Accademia<br />
dei Georgofili di Firenze,<br />
risalente forse al 700 (l’introduzione<br />
del catasto grafico inizia in Toscana verso<br />
il 1830 ndr.), si evidenzia l’esistenza<br />
di un’imponente colonica con torrione e<br />
colombaia, detta Casa Nuova, di chiara<br />
origine padronale situata all’inizio dell’antica<br />
via di accesso alla porta di Ponente<br />
del Castello di Vicchio, dove sfociava<br />
la strada maestra proveniente da Borgo<br />
San Lorenzo, prima di essere intercettata<br />
dalla ferrovia che ha stravolto la topografia<br />
di quella zona. Però la via intitolata<br />
nel secolo scorso al Carducci che d’estate<br />
soggiornava in zona, è ancora nota<br />
tra i vicchiesi come Andrellina, dal nome<br />
dei vecchi possidenti che nel 1738 erano<br />
succeduti ai Bartolini Baldelli, una delle<br />
più grandi famiglie di proprietari terrieri<br />
della Toscana di allora. Contraddistinta<br />
da una delle 10 antiche meridiane esistenti<br />
a Vicchio, questa stupenda villa,<br />
che all’interno conserva gli affreschi originali<br />
sul soffitto di alcune sale e nell’attuale<br />
cucina, da molti anni è stata adibita<br />
a ristorante, che dal novembre 2016 si<br />
chiama Miseria e Nobiltà. Oltre che un<br />
velato omaggio al celebre film con Totò,<br />
l’idea ispiratrice dei nuovi gestori Flavio<br />
Giuliano e Giuseppe Giordano è l’intento<br />
di mantenere in un contesto davvero<br />
unico, prestigioso e storico, ottime proposte<br />
gastronomiche ma accessibili a<br />
tutti. Il locale, che si sviluppa su 3 livelli,<br />
è magistralmente condotto da questi due<br />
grandi amici, prima ancora che soci, entrambi<br />
27enni, che facendo tesoro dell’esperienza<br />
acquisita in oltre un decennio<br />
presso altri locali mugellani hanno deciso<br />
di intraprendere insieme con passione,<br />
impegno e professionalità la strada<br />
di una ristorazione davvero degna di nota.<br />
«Ci siamo conosciuti alla scuola al-<br />
berghiera di Borgo San Lorenzo - dice<br />
Flavio, il socio burocrate, un sorridente<br />
ragazzone che si divide fra la pizzeria e il<br />
servizio ai tavoli - e anche se inizialmente<br />
le nostre strade professionali erano separate,<br />
la passione per questo lavoro ha<br />
fatto rinsaldare l’amicizia e la comunione<br />
d’intenti». « Quello che a me piace di più<br />
- aggiunge Giuseppe, chef insolitamente<br />
magro, cresciuto tra i sapori e i profumi<br />
delle pietanze preparate dalla nonna<br />
siciliana - è proporre piatti nuovi e combinazioni<br />
diverse ispirate alla migliore<br />
tradizione della straordinaria cucina italiana,<br />
con serate a tema per ogni regione,<br />
ma sopratutto di quella toscana e mugellana<br />
in particolare!». Lontani dunque<br />
dai prodotti e dai sapori esotici, sia con i<br />
menù del ristorante che con le pizze i due<br />
cuochi/imprenditori, coadiuvati in sala da<br />
Eleonora e Michela, riescono ad esaltare<br />
con maestrìa le eccellenze enogastronomiche<br />
di ogni territorio regionale senza<br />
rinunciare ad una buona dose di originalità.<br />
I palati anche dei clienti più esigenti<br />
vanno in visibilio con i loro fagottini di<br />
ricotta e spinaci conditi con pomodorini<br />
confit e cosparsi di crema di burrata,<br />
davanti al tris di sformati vegetariani, oppure<br />
al goloso castello di cial-de di cioccolato<br />
e mousse di ananas o di fronte alle<br />
pizze proposte in mille varietà speciali,<br />
come quelle ispirate al nome del locale:<br />
Miseria, con salsiccia, cipolle e funghi e<br />
Nobiltà, con bufala e tartufo! Chissà che<br />
non decidano in futuro di proporre una<br />
nuova pietanza, magari a base di carne<br />
ovina, ispirandosi alla storia di questo<br />
ambiente chiamandola… cabrèo! Il talento<br />
e la fantasia ai fornelli non mancano<br />
di certo. «Per noi cucinare vuol dire mettere<br />
sul piatto i colori della vita, i profumi<br />
della terra, i suoni della Natura e attraverso<br />
il cibo portare beneficio anche all’animo<br />
delle persone!».<br />
Una selezione di piatti proposti nel menù del ristorante Miseria e Nobiltà<br />
Antica meridiana<br />
Facciata del ristorante<br />
Flavio Giuliano e Giuseppe Giordano davanti al murale di Miseria e Nobilta, fatto realizzare da<br />
loro all’interno del ristorante<br />
Miseria & Nobiltà<br />
Ristorante Pizzeria<br />
Via Carducci 43<br />
50039 Vicchio<br />
055 0511348<br />
Miseria & Nobiltà<br />
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MISERIA E NOBILTA’ 35