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Eventi in<br />
Toscana<br />
Una Finestra sul Giappone<br />
Quattordici lezioni per scoprirne cultura e tradizioni<br />
Dal 28 novembre a Palazzo Coppini, sede del Museo Fondazione Del Bianco<br />
Testo e foto di Francesco Civita<br />
Francesco Civita, ideatore e relatore del corso<br />
sulla cultura giapponese<br />
Ho sempre avuto una grande<br />
passione per il Giappone,<br />
fin da piccolo. Probabilmente<br />
per aver visto alla televisione (allora in<br />
bianco e nero) i film di Akira Kurosawa<br />
sull’epopea dei Samurai, che proprio<br />
agli inizi degli anni ’60 iniziavano ad essere<br />
trasmessi anche in Italia; oppure<br />
perché evidentemente c’era qualcosa<br />
d’altro, che tutt’oggi ancora non riesco<br />
a spiegarmi. Avevo sei anni quando per<br />
la prima volta vidi Il trono di sangue,<br />
l’opera che forse più mi ha affascinato,<br />
più degli splendidi I sette Samurai o<br />
Rashomon o La Fortezza nascosta, tutti<br />
con quell’incredibile talento di attore<br />
che fu Toshiro Mifune. Ancora oggi provo<br />
la stessa passione, forse più viva e<br />
più profonda, e dopo quarant’anni come<br />
studioso del Giappone e della sua<br />
cultura, della sua arte e della sua storia,<br />
ho deciso di condividerla, cercando<br />
di raccontare a tutti voi il mio pensiero<br />
e quanto ho appreso sul popolo giapponese,<br />
sul suo percorso millenario fino<br />
ad oggi, attraverso i miei studi con<br />
Fosco Maraini e i suoi indimenticati insegnamenti,<br />
i trent’anni e più di curatela<br />
della Sezione Giapponese in un museo<br />
unico in tutto il mondo, il Museo Stibbert;<br />
e ultimo ma non per questo meno<br />
importante il mio rapporto con la tradizione<br />
ed il carattere giapponese attraverso<br />
lo studio del Kendo, praticato per<br />
più di trent’anni. Il Giappone, questo arcipelago<br />
così lontano ma per certi versi<br />
anche così desiderato, è un esempio<br />
unico nella storia delle nazioni e dei popoli<br />
di questa nostra Terra. Mi piace citare<br />
le parole di Fosco, prese da uno dei<br />
suoi ultimi capolavori, Mandala, edito<br />
postumo nel 2006: «Il Giappone è una<br />
lezione di umiltà storica e nel contempo<br />
un potente radar focalizzato sugli intimi<br />
meccanismi dell’uomo e delle sue civiltà.<br />
Osservando attentamente il Giappone<br />
impariamo non solo a conoscere<br />
una parte del mondo o una cultura a noi<br />
poco familiari, ma apprendiamo anche<br />
qualcosa su noi stessi». Giappone: non<br />
si accettano compromessi, o lo si ama<br />
o lo si detesta… oppure… produce un<br />
sentimento particolare fatto di attrazione<br />
e avversione nello stesso tempo. Comunque<br />
sia, non lo si può ignorare, in<br />
un caso o nell’altro. Ma allora, mi chiedo,<br />
anche questo sentimento di attrazione-avversione<br />
non è forse una sorta<br />
di amore? Ho parlato con tante persone<br />
occidentali che vi hanno vissuto per<br />
qualche tempo o per una vita intera, e<br />
tutti, nessuno escluso, mi hanno parlato<br />
di un sentimento contrastante, viscerale,<br />
profondissimo, nei confronti<br />
del Giappone e del suo popolo: si parla<br />
tanto del “Mal d’Africa”, ma si può ben<br />
parlare anche di un “Mal del Giappone”.<br />
Una volta visitato, non si può non provare<br />
il desiderio di rimanervi ancora un<br />
poco di più, magari anche solo una settimana<br />
in più… E non c’è niente da fare,<br />
perché una volta ritornati ai propri<br />
lidi, si pensa poco dopo di ritornarci sicuramente<br />
l’anno successivo, o anche<br />
prima… Perché? E già: perché? Ognuno<br />
di noi avrà una risposta, certamente<br />
diversa a seconda del proprio carattere<br />
o dei propri interessi; ma una cosa<br />
è certa: chi è stato “toccato” dal Giappone<br />
non può non ritornarci. E se vi ritorna,<br />
carico di pregiudizi o speranze,<br />
il più delle volte viene immancabilmente<br />
deluso, per poi accorgersi che forse<br />
per un paese come il Giappone, è meglio<br />
andarci e basta, senza immaginarsi<br />
nulla durante quelle interminabili ore<br />
di aereo. Magari quelle ore potrebbero<br />
servire a cancellare sulla propria lavagna<br />
immaginaria tutto ciò che vi avevate<br />
scritto e appuntato, su cosa fare,<br />
dove andare, cosa trovare…No, niente<br />
di tutto questo. E’ meglio cancellare tutte<br />
le scritte su quella lavagna e lasciarla<br />
pulita… Se poi sarà il caso, scriverci<br />
dopo, una volta “vissuto” il Giappone.<br />
Io, con poche e veloci parole cercherò<br />
di darvi delle risposte, le mie risposte.<br />
Tutto ciò che viene espresso dal Giappone<br />
è per me una grande emozione,<br />
fatta di mille colori, dal rosso più<br />
accesso fino ad arrivare al grigio più<br />
scuro, quasi nero, passando attraverso<br />
mille sfumature. Emozioni che sfociano<br />
anche in moltissimi casi anche in<br />
commozioni, pensando alla natura immensamente<br />
bella di quel paese, pensando<br />
al coraggio e alla dignità del suo<br />
popolo, alla sua distaccata presenza e<br />
compostezza. Stupore ed incredulità nel<br />
vedere anche la disciplina e la durezza,<br />
la tenace volontà, la regolarità giornaliera,<br />
la precisione, l’apparenza ingannevole,<br />
molto ingannevole specie ai<br />
nostri occhi occidentali, dei loro comportamenti,<br />
che è come uno scudo di<br />
cui forse si liberano una volta raggiunto<br />
il proprio “oku”, cioè il luogo più intimo,<br />
fisicamente, cioè nella propria casa<br />
e spiritualmente, quando, ad esempio,<br />
contemplando la bellezza della natura,<br />
ritrovano se stessi e la pace. Perché il<br />
loro rapporto con la natura è davvero<br />
speciale e straordinario; è un rapporto<br />
individuale e molto personale, che affascina<br />
noi occidentali, perché forse noi<br />
lo abbiamo dimenticato, nonostante le<br />
bellezze naturali che abbiamo in questo<br />
nostro emisfero; o meglio, forse noi ab-<br />
biamo perso il modo di osservare e di<br />
vivere la natura, compenetrarla e farla<br />
entrare in noi. Probabilmente perché<br />
noi abbiamo trovato altri modi, oppure<br />
forse anche perché siamo stati instradati<br />
in altro modo, lasciando la natura<br />
in una sorta di complementarietà nella<br />
nostra vita di tutti i giorni, il più delle<br />
volte la viviamo ignari della forza e<br />
dell’energia che essa può darci. Forse i<br />
giapponesi la vivono in maniera diversa,<br />
anzi certamente, ma sicuramente in<br />
modo estremamente personale, attraverso<br />
certi loro meccanismi che a noi<br />
possono sembrare misteriosi. Ma questo<br />
aspetto della cultura giapponese è<br />
solo uno dei tanti che ci attraggono e ci<br />
affascinano. Ma come spiegarli? Come<br />
esperto per l’Estremo Oriente presso la<br />
Fondazione Romualdo Del Bianco - Life<br />
Beyond Tourism e membro del Comitato<br />
Scientifico dell’Istituto Internazionale<br />
Life Beyond Tourism, e sapendo bene<br />
quanto sia difficile comprendere una<br />
cultura come quella giapponese, ho<br />
deciso di creare questo corso dal titolo<br />
Una Finestra sul Giappone: l’inizio<br />
di un viaggio per comprendere il fascino<br />
della sua cultura, che si terrà presso<br />
la sede della Fondazione, il Palazzo<br />
Coppini, storico palazzo fiorentino, pieno<br />
di storia e di testimonianze da tutto<br />
il mondo del grande lavoro della Fondazione,<br />
quale ponte fra le diverse culture<br />
nel rispetto delle proprie identità. È<br />
un corso che ha lo scopo di presentare<br />
gli aspetti noti e meno noti del popolo<br />
e della cultura del Giappone; verrà suddiviso<br />
in cinque moduli per un totale di<br />
quattordici lezioni. Il corso, dal carattere<br />
non accademico, è destinato a chiunque<br />
voglia conoscere ed approfondire<br />
la conoscenza di questa straordinaria<br />
cultura: studenti, professionisti, amatori<br />
e chiunque sia interessato a sapere<br />
qualcosa di più. Inizierà il 28 novembre<br />
prossimo e si terrà ogni martedì e giovedì<br />
dalle ore 17.00 alle 19.00 in Palazzo<br />
Coppini (via del Giglio 10) a Firenze.<br />
Nell’ambito dell’iniziativa I Mercoledì al Caffè,<br />
il 25 ottobre alle ore 17.00 al<br />
Caffè Astra al Duomo (via de’ Cerretani 56r)<br />
di Firenze, si terrà un incontro di presentazione<br />
sulla cultura giapponese.<br />
Ingresso libero<br />
Per informazioni:<br />
conferences@lifebeyondtourism.org<br />
6 UNA FINESTRA SUL GIAPPONE<br />
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